Si distinguono fra la specie due gruppi: quelle che presentano foglie composte e bipennate e quelle che hanno foglie a lamina appiattita e che prendono il nome di “fillodi” - e sono più rami trasformati, non propriamente foglie -.
La specie maggiormente diffusa di acacia è l' acacia dealbata, appartenente alla famiglia delle Leguminosae. Il suo nome volgare è mimosa o acacia dei fioristi, mentre in lingua inglese è chiamata “Silver Wattle”. E' la più comune dunque fra gli alberi di mimosa, è originaria della Tasmania e, nel nosto paese, si trova soprattutto nei giardini di riviera delle zone meridionali. E' un albero sempreverde, non rustico, di forma ricca, folta e a tratti scapigliata. La pianta ha media grandezza – arriva anche a 25 metri di altezza - e dotata di un tronco che può arrivare anche a 2 metri di crconferenza. E' particolarmente apprezzata per l'abbondante fioritura che si apre in suggestivi colori nei mesi di marzo e aprile, ma anche prima, e che le conferisce una notevole bellezza. Anche il fogliame di colore grigio verde è molto elegante . L'acacia dealbata venne storicamente introdotta nei giardini europei nei primi decenni del 1800: ancora oggi è una delle più richieste dai fioristi per il commercio dei suoi particolarissimi fiori gialli, diventati simbolo della celebrazione della donna.
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Ha foglie eleganti e leggere, bipennate, di lunghezza intorno ai 7-12 centimetri. Queste sono formate da numero 15 o 20 segmenti, costituiti da 30-50 piccole foglioline di color argenteo e rassomiglianti a piume. I fiori, che splendono come detto tra marzo e aprile, sono accesi da un colore giallo intenso, a formare abbondanti pannocchie – della lunghezza di 7 fino a 10 centimetri - dal profumo molto gradevole. I racemi fiorali si presentano formati da globuli gialli che riuniscono moltissimi stami assiepati in modo sferico.
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L'acacia dealbata necessita di un miscuglio tra un terreno di erica e sabbia arricchito da argilla e terra da giardino. Un modo consigliato per la riproduzione della pianta e attraverso talee di radici: si pongono le talee di radici in sacchetti di politene con polvere fungicida, dopodiché si riempe un vaso di composto e si pianta una talea in modo verticale e le altre a distanza di circa 3 centimetri. Si deve poi coprire di ghiaia o pietrisco il vaso, premunendosi di toglierne l'eccesso fino all'orlo. E' importante non annaffiare le piante fino a che non fanno la loro comparsa le radici. Infine procedere arricchendo il terreno di fertilizzante.
La sua predilezione va a posizioni riparate e in pieno sole, meglio se ravvicinate a muri o pareti. Preferisce inoltre luoghi con inverni miti. Inverni troppo gelidi possono infatti esserle fatali, anche se in alcuni casi la pianta si ravviva notevolmente nella stagione primaverile. Se i rami e il tronco presentano diversi danni a causa delle gelate, c'è possibilità di dar vita a nuove vegetazioni prodotte dalla base nel corso della primavera successiva. Per gli inverni rigidi, tuttavia, sono necessari per l'albero protezioni mobili, con possibilità di toglile e metterle a seconda del clima. Tutto questo non è necessario per la sua crescita nelle zone più temperate.
Ha un'ottima resistenza nei confronti dei venti salsi ,ma non gradisce particolarmente un importante inquinamento atmosferico.
Il suo terreno preferito è acido. Se il terreno è maggiormente ricco crescerà con estrema facilità, ma cresce, seppur più lentamente, anche in terreni poveri.
Per coltivare questo tipo di acacia, assai acidofila, in terreni più calcarei, è consigliabile utilizzare come portainnesto l'acacia chiamata retinoides o semperflorens, diffusamente conosciuta anche come acacia delle 4 stagioni. Ma attenzione a non trascurare il fatto che quest'ultima pianta non riesce a resistere a temperature inferiori ai 5 gradi sottozero.
E' consigliata una potatura drastica al termine della stagione fiorifera per poter assicurare una ricca e abbondante fioritura nella stagione successiva. Dal momento che la fronda recisa, molto utilizzata al fine di dare ornamento agli interni, è destinata ad appassire in un breve arco di tempo, è consigliabile passare in velocità una fiamma alla base dei piccoli rametti raccolti . In questo modo il lattice contenuto nei tessuti troverà difficoltà a coagularsi e l'acqua avrà maggior facilità a raggiungere il fiore.
Dopo la fioritura si possono rimuovere i rametti portatori di fiori per mantenere nel tempo la forma maggiormente voluta, solitamente compatta.
Altre specie dell'albero sono l'acacia armata, che si differenzia per la presenza di spine ed è adatta a climi temperati. L'acacia longifolia, con foglie leggermente più lunghe di colore giallo acceso, mantenute all'interno di spighe lunghe 3 centimetri. Infine l'acacia farnesiana, più diffusa nei paesi tropicali, a foglia caduca, anch'essa munita di spine.
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