Melograno coltivazione

Consigli e suggerimenti

Si tratta di una pianta da frutto a portamento arboreo diffusa in tutta la Penisola. La melograno coltivazione inizia con l'impianto, che dovrà avvenire nel periodo primaverile. In alternativa è possibile procedere anche ad inizio autunno, scegliendo giornate piuttosto soleggiate. La messa a dimora delle nuove piante richiede posizioni soleggiate e riparate dal vento. Il terreno dovrà essere argilloso e ben drenato, in quanto il melograno teme i ristagni idrici. Anche se generalmente il melograno viene coltivato in piena terra, è possibile dato il suo portamento arboreo, metterlo a dimora anche in vasi di terracotta di diametro piuttosto ampio. Per la sua moltiplicazione è possibile ricorrere alla propagazione per talea, alla divisione per pollone, oppure utilizzare i semi. Presente in tutta la penisola il melograno tollera abbastanza bene anche le basse temperature, anche se nell'area del Centro-Sud riesce a donare fioriture e raccolti più abbondanti. Il periodo migliore per la sua messa a dimora è la primavera.
Melograno frutti

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L'irrigazione

Coltivazione melograni Le annaffiature dovranno essere effettuate alla sera, utilizzando circa due litri di acqua per piantina da distribuire in maniera omogenea sull'apparato radicale. Occorre fare bene attenzione a non bagnare il tronco. Per le annaffiature sarebbe consigliabile utilizzare acqua piovana lasciata scaldare sotto il sole durante il giorno. Nel periodo più caldo le irrigazioni dovranno essere eseguite a giorni alterni fino al momento in cui le temperature non tenderanno a riabbassarsi, oppure fino a che non vi saranno nuove piogge. Per gli esemplari coltivati in vaso occorre provvedere ad irrigazioni manuali, con quantità di acqua proporzionata alle dimensioni del vaso. Le piantine giovani dovranno essere assistite con particolare cura, prevedendo se necessario delle annaffiature d'emergenza da effettuare con maggiore frequenza.

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Concimazione del melograno

Frutto melograno Le piante di melograno necessitano di un terreno soffice ed un concime ben equilibrato, per assicurare sempre meravigliosi frutti dai colori brillanti. Per la sua messa a dimora un terreno alcalino e calcareo rappresenta l'ambiente ideale. Se il terreno non presenta queste caratteristiche, è possibile intervenire aggiungendo della calce al terriccio. La concimazione rappresenta una fase importantissima per il corretto sviluppo della pianta, soprattutto se questa viene coltivata in vaso. In particolar modo le giovani piantine appena messe a dimora hanno bisogno di elementi che agevolino la loro fase di acclimatazione al nuovo ambiente ed al clima. Un buon composto organico o letame maturo nelle dosi di 1 kg per ogni pianta da somministrare ogni quattro mesi assicurerà le corrette sostanze nutritive al melograno per svilupparsi al meglio. In alternativa è possibile utilizzare anche del fertilizzante a lenta cessione.


Melograno coltivazione: Malattie e parassiti

Fiore melograno Le principali malattie del melograno sono causate da insetti che attaccano i fiori, i germogli e le parti più tenere della pianta. Afidi, ragnetto rosso e cocciniglia sono tra i parassiti più diffuse, facilmente debellabili grazie ad appositi insetticidi. Un altro fenomeno molto temuto dai coltivatori di questa pianta è rappresentato dallo spaccamento dei frutti. Spesso non si tratta di una vera e propria malattia, ma di una causa atmosferica. Stagioni particolarmente umide e grandi sbalzi termici possono portare al fenomeno di spaccamento dei frutti, che interessa generalmente gli esemplari già maturi. Pur se questi possono essere tranquillamente consumati, il deprezzamento sul mercato dovuto a questo particolare inconveniente è molto forte e può determinare gravi perdite economiche per gli operatori.


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