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La camomilla romana predilige tutti quei luoghi particolarmente soleggiati, mentre, al contrario, non sopporta in alcun modo le correnti d'aria o i venti eccessivi invernali.
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I principali componenti della camomilla romana sono i seguenti: olio essenziale, esteri acido angelico, tigilico, isobutirrico, lattoni sesquiterpenici (ovvero delle sostanze particolarmente amare) polifenoli, acido caffeico e derivati, flavonoidi e cumarine.
La camomilla romana presenta notevoli proprietà terapeutiche, che in alcuni casi possono risultare simili a quelle della camomilla comune, ma che si differenziano per un'attività meno pesante; inoltre, pare che sia anche in grado di svolgere una notevole azione emmenagoga.
La camomilla romana può vantare un'azione farmacodinamica, nonostante sia meno evidente rispetto ad altre specie, e indicazioni praticamente analoghe a quelle della camomilla Matricaria (antiflogistica, antispasmodica, carminativa).Si tratta di un ottimo spasmolitico nella dismenorrea.La camomilla romana può essere utilmente sfruttata nel trattamento che combatte la dispepsia e il meteorismo, come ottimo spasmolitico degli stati spastici del sistema gastrointestinale (fondamentale l'azione dei flavonoidi).Inoltre, per merito dell'ottima azione antibatterica e sfiammante, permette di svolgere un ruolo molto utile per quanto riguarda il lavaggio di ferite (infuso al 3%) e anche come collutorio.L'acqua distillata di camomilla romana si caratterizza per essere sfruttata per dei bagni oculari e lozioni palpebrali o cutanee.L'olio di camomilla romana, invece, viene realizzato dopo avere scaldato a b.m. Per qualche ora circa 30 g di capolini in 100 g di olio: svolge essenzialmente una funzione frizionante nei confronti dei dolori articolari, nevralgie e coliche.E' particolarmente facile intuire come l'azione antinfiammatoria svolta da questa pianta, per via del basso quantitativo presente di azulene e per l'assenza di bisabololo nell'olio essenziale, sia sostenuta essenzialmente dai flavonoidi e dai germacranolidi.
Il fiore della camomilla romana viene utilmente sfruttato per la preparazione di infusi, che si devono assumere mezz'ora prima dei pasti, sopratutto nel caso in cui sia necessario curare gastriti croniche con atonia e pesantezza postprandiale.
La letteratura, fino a questo momento, non ha segnalato alcun tipo di effetto secondario e tossico per quanto riguarda le dosi terapeutiche, tranne nel caso in cui non sia presente una particolare sensibilità a livello individuale.
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