Liquirizia

Cos’è

La liquirizia è una pianta erbacea cespugliosa perenne, diffusa in tutta l’area mediterranea e dalle origini antichissime, appartenente alla famiglia della Fabaceae. I suoi primi utilizzi risalgono all’antico Egitto. Il nome botanico completo è Glycyrrhiza glabra L. che deriva dal greco glukurrhidza e che significa radice dolce. E’ conosciuta anche come legno dolce e Nicilizia. L’habitat naturale di questa pianta è nell’Europa orientale e meridionale e fino a 1000 metri di altitudine. La liquirizia si presenta con un fusto alto tra trenta centimetri e un metro; foglie lunghe, ovali e picciolate; fiori di colore lilla o blu pallido; spighe peduncolate nell’ascella fogliare; semi di colore bruno; rizoma legnoso e radice ben suddivisa. Cresce in terreni sabbiosi, calcarei, aridi e stepposi e fiorisce tra giugno e luglio. La sua fama si deve ai famosi bastoncini dal sapore dolce, molto amati dai bambini. Ma la liquirizia è molto usata in fitoterapia per le sue riconosciute proprietà officinali. Le parti della pianta utilizzate a questo scopo sono la radice e il rizoma da raccogliere nell’autunno del terzo anno e da lasciar essiccare al sole.

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Proprietà

liquirizia2 I principali effetti della liquirizia si hanno a livello dell’apparato gastroenterico e respiratorio. Nel primo caso la pianta si usa per la cura dell’ulcera e della gastrite, mentre nel secondo per favorire la secrezione di muco e lenire la tosse catarrale. Il principio attivo responsabile di questi effetti benefici è una saponina triterpenica, l’acido glicirrizico o glicirrizina che a contatto con l’acqua libera due molecole, l’acido D-glucoronico e l’acido glicirretico. Quest’ultimo avrebbe proprietà antinfiammatorie che porterebbero alla cicatrizzazione dell’ulcera gastrica. L’acido glicirrizico avrebbe anche effetti antivirali, antimicromici e secretolitici, per questo sarebbe utile nel trattamento di affezioni influenzali come tosse catarrale e muco. Proprietà antimicrobiche sono possedute da altre sostanze contenute nella liquirizia, come gli isoflavonoidi. Gli effetti benefici della liquirizia si esplicano, infatti, anche a seguito dell’azione combinata dell’intero fitocomplesso composto, oltre che dall’acido glicirrizico, da amido, glucosio e saccarosio, isoflavoni e fitosteroli. L’acido glicirrizico è utile anche per combattere le affezioni e le irritazioni della cute come dermatosi ed eczemi e le ulcere del cavo orale. Le proprietà antiulcera della liquirizia si esplicano anche in assenza di acido glicirrizico che avrebbe provocato, se assunto ad alte dosi, fenomeni di ipertensione. L’acido, infatti, inibisce l’azione dell’enzima responsabile dell’eliminazione del cortisolo e dell’aldosterone nel sangue, provocando un abbassamento dei livelli di potassio, il minerale indispensabile per mantenere in equilibrio la pressione arteriosa e che viene trattenuto proprio grazie all’enzima preposto all’eliminazione degli steroidi. La radice mondata di liquirizia perde circa il 40% di glicirrizina, mentre la concentrazione più alta si trova nella corteccia. Coloro che soffrono di ipertensione e di ulcera devono assumere liquirizia assolutamente priva di acido glicirrizico che non compromette in alcun modo il processo di cicatrizzazione dell’ulcera stessa.


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Usi

Per apprezzarne gli effetti benefici la liquirizia può essere assunta attraverso vari preparati officinali come infuso, polvere, succo, estratto fluido e tintura madre. L’infuso si prepara con un grammo e mezzo di radice in 150 ml di acqua bollente. Si lascia in infusione per 10, 15 minuti e se ne beve una tazza almeno mezz’ora prima dei pasti. La polvere di liquirizia è contenuta nelle capsule. La dose consigliata è di una capsula mezz’ora prima dei pasti. La dose consigliata di succo di liquirizia va da un grammo e mezzo a tre grammi in caso di ulcera gastroduodenale e da 0,5 a un grammo in caso di affezioni catarrali delle vie aeree. La dose consigliata per l’estratto fluido è di 2, 5 grammi per diverse volte al giorno. L’estratto si presenta sotto forma di gocce e bisogna sapere che un grammo corrisponde a 34 gocce. La tintura madre di liquirizia si prepara dalla parte sotterranea della radica essiccata che permette di ottenere una percentuale di principio attivo pari al 65%. La dose consigliata per la tintura madre è di 35 gocce da assumere per tre volte al giorno. Per evitare effetti indesiderati si consiglia di non assumere più di tre grammi al giorno di estratti di liquirizia e di non seguire la terapia per un periodo superiore alle sei settimane. L’assunzione di liquirizia è sconsigliata anche alle donne che assumono contraccettivi orali a base di ormoni steroidei di sintesi, in gravidanza, in caso di ipertensione, sovrappeso, problemi renali ed epatici.


Liquirizia: Costi dei prodotti

I costi dei prodotti a base di liquirizia variano in base alla forma commerciale, al produttore e al canale di acquisto. Una confezione da 20 filtri per infuso, costa meno di 3 euro. Il succo di liquirizia si assume anche succhiando i tronchetti che hanno un costo davvero accessibile: un sacchetto da 22 grammi costa 1,40 euro. Il succo si ricava anche succhiando le caramelle o dalla polvere di liquirizia. Una confezione di caramelle, da un chilo, costa circa 18 euro. Una confezione da un chilo di polvere di liquirizia costa 21 euro. Una confezione da 60 capsule di liquirizia da 400 mg cadauna, costa poco più di otto euro.



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