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Gli irrigatori si dividono in irrigatori a turbina, statici o a impatto. Gli irrigatori a turbina ruotano lungo un'ampiezza regolabile e in cima si trova un foro che permette di sparare l'acqua e di lasciarla uniformemente su tutto il terreno. Gli irrigatori statici non ruotano ma permettono comunque di innaffiare tutta la superficie nel loro raggio di azione perché il getto d'acqua non esce da un foro, ma intorno alla cima dell'irrigatore c'è un taglio, con ampiezza regolabile, che permette di estendere il getto ad un'ampia superficie. Gli irrigatori possono essere perennemente esposti oppure possono essere a scomparsa. Gli irrigatori a scomparsa sono detti anche a pop-up. Essi fuoriescono solo quando sono in funzione mentre quando finiscono il loro lavoro rientrano nel terreno e sembrano quasi inesistenti. Gli irrigatori si devono anche scegliere in base ai litri di acqua rilasciati in un'ora. Ad esempio un irrigatore che rilascia 12 litri di acqua all'ora dovrà rimanere in funzione più tempo rispetto ad un irrigatore che rilascia 40 litri di acqua all'ora.
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Per realizzare un impianto interrato fai da te si deve prima creare il progetto. Per fare ciò occorre procurarsi la piantina del giardino e bisogna posizionare ad ogni angolo un irrigatore tracciando il suo raggio d’azione. Bisogna continuare a posizionare irrigatori fino a quando tutta la superficie del giardino sarà esposta al getto d'acqua. Tracciare anche i canali da scavare dove inserire i tubi. Dopo il progetto occorre passare alla pratica. Iniziare scavando i canali riprodotti sulla piantina e posizionare i tubi al loro interno tagliandoli abbondando di una decina di centimetri, per non sbagliare. Tramite raccordi a 't' unire tutti i tubi e poi 'piantare' gli irrigatori nei punti predisposti sulla piantina collegandoli ai tubi. Chiudere di nuovo tutti i canali con la terra e regolare gli irrigatori in modo da non fare uscire l'acqua fuori dal giardino. Infine bisognerà mettere in mezzo al tubo principale un’elettrovalvola. Collegarla insieme al tubo alla centralina che sarà raccordata al rubinetto dell'acqua. Tramite quest'ultima programmare l'orario di funzionamento dell'impianto in base alla quantità di acqua necessaria all'erba.
Gli impianti di irrigazione esterni non vengono usati spesso perché, come già detto, sono molto brutti da vedere e danno anche fastidio. D'altronde sono l'unica soluzione per chi non vuole rovinare il proprio giardino. Per costruire un impianto fuori terra fai da te si deve eseguire la stessa procedura della costruzione di un impianto interrato quindi bisognerà disegnare il progetto e poi collegare tubi, elettrovalvole (o in questo caso anche valvole da azionare a mano visto che saranno fuori dal terreno), centralina e irrigatori con l'unica differenza che non si dovranno scavare i canali perché i tubi saranno fissati a terra tramite dei picchetti. Anche gli irrigatori saranno differenti perché dovranno essere provvisti di un picchetto per fissarli a terra oppure alcuni irrigatori hanno una base in modo da appoggiarli a terra. Se invece dell'erba si devono innaffiare aiuole oppure delle piante, al posto degli irrigatori si possono usare i gocciolatori. I gocciolatori sono dei tubi che hanno dei buchi ogni un tot di centimetri in base alla distanza tra una piantina e l'altra.
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