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In Oriente il kaki viene definito albero delle sette virtù. La sua prima virtù è la sua folta chioma, con la quale fa ombra. L'albero di kaki può infatti a misurare fino a 18 metri di altezza, le sue foglie sono ovali ovali e allargate, con la superficie lucida. In autunno diventano coloro rosso fuoco, e sono estremamente belle da vedere. Questa è la seconda virtù. La terza virtù è sempre legata alla grande chioma: tra i suoi rami infatti gli uccelli possono trovare rifugio. La quarta virtù consiste nella sua robustezza e resistenza ai parassiti, il che vuol dire che un albero di kaki può vivere per molti anni, e questa è la quinta virtù. La sesta virtù sta nel suo legno, che dà un ottimo fuoco. La settima infine riguarda la caduta delle foglie, che servono a fertilizzare il terreno su cui sorge l'albero di kaki, favorendo quindi la crescita di altre specie vegetali ai suoi piedi, sotto la sua ombra.
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La pianta del Diopyros kaki dunque adorna il giardino, fertilizza il terreno, fornisce riparo in estate, ma soprattutto offre i suoi deliziosi frutti. Il frutto del caco oggi è coltivato anche in Italia, poichè il clima mediterraneo si è dimostrato idoneo alla sua corretta crescita. Le regioni in cui si possono trovare delle coltivazioni industriali di kaki sono la Campania, l'Emilia Romagna, la Sicilia soprattutto. Il frutto del kaki ha la caratteristica di non poter essere consumato subito, non appena colto, ma di dover essere lasciato a maturare per qualche tempo in apposite cassette. Quando è pronto, la sua polpa può essere mangiata semplicemente con un cucchiaino: l'interno del frutto infatti si presenta diviso in spicchi, con dei piccoli semini neri, ed ha consistenza gelatinosa. Il modo migliore per conservare il cachi consiste nel farlo essiccare, dopo averlo privato della buccia. Il frutto del kaki è ricco di proteine, zuccheri e vitamine. La forma curiosa che assume la polpa al suo interno, se tagliato a metà, gli è valso in Campania il curioso nomignolo di legnasanta, perché si potrebbe notare una sagoma che ricorda vagamente il Cristo in croce.
Se si decide di piantare in giardino una pianta di Diospyros kaki, per prima cosa si dovrebbe scegliere un angolo ben soleggiato. Anche se resiste a basse temperature, fino ai 10 gradi, questo albero infatti preferisce il sole e il caldo. Se dovesse sopravvenire un inverno particolarmente rigido, dunque, si dovrebbe avere cura di proteggerlo con della paglia intorno alle radici. Per il resto, il kaki necessita di un terreno ben drenante, e di annaffiatura non abbondanti, ma costanti . La potatura va fatta dopo la raccolta dei frutti, in modo da mantenere la chioma regolare, togliendo soprattutto i rami più interni che rischierebbero di soffocare la pianta. Non si devono temere i parassiti, ma la pianta del kaki potrebbe essere attaccata da qualche tipo di fungo, a cui si deve dunque fare attenzione. In molti coltivano il Diospyros kaki a bonsai, perché è davvero molto bello e arreda.
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