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Il nome generico della pianta di Carlina acaulis deriva da Carlo Magno.
Infatti, la leggenda narra che l'imperatore, nel corso di un viaggio che lo stava portando a Roma in compagnia di un esercito ridotto in tragiche condizioni di salute, ebbe un particolare sogno presso il monte Amiata, in cui un angelo gli disse che la radice tostata di questa erba spinosa, dopo averla ridotta e mescolata al vino, avrebbe rappresentato un ottimo rimedio per curare i suoi soldati duramente colpiti dalla peste.Pare che sia stato lo stesso Linneo ad attribuire e dedicare tale pianta a Carlo Magno.Secondo altre leggende, invece, si fa riferimento a Carlo V, ma in realtà, l'ipotesi ritenuta fino a questo momento più probabile, è che il nome derivi da una deformazione della parola “carduncolos”, ovvero un diminutivo di cardo e quindi, vorrebbe semplicemente significare piccolo cardo. Carrubo Carrube Pianta Astoni in vaso di Carrubo Carrube - Astone in vaso Prezzo: in offerta su Amazon a: 10,99€ |
Si tratta di una pianta che può essere coltivata anche ambito domestico e come pianta ornamentale, ma anche come pianta officinale, nonostante cresca e si sviluppi, nella maggior parte dei casi, allo stato spontaneo.
Questa pianta ha la particolare caratteristica di svilupparsi sopratutto nei boschi e nei terreni sassosi, spingendosi fino ai duemila metri di altitudine.La raccolta avviene nel corso del periodo compreso tra i mesi di ottobre e novembre, sopratutto quando la pianta si trova a riposo.In queste situazioni è sufficiente scavare con la zappetta, tagliando il colletto e poi dovranno essere rimosse tutte quelle radichette laterali e provvedere a sezionare i pezzi in 5 cm di lunghezza.Per quanto riguarda la conservazione, le radici devono essere essiccate al sole o all'interno di un ambiente riscaldato, in particolar modo all'interno di recipienti realizzati in vetro.L'unica parte della pianta di Camaleone che viene utilizzata in erboristeria è rappresentata dalla sua radice.
Si tratta di una pianta che presenta un buon numero di proprietà diuretiche e sudorifere.Inoltre, rappresentata anche un ottimo ed efficace impiego per migliorare la digestione e il drenaggio dei liquidi, sopratutto nel momento in cui viene assunto sotto forma di infuso (che si può ottenere dopo aver bollito circa 50 grammi di radice tritata).Oltre alle tradizionali proprietà conferite alla pianta di Camaleone, ovvero quelle diuretiche, amaricanti, digestive e diaforetiche, ce ne sono anche molte altre.Ad esempio, questa pianta presenta anche delle proprietà amaro-toniche, carminative e molto utili sopratutto in tutti quei casi di inappetenza o di digestione lenta e complicata.Nella radica di questa particolare pianta si possono trovare, inoltre, tutta una serie di sostanze ad azione disinfettante, estremamente utili sopratutto per eliminare i germi patogeni dell'epidermide.Si tratta di sostanze che, però, presentano una scarsa tollerabilità (come avviene, ad ogni modo, per tutte quelle preparazioni bevibili, nel caso in cui non sia correttamente dosate).Tutto ciò, accompagnato alla rarità della pianta e al fatto che se ne usa solamente la radice (con un'operazione eminentemente distruttiva), porta a pensare che questa pianta possa essere ben presto sostituita da altre che svolgono simili azioni benefiche.Il Camaleone è una di quelle piante che presenta un ottimo quantitativo di potassio al suo interno, ma anche calcio, magnesio e inulina.
Il ricettacolo del fiore di Carlina viene consumato esattamente come avviene per i carciofi.Inoltre, nel momento in cui viene usata sotto forma di infuso di radici, questa pianta si dimostra un ottimo diuretico, leggermente lassativo, ma anche un buon disinfettante nei confronti delle ferite, utile inoltre per realizzare gargarismi o anche come tonico e vermifugo.Tanto tempo fa, il Camaleone veniva sfruttato essenzialmente per il trattamento di dolori che si verificavano a livello dentale, ma anche per combattere la scabbia, le vesciche e le piaghe.In erboristeria si possono trovare un buon numero di preparati a base di Camaleone, che consentono di curare le digestioni complicate, la diuresi, i raffreddori e anche la sudorazione con scarsa influenza.In passato veniva considerata anche un'ottima erba per combattere il veleno e, per tale ragione, veniva coltivata nei monasteri.
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