Alla fumaria officinalis vengono attribuite proprietà epatoprotettive, antispastiche e diuretiche. Per quanto riguarda la funzionalità epatica la sua azione prevalente si esplica nella regolazione del flusso biliare. Se è troppo scarso, lo aumenta, se è eccessivo lo abbassa. La bile, che è la principale sostanza prodotta dal fegato, è implicata in numerosi processi digestivi che portano a depurare l’organismo dalle sostanze dannose e ad assorbire quelle utili, come le vitamine. Non solo, la bile serve anche ad abbassare il livello di acidità nello stomaco, mentre i suoi sali hanno una funzione battericida per i microbi ingeriti con il cibo. Quando la funzionalità biliare è difettosa, l’assunzione dei principi attivi di fumaria può servire a ristabilire l’equilibrio, prevenendo la formazione dei calcoli biliari, migliorando la funzionalità epatica e alleviando disturbi come la cattiva digestione o altri fastidi gastrointestinali. Alcuni studi hanno evidenziato che in pazienti con alterazione della funzionalità biliare, affetti da diarrea o costipazione, un trattamento di quattro settimane con estratti di fumaria normalizzava la motilità intestinale. Questi miglioramenti si ottengono perché i principi attivi agiscono sulla coleresi cioè sulla secrezione biliare. Altri effetti benefici della fumaria sono la riduzione dell’emicrania e l’applicazione per il trattamento di affezioni della cute come eczemi, spesso provocati da una cattiva funzionalità epatica. I principi attivi della fumaria, quelli che permettono di svolgere un’azione benefica sul nostro organismo, sono alcaloidi come la protopina, l’acido fumarico, la fumarina, flavonoidi, principi amari, sali minerali e acidi organici.
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I principi attivi della fumaria vanno assunti sotto forma di tisana o infuso, per un effetto depurativo e tonico stimolante. L’infuso si ricava mettendo due grammi di fumaria in 100 ml di acqua. La dose consigliata è di due, tre tazzine al giorno, da assumere prima dei pasti. Gli estratti di fumaria vanno, però, assunti, sotto stretto controllo medico per via degli effetti collaterali. A dosi elevate sembra che la fumaria possa provocare sonnolenza. Ma è stato anche visto che a dosi elevate gli alcaloidi della fumaria possono anche invertire la loro azione. Se, ad esempio, su usano per curare la diarrea, assunti in quantità eccessive, invece di bloccarla, la provocano. La fumaria si usa anche sotto forma di estratto fluido. La dose consigliata è di 1 grammo al giorno nel caso di gastriti croniche con ridotta salivazione. La fumaria si può assumere anche sotto forma di estratto secco, la dose consigliata è di 2, 5 grammi al giorno. Disponibile anche la tintura madre in gocce, da usare sempre per le gastriti e da assumere per due, tre volte al giorno. I principi attivi di fumaria ( estratti secchi e fluidi) si commercializzano sotto forma di polveri per tisane e infusi o gocce in soluzione idroalcolica. La dose consigliata per la soluzione, è di 20 gocce, due volte al giorno, prima dei pasti. Gli estratti di fumaria sono anche usati per preparare gel, creme ed emulsioni per il corpo.
Gli estratti di fumaria, per le loro proprietà mediche, andrebbero acquistati solo presso canali qualificati, ovvero farmacie, parafarmacie, erboristerie. Possibile anche l’acquisto tramite il web,a patto che si tratti di siti riferiti a produttori noti e affidabili o agli stessi e-commerce attivati dalle erboristerie di fiducia. Il costo della soluzione idroalcolica, in flaconi da 50 ml, è di circa 6 euro. Abbastanza accessibile anche il costo dell’estratto secco in polvere.
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