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Le zone in cui l’altea si sviluppa più facilmente sono quelle caratterizzate da un clima tipicamente temperato, con dei terreni incolti ed umidi.
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All’interno della radice troviamo mucillagini, flavonoidi, fenoli, amidi e scopoletolo, mentre nei fiori e nelle foglie c’è una buona quantità di mucillagine e tracce d’olio essenziale.
La pianta di altea presenta al suo interno delle mucillagini e ciò permette di tipicizzare l’attività emolliente ed antinfiammatoria: per questo motivo, l’altea viene sfruttata soprattutto all’interno degli stati flogistici delle mucose, in particolar modo per le vie respiratorie, in cui riesce a svolgere un’ottima azione lenitiva per combattere le mucose infiammate ed irritate.L’altea, invece, se assunta per via orale, permette di dare un ottimo supporto nel trattamento sintomatico della tosse e, con un’azione tipicamente coadiuvante, anche per combattere le forme più dolorose e fastidiose di colon irritabile.L’altea, a livello gastrointestinale, soprattutto per via dell’enorme concentrazione di mucillagini, riesce a svolgere un’azione gastroprotettrice all’interno della mucosa gastrica, mentre a livello intestinale, permette di svolgere un’attività assorbente delle tossine, ma anche antinfiammatoria, lenitiva ed antispasmodica.La macerazione a freddo della radice di altea viene, in alcuni casi, utilizzata in clisteri in tutte quelle situazioni di infiammazione della mucosa intestinale.Per quanto riguarda l’uso esterno, l’altea viene impiegata come collutorio, in diversi casi di infiammazioni della bocca, mentre il decotto (compreso tra 10 e 30 grammi per litro) svolge un’importante ed efficace azione lenitiva nei confronti degli ascessi e dei foruncoli, stimolando la loro maturazione.E’ bene ricordare anche l’uso della pianta di altea come masticatorio, dato che è in grado di svolgere una funzione lenitiva nei casi di infiammazione gengivale che susseguono la dentizione dei bambini.Nel settore dermatologico, l’altea viene impiegata come addolcente e con una funzione antipruriginosa, mentre nella foruncolosi può tornare utile come maturativo ed emolliente.Infine, per quanto riguarda l’azione protettiva e trofica, viene sfruttata nei composti contro le bruciature, screpolature e punture di insetto.Le parti della pianta di altea che vengono utilizzate a scopi medicinali sono essenzialmente le radici (in pochi casi anche le foglie), che subiscono una procedura di scorticazione ed essiccazione.
Nelle erboristerie si possono comprare sia prodotti con la radice intera che a base delle foglie di altea essiccate; l’estratto di radice di altea si può trovare in moltissimi casi all’interno di diversi farmaci, in cui viene utilizzato principalmente per via delle sue notevoli proprietà emollienti.L’assunzione di composti erboristici a base di altea può avere come effetto collaterale l’alterazione dell’assorbimento di altre sostanze o farmaci: per tale ragione è sempre meglio chiedere consiglio o un parare al medico prima di utilizzare tali prodotti.
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