Sofora - Sophora davidii

Sofora

La sofora comprende alberi e arbusti diffusamente distribuiti, muniti di fiori pinnati e di una fioritura tipica delle leguminose. Luguminosae è infatti la sua famiglia, mentre l'origine della pianta - il cui nome scientifico è Sophora - è localizzabile in Cina, con successiva importante presenza in Corea e in Giappone dove ne sono catalogate almeno 50 specie. L'albero ha tutte le caratteristiche per essere coltivato come un esemplare arboreo: la coltivazione migliore dovrebbe essere eseguita nelle vicinanze di un muro . Una posizione tiepida, dunque, riparata ma che al contempo possa essere aperta per ricevere durante la giornata anche pieno sole. La specie più comune di quest'albero è la sophora japonica. Essa raggiunge medie dimensioni: se in natura può arrivare anche a 20 metri di altezza, in coltivazione è difficile che superi i 12 o 15 metri. La sua chioma presenta forma tondeggiante e - unita al caratteristico sviluppo dei rami che vanno a formare un intreccio contorto nella loro conformazione “cascante”- dona all'albero una particolarissima connotazione estetica, molto apprezzata. La chioma sembra infatti rappresentare una cupola, ornata dalle ramificazioni a spirale, regalando alla pianta l'aspetto di una vera e propria scultura naturale.
foto sofora

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Foglie, fiori, frutti

Le foglie sono imparipennate, simili a quelle della robinia. Presentano 7 o 9 piccole foglioline ovali lanceolate e hanno colore verde scuro. I fiori individuali sono in genere molto belli. Hanno un colore vicino al bianco crema e si presentano in quantità su pannocchie con lunghezza di 20 centimetri circa. La loro forma non è dissimile a quella del pisello, appartenente anch'esso alla famiglia delle Leguminosae. La fioritura può avvenire soltanto sugli alberi più maturi, sul finire dell'estate o all'inizio dell'autunno. Per poter produrre i semi, inoltre, la sofora ha bisogno di abbondante sole.

I suoi frutti hanno anch'essi una certa bellezza: arrivano a sette centimetri di lunghezza e sono bacelli allungati. Sono polposi e sembrano formare una collana che presenta però un rimarchevole restringimento tra un seme e l'altro.


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Coltivazione

La sofora va seminata all'inizio della stagione primaverile, all'interno di una serra. Nel momento in cui le piantine possono essere soggette a manipolazione, queste sono da mettersi in vaso dentro contenitori di piccola-media grandezza. Successivamente si può effettuare il trapianto in vivaio. Qua gli esemplari giovani saranno coltivati per il tempo di uno o due anni, dopodiché si procederà con la conclusiva messa a dimora.


Esposizione

Come detto, la pianta predilige posizioni che alternano ombra a pieno sole. Nonostante la sua rusticità la sofora è abbastanza esigente nei confronti delle condizioni climatiche, dal momento che ha una forte preferenza per le temperature miti e non ama affatto i rigidi geli invernali.

Ha ben poca resistenza, infine, per i venti salsi, mentre è adatta alle zone urbane poiché tollera con facilità l'inquinamento atmosferico.


Terreno

Data la sua rusticità, non ha problemi a crescere e ad ambientarsi a diverse tipologie di terreno. La sua preferenza tuttavia è per i terreni fertili, freschi e drenanti.


Potatura

Non richiede potature regolari, dal momento che la pianta non è soggetta a particolari problematiche. Tuttavia i rami posti alle posizioni inferiori, specie con il trascorrere del tempo, potrebbero raggiungere una grandezza e un peso che potrebbe causare qualche problema nelle giornate di forte vento. E' consigliabile in questo caso intervenire con la potatura da effettuarsi al termine della stagione estiva, allo scopo di ridurre al minimo la conseguente perdita di linfa.


Utilizzi

La sofora vede il suo impiego pressoché unicamente per finalità ornamentali. La sua presenza è diffusa in particolare all'interno di parchi e giardini, laddove ricrea con il suo aspetto e la sua notevole valenza estetica scenografie simili a un'ambientazione tipicamente orientale. Si presenta sempre in forma isolata o a formare gruppi di pochissime unità.


Curiosità

Fino a qualche decennio fa, specie nel nord-Europa, era assai diffusa l'usanza di far crescere alberi di questo tipo in nobili parchi o giardini. Si davano così vita a scenografie superbe, atte a creare pergolati arborei o i cosiddetti “berceaux”. Sempre nel passato, non era raro che la polpa che va a svilupparsi attorno ai semi della sofora venisse richiesta con insistenza a livello medico, perché taluni esperimenti avevano dimostrato come questa contenesse una particolare materia zuccherina, il soforosio, che pareva avesse rilevanti benefici nella cura contro il diabete.


Altra specie

Una specie diffusa di sofora è la sophora tetraptera, con altezza fino ai 12 metri, foglie di grandi dimensioni e pinnate e fiori di un intenso colore giallo. Di questa specie esiste la cosiddetta forma “Grandiflora”, caratterizzata appunto da fiori e foglie di maggior grandezza.




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