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Il fatto di appartenere al gruppo delle piante erbacee perenni, permette di considerare la liquirizia una pianta decisamente resistente, il cui sviluppo spesso va a creare un arbusto dalla forma tipicamente arrotondata.
Nella maggior parte dei casi, la crescita della liquirizia non supera una dimensione media, senza andare oltre il metro di altezza.Facciamo molta attenzione al fatto che non si tratta di una pianta sempreverde, ma che semplicemente perde le foglie in alcuni specifici mesi dell'anno.Anche nel caso della liquirizia, le annaffiatura devono essere effettuate una volta che si è capito che il terreno è veramente asciutto (è sempre meglio lasciar passare qualche giorno in cui il terreno è completamente asciutto piuttosto di riempirlo eccessivamente d'acqua), in maniera tale da poter evitare la formazione di pericolosi ristagni idrici.La pianta di liquirizia viene coltivata principalmente all'interno dei paesi mediterraneo come ad esempio l'Italia, la Spagna, la Grecia o la Turchia, ma anche in Medio Oriente, come in Iran o in Siria.
Certamente, la base per l'intero impianto di coltura di questa particolare pianta è rappresentata in pochissimi casi dal seme, visto che solamente in rari casi si può ottenere, tramite questo sistema, uno sviluppo uniforme.Nel momento in cui si avesse intenzione di provvedere alla semina, allora il seme deve essere inserito nel terreno: è importane che la profondità non vada oltre i due centimetri e deve essere posizionato formando delle file che devono rispettare una distanza di mezzo metro, come minimo.La metodologia di impianto maggiormente utilizzata è certamente rappresentata dal prelevamento in autunno di rizomi che presentano una lunghezza compresa tra 10 e 15 centimetri: è importante evidenziare come tale operazione debba avvenire a partire a una coltura di liquirizia preesistente.La pianta di liquirizia, inoltre, ha la particolare capacità di servirsi della concimazione fosfatica per uno sviluppo migliore e maggiormente armonico, mentre al contrario non riesce a sopportare grandi quantitativi di azoto all'interno del terreno in cui viene coltivata.La pianta di liquirizia può essere attaccata da diversi parassiti e malattie.
Tra i principali pericoli per questa particolare pianta troviamo indubbiamente alcuni funghi: ad esempio, esiste una ruggine che è in grado di colpire sopratutto le foglie e i fusti di liquirizia, mentre si può trovare in natura un'altra ruggine che invece punta esclusivamente ai rizomi.Inoltre, uno dei maggiori pericoli può arrivare dalle radici che vengono conservati all'interno di magazzini o rimesse: in questi casi, ovviamente, il rischio è quello che tali riserve possano essere attaccate da degli insetti coleotteri.Dando uno sguardo, invece, alle piante infestanti, la liquirizia risulta notevolmente utile, in modo particolare, nel corso del primo anno d'età, mentre in seguito la coltura riesce a sviluppare ottimamente e ad estendersi con efficacia sull'intero terreno di coltivazione, avendo le capacità per lottare e sconfiggere le piante infestanti.La raccolta delle radici della pianta di liquirizia si verifica nel corso della stagione autunnale del terzo anno di coltivazione.
In pratica, tale momento corrispondono a quel periodo in cui le foglie cominciano un lento e naturale processo di essiccazione e l'operazione che si dovrà effettuare è quella di falciare ed asportare dai campi di coltura unicamente le parti aeree della pianta di liquirizia.In questo senso vengono in particolare aiuto gli strumenti estirpatori caratterizzati da denti tipicamente rigidi che servono per la raccolta delle radici.Nella maggior parte dei casi non si riesce a ottenere l'intera serie di rizomi che si trovano all'interno del terreno e, in questo modo, si permette di garantire una sorta di continuità della coltura nel medesimo terreno.In seguito all'operazione di raccolta, i rizomi e le radici devono essere sottoposti ad una particolare procedura di frantumazione, per poi essere lavorati.
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