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In primo luogo, è fondamentale posizionare la pianta in un luogo semi-ombreggiato, in cui può trovare un habitat simile a quello naturale.
Si tratta di una pianta erbacea che sopporta molto bene le basse temperature e le gelate che si verificano nel corso dell’inverno e, anche per tale ragione riesce a diffondersi alle nostre latitudini.E’ meglio procedere con moderazione per quanto riguarda le irrigazioni, ma sempre tenendo in considerazione come il terreno debba conservarsi sempre umido, evitando i ristagni d’acqua.Le concimazioni non rivestono un ruolo importanti e vi si deve ricorrere solamente in casi di estrema urgenza. HONIC 08 Anice - Pimpinella anisum 7: Semi di Erbe Giardino Mediterraneo 35 varietà aromatiche Spezie Piante Prezzo: in offerta su Amazon a: 7,99€ |
All’interno della pianta di alchemilla vulgaris i principali principi attivi sono tannini, ellagitannini, principi amari, fitosteroli, flavonoidi e saporine.
L’olio essenziale può essere utilizzato sia come astringente che come anti-diarroico, sedativo e per la cura delle infiammazioni e per la prevenzione di diverse infezioni.In certi casi, l’olio essenziale di alchemilla vulgarsi può tornare molto utile per il mal di testa, oppure in alcune infiammazioni all’intestino o alle vie diuretiche, dato che riesce a porre rimedio ai problemi che si riferiscono all’irritabilità del colon e dell’intestino.Prima di tutto, è necessario sottolineare come l’alchemilla vulgaris, nei tempi antichi, veniva utilizzata in modo particolare per la cura di emorragie esterne ed interne.
Al giorno d’oggi questa “leggenda” o meglio, modalità d’uso, è stata di gran lunga superata, anche se questa pianticella è sempre tenuta in grande considerazione per quanto riguarda la realizzazione di medicinali per combattere il mal di denti ed il mal di gola.Nel momento in cui viene utilizzato sotto forma di decotto, invece, l’alchemilla vulgaris è indicata nella cura dei pruriti vaginali ed anali, dato che è in grado di svolgere un’ottima azione rinfrescante.Inoltre, l’alchemilla vulgaris si può spesso trovare anche in campo culinario, dato che le sue foglie sono commestibili e vengono utilizzate, in molti casi, per l’arricchimento delle insalate.Le parti che vengono utilizzate della pianta sono le foglie ed il busto: la più importante azione benefica che viene svolta da questa particolare pianta è indubbiamente quella astringente, dato che viene spesso sfruttata per la realizzazione di prodotti per la cura della persona e per l’estetica.L’alchemilla vulgaris può essere spesso utilizzata per il trattamento della diarrea e per diversi tipi di infiammazioni intestinali, nonostante la sua più importante diffusione si è avuta per merito delle sue proprietà antivirali, antibatteriche e astringenti.L’olio essenziale di alchemilla vulgaris risulta come uno tra i pochi che permette di svolgere un’azione benefica nella cura della dismenorrea e per la prevenzione della sindrome pre-mestruale.Per quanto concerne i problemi di natura mestruale, invece, questa pianta è in grado di svolgere un’ottima azione antiemorragica: ecco spiegato il motivo per cui si adatta molto bene alla terapia della dismenorrea e al trattamento emorragico.
Per quanto riguarda l’anti-viralità, questa pianta è piuttosto diffusa per via di essere particolarmente attiva nei confronti del virus di Herpes Zoster: in ogni caso, è consigliata enorme prudenza nel suo utilizzo, dato che alcune fonti hanno deciso di inserire l’alchemilla vulgaris nella lista delle piante di cui è necessario controllare la cancerogenicità.Questa particolare pianta viene utilizzata anche in molte occasioni nella forma di decotto esterno, soprattutto per la cura di stati influenzali, tosse, infiammazioni della bocca e della gola e quelle di natura reumatica; inoltre, svolge anche un’interessante ed efficace azione benefica per la cura delle piccole ferite e delle infiammazioni degli occhi.In commercio possiamo trovare dei prodotti che si basano sull’estratto di alchemilla vulgaris, soprattutto in gocce, anche se di solito i decotti e gli infusi sono i rimedi più diffusi in circolazione.
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