Alla radice di ginseng vengono attribuite virtù miracolose, non ancora tutte definitivamente provate, e in corso di studio, ma comunque riconosciute e testimoniate da ricerche e studi su animali. Se poi la consapevolezza delle virtù miracolose del ginseng possa favorire un effetto placebo durante l’assunzione di questa pianta, non è un fatto ancora completamente accertato e dunque possiamo solo basarci sulle conoscenze attuali. Il ginseng viene considerato la pianta antifatica e antistress per eccellenza, una specie vegetale in grado di stimolare il sistema nervoso, immunitario e ormonale per riportarlo in uno stato di benessere e di equilibrio esteriore e interiore. Le sue proprietà si devono alla presenza di saponine triterpeniche, i ginsenosidi che sono considerati il principale principio attivo della radice della pianta. Altre sostanze attive ed altrettanto utili contenute nel ginseng, sono vitamine, aminoacidi, acido folico, fitoestrogeni, oli essenziali e minerali, tra cui il manganese considerato un potentissimo antiastenico. Il ginseng è considerato un rimedio adattonico, cioè una sostanza in grado di potenziare la capacità di adattamento agli stimoli negativi esterni che possono produrre stress. Studi su animali hanno evidenziato che i suoi principi attivi agiscono sull’asse ipotalamo, ipofisi, surrene, stimolando il sistema endocrino ad aumentare la secrezione di cortisolo o ormone dello stress che permette di aumentare la resistenza alla fatica e allo stress appunto. I principi attivi del ginseng si rivelano utili anche per il potenziamento del sistema immunitario in caso di debilitazioni dovute a malattie. Sembrano anche avere effetti afrodisiaci e di stimolo all’erezione. Migliorano l’attività di circolazione del sangue al cervello che riceve più ossigeno con benefici per la capacità di concentrazione e la memoria. Il ginseng avrebbe anche effetti ipoglicemizzanti e di abbassamento del colesterolo.
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Il ginseng viene commercializzato attraverso degli integratori alimentari che ne contengono i principi attivi. Nei vari canali di vendita si trovano flaconi da bere, capsule, compresse, polveri, radice secca, concentrato fluido ed estratto puro. La radice secca si può semplicemente masticare o usare per preparare degli infusi. La dose consigliata è da 0,5 a due grammi al giorno. L’estratto di radice contenuto nelle varie preparazioni commerciali prevede una dose ideale di 200 mg al giorno. La posologia delle capsule o compresse che contengono il concentrato di radice, è di una o due al giorno, lontano dai pasti principali, preferibilmente la mattina e il pomeriggio. La dose ideale dell’estratto liquido di ginseng è di un flaconcino al giorno, puro o diluito con acqua. La dose ideale dell’estratto in gocce non alcoliche è di 10, 15 gocce in poca acqua per due, tre volte al giorno. Il ginseng, per il suo notevole effetto energizzante può dare effetti collaterali come insonnia e iperattività, per questo non va assunto con altri farmaci stimolanti o con costanze come teina e caffeina. Se ne sconsiglia l’uso anche in gravidanza, allattamento e nei bambini.
I costi dei prodotti a base di ginseng dipendono non solo dal canale di acquisto, ma anche dal produttore. Tra una marca e l’altra,infatti, possono registrarsi notevoli differenze di prezzo. Una confezione di 50 capsule di ginseng costa circa 23 euro, una da 45, invece, può costare 14 euro. Più accessibile il costo della radice in polvere che si usa per fare le tisane. Un sacchetto da 100 grammi di radice in polvere costa circa 10 euro. Un flaconcino da 10 ml di estratto di ginseng costa circa 19 euro. L’estratto di ginseng in gocce non alcoliche, in flaconi da 30 ml, costa quasi 24 euro.
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