La semina dell’anice deve essere effettuata su un terreno ottimamente preparato: il consiglio è quello di eseguire tale operazione nel periodo compreso tra marzo ed aprile.
Questa particolare specie di anice, infatti, soffre in modo specifico le gelate tardive ed ha bisogno di almeno centoventi giorni di condizioni ambientali senza gelate e freddo.I semi dell’anice verde necessitano di almeno trenta giorni prima di germinare, mentre lo sviluppo vegetativo continua piuttosto velocemente in seguito all’emissione delle prime fogile.Altre caratteristiche tradizionali dei semi di anice verde sono rappresentate dalla rapida perdita di germinabilità e del quantitativo di energia maggiore di germinabilità dei semi più grandi.L’anice verde è una pianta che predilige i terreni ricchi di calcio: nel corso dell’operazione di semina è sempre meglio evitare di utilizzare del fosforo e potassio localizzati, dato che la coltura potrebbe avere effetti collaterali e secondari.Tra i principali pericoli per le colture di anice verde, dobbiamo ricordare le gelate, ma anche i parassiti fungini che svolgono un’azione particolarmente rischiosa per le foglie, danneggiandole, così come attaccano anche i frutti. Pilosella Officinarum (orecchio di mouse, falco erbaccia) 50 semi Prezzo: in offerta su Amazon a: 20,7€ |
All’interno della pianta di anice verde possiamo trovare diversi componenti: innanzitutto l’olio essenziale, che è composto da estragolo, anetolo (componente in maggior quantità), metilcavicolo ed altre sostanze; inoltre possiamo trovare limonene, terpeni, mucillagini, zuccheri, grassi, cumarine, flavonoidi, proteine, glucosidi della quercetina, furocumarine e lipidi.
L’anice verde è in grado di svolgere un’attività carminativa, dato che garantisce un buon supporto alla digestione, stomachica, spasmolitica, balsamica, secretolitica, galattagoga ed estrogenica anche all’interno di quei disturbi che comprendono la menopausa e problemi alla prostata.
Inoltre, l’anice verde viene utilizzato spesso come rimedio bechico per combattere la tosse, bronchite e asma; infine, il creosolo e l’alfa-pinene permettono di rendere più semplice la fluidificazione delle secrezioni che riguardano le vie aeree superiori, favorendo anche l’espettorazione.I semi di anice verde sono estremamente efficaci nel momento in cui vengono utilizzati per regolare i processi digestivi e degli efficaci carminativi, in modo particolare sulla peristalsi, mentre la loro azione antispastica consente di utilizzarli nel trattamento terapeutico nella dispepsia ed anche nel meteorismo.Inoltre, l’anice verde può essere estremamente utile per combattere con grande efficacia l’astenia, insieme con la cefalea e l’affaticamento di natura cerebrale.Insieme al cumino ed al finocchio rientra nella preparazione delle piante regolatrici dell’attività a livello gastrointestinale, mentre sulla ghiandole mammarie permette di svolgere un’azione di aumento della produzione di latte, agendo infine come espettorante sull’apparato respiratorio.In dietetica l’anice verde viene impiegato per l’aromatizzazione di un gran numero di liquori, mentre i semi, che siano conservati interi o tritati, riescono ad aggiungere un ottimo sapore al pane, focacce e anche molti dolci.
Nella fitoterapia, l’anice verde risulta un ottimo regolatore della digestione, ma anche un buon antispasmodico e carminativo, svolgendo anche un’ottima azione sudorifera ed espettorante.Oltre alle ben note proprietà sedative, ce ne sono altre, come la possibilità di incrementare la portata lattea svolge una funzione sedativa sul lattante, ma consente anche di anticipare il ciclo mestruale ritardato.La masticazione, alla fine dei pasti, di semi d’anice verde leggermente tostati, permette di svolgere una funzione digestiva e consente anche di profumare adeguatamente l’alito.Nella medicina popolare, l’anice verde era anche considerato un ottimo afrodisiaco.Tra i vari prodotti a base di anice verde, una certa importanza è rivestita dagli infusi e dagli estratti secchi. Nel primo caso la preparazione avviene mescolando un cucchiaino di frutti (3 grammi circa) con una tazza di acqua, mentre nel caso dell’estratto secco dei frutti, è possibile trovare in erboristeria dei prodotti sotto forma di capsule.
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