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Le foglie del tarassaco sono molto ricche di vitamine A, B, C, olio essenziale, sali minerali, glucidi, flavonoidi, antiossidanti come il tannino e polisaccaridi come l’inulina. I principi attivi del tarassaco sembrano avere effetti benefici per i problemi digestivi e per la prevenzione dei calcoli renali. Il tarassaco, infatti, si usa anche come depurativo per il fegato e i reni. Le sostanze del tarassaco hanno un’azione enzimatica, cioè stimolano l’attività di ghiandole molto importanti, come i già citati fegato e reni. Nel fegato stimolano la secrezione di bile proteggendo le cellule epatiche ed impendendo la formazione dei fastidiosi calcoli biliari. Il loro utile effetto, non riguarda, dunque, la cura dei calcoli, ma solo la prevenzione. Il tarassaco stimola anche la funzionalità renale, agendo come un diuretico. In medicina erboristica si parla anche di tarassacoterapia: un’assunzione, per 4, 6 settimane di rimedi a base di questa pianta, disintossica l’organismo facendo sentire più leggeri. Altre proprietà del tarassaco riguardano anche usi esterni, come rassodamento e pulizia della pelle e schiarimento di macchie del viso e di lentiggini. In cucina le foglie fresche si usano per preparare delle insalate, mentre i fiori si possono anche friggere dopo averli infarinati. Questi ultimi, quando sono ancora chiusi, si possono conservare sottaceto per usarli al posto dei capperi. Le radici tostate in forno permettono di ottenere un surrogato del caffè.
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Per esplicare il suo effetto benefico il tarassaco si usa come decotto, infuso, fresco o come succo. Il decotto di radici, ottenuto bollendo, in un litro d’acqua, per 10 minuti, 40 grammi di queste parti della pianta, si può usare per fare impacchi tonificanti e leviganti sulla pelle. L’infuso ottenuto mettendo un cucchiaio di radice in una tazza d’acqua bollente permette di combattere fastidi legati al cattivo funzionamento del fegato, come i foruncoli. Si può usare anche per la costipazione intestinale e come diuretico. Il decotto per uso interno, svolge la stessa azione benefica, la dose per prepararlo è di 3 grammi di radice in 100 ml di acqua. Il decotto, in tazzine da caffè, va assunto, tramite sorsi, tre, quattro volte al giorno, lontano dai pasti. Per combattere la stanchezza si consiglia di assumere per due settimane steli di tarassaco. Si raccolgono gli steli fioriti, si tolgono i fiori staccandoli, si lava lo stelo e lo si mastica molto lentamente. Si avvertirà un sapore amarognolo, tipico di alcune insalate. La dose consigliata è di 5, 10 steli al giorno per 15 giorni, per ottenere degli effetti depurativi, rigeneranti e rinforzanti. Sembra che chi abbia provato questa “cura”, si sia sentito più vigoroso ed energico.
Il tarassaco si trova sotto forma di rimedio erboristico e di integratore alimentare, nelle erboristerie, farmacie, parafarmacie e siti di e-commerce. Si commercializza in forma di tavolette o compresse, (miscelato ad altri estratti di piante) tisana e soluzione idroalcolica. Una confezione da 110 tavolette costa circa sei euro, la tisana in bustine con filtro, costa sempre sei euro. La dose consigliata è di una tazza da 150 ml al giorno, ad assumere preferibilmente al mattino. La soluzione alcolica di estratti di tarassaco in flacone da 50 ml costa circa 6 euro e 50. La dose consigliata è di 20, 40 gocce, 2. 4 volte al giorno.
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