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Della regina delle Alpi, nota anche come cardo azzurro, vengono utilizzate svariate parti per la realizzazione di tisane, infusi, decotti e tinture per uso interno. Della pianta, le parti che contengono maggiori quantità di principi attivi sono certamente le foglie e le radici. I fiori difficilmente vengono presi in considerazione, in quanto di dimensioni estremamente piccole: le parti comunemente considerate tali, infatti, sono in realtà delle foglie aggiuntive di colore violaceo intenso. La regina delle Alpi può venire assunta come pianta depurativa, che facilita la regolarizzazione dell'intestino e l'eliminazione di sostanze tossiche dall'organismo. Le sue parti possono essere assunte sotto forma di tisana o infuso autonomo, oppure insieme ad altri elementi per aumentarne l'efficacia. Si tratta di una pianta che non presenta particolari effetti collaterali, per questo viene utilizzata anche come colorante alimentare, che può essere assunto da persone di tutte le età. Le foglie, in particolare, se raccolte ancora giovani possono diventare un gustoso alimento, immerse nell'aceto oppure candite, per dare vita ad un dolce del tutto originale e certamente molto salutare.
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La regina delle Alpi è una pianta estremamente decorativa, eppure al tempo stesso non facile da coltivare. Non sopporta infatti le alte temperature e non si adatta in modo particolare a terreni diversi a quelli ad essa congeniali. Per questo, la si ritrova come germogliazione spontanea solamente ad elevate altitudini, su terreni aridi e duri. È comunque possibile coltivarla in montagna oppure tentare la coltivazione anche in altri luoghi, purché il clima non sia troppo diverso e ostile alla pianta stessa. La regina delle Alpi resiste anche a temperature molto rigide ma richiede almeno alcune ore quotidiane di esposizione ai raggi diretti del sole. Non necessita di abbondanti quantità d'acqua, dunque è sufficiente provvedere ad innaffiarla a fondo ogni due o tre settimane. In caso si desideri utilizzare dell'insetticida, occorre ricordare che si tratta di una pianta ad uso anche alimentare e dunque provvedere alla scelta di prodotti adatti all'agricoltura. In primavera si può poi provvedere alla concimazione, con prodotti ricchi di azoto, che garantiranno la crescita abbondante della pianta. Sempre in primavera si può dare inizio ad un trattamento di prevenzione contro malattie fungine, che possono svilupparsi a causa dei frequenti sbalzi termici e delle piogge. Tutti i trattamenti sono comunque da effettuare prima delle fioriture.
La regina delle Alpi, per quanto efficace, non gode di vastissima diffusione in campo fitoterapico, proprio per via della difficoltà di coltivarla in ambienti appropriati. Solitamente, la si può acquistare però sotto forma di piantine già cresciute o sementi, per dare vita ad una coltivazione in primo luogo decorativa, ma all'occorrenza anche utilizzabile per scopi legati alla fitoterapia. E' possibile utilizzare le singole parti della pianta, principalmente le foglie, come elementi base per infusi e tisane, che in alternativa possono anche essere acquistate, solitamente in un mix con altri elementi che presentano le stesse funzioni beenfiche per l'organismo. La regina delle Alpi, grazie al suo caratteristico pigmento colorato, trova applicazione anche in ambito culinario, come colorante del tutto naturale e dunque privo di effetti collaterali e perfettamente salutare, dunque ingeribile da chiunque.
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