Le foglie delle Orchidee - Phalaenopsis

Le foglie

Le foglie delle Orchidee sono sempre intere e la loro disposizione è alternata o distica, molto raramente opposta. Possono nascere sia solitarie che a coppia. Nonostante la natura polimorfa, sono sempre molto lineari. Per la pianta, le foglie svolgono un ruolo fondamentale, in quanto sono l' unico mezzo che la pianta ha a disposizione per immagazzinare acqua, anche perchè non dispone di pseudobulbi. L' Orchidea è una pianta che va annaffiata regolarmente, perchè ha bisogno di acqua, ma avendo le foglie carnose, può sopportare un breve periodo di siccità. Attenzione, però, a non abusare di questa sua caratteristica, in quanto, come già detto, la pianta non ha organi di riserva di acqua. Inoltre, è meglio specificare che la mancanza d' acqua provoca una concentrazione nel substrato degli elementi nutritivi che avete dato alla pianta, facendo si che questi diventino altamente nocivi per il vegetale.
Un esempio di foglia di orchidea sana.

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Annaffiatura delle foglie di orchidea

E' buona usanza per la salute delle vostre orchidee spruzzare le foglie con acqua demineralizzata a priva di calcare una volta al giorno, preferibilmente di mattina, facendo attenzione che non ci siano ristagni di acqua tra gli interstizi delle foglie. Inoltre, se l' orchidea è piccola e, quindi, lo è anche il vaso, è bene effettuare le bagnature frequentemente, in quanto in questo caso il substrato tende ad asciugarsi molto velocemente. L' annaffiatura, però, dipende anche dal luogo in cui si trova la pianta, perchè varia a seconda della temperatura e dell' umidità presenti nell' aria che la circonda. Infatti, se si è in una stagione calda, l' irrigazione deve necessariamente avvenire dalle due alle quattro volte alla settimana, per assicurare al vegetale il giusto apporto di acqua, e quindi anche di elementi nutritivi e umidità. Quando invece ci si trova in stagioni abbastanza fredde o molto fredde, le irrigazioni possono diminuire fino ad un massimo di una volta alla settimana, sopratutto per quanto riguarda le piante epifite. Se invece le piante sono coltivate “sospese”, è bene intervenire con più innaffiature in quanto sono soggette all' aria e ai suoi spostamenti. Inoltre, se l' orchidea è piccola e, quindi, lo è anche il vaso, è bene effettuare le bagnature frequentemente, in quanto in questo caso il substrato tende ad asciugarsi molto velocemente.

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    I parassiti

    Un esemplare di Come tutte i vegetali, anche le orchidee sono soggette ad attacchi di elementi nocivi che possono danneggiare la piante, spesso in modo fatale. I principali colpevoli sono insetti, batteri e funghi. Per combattere questi parassiti dobbiamo conoscerli. E' bene sapere, quindi, che gli insetti più interessati alle nostre care orchidee sono in particolar modo cocciniglie, afidi e ragnetti rossi. Le cocciniglie possono essere di due tipi, ovvero cotonose o a scudo. Esteticamente, le prime somigliano a batuffoli di lana bianca e le seconde sembrano dei piccoli scudi cerosi dal colore marrone.

    Gli afidi sono delle piccole mosche di colore verde, che spesso si presentano in concomitanza alle formiche, che sono attratte da un liquido zuccheroso che queste secernono.

    I ragnetti rossi sono difficili da notare ad occhio nudo. Si inseriscono nella parte inferiore della foglia e, se in gran numero, provocano delle decolorazioni delle foglie stesse nella parte superiore e dei piccoli fori nella parte inferiore.

    L' azione dannosa che tutti e tre questi tipi di insetti effettuano è quella di succhiare la linfa alle piante. E' dunque necessario intervenire immediatamente.


    Le malattie

    Una cocciniglia cotonosa, una dei parassiti delle orchidee. Le orchidee sono soggette a malattie batteriche, virali e a funghi.

    I batteri vanno a collocarsi in qualsiasi punto della pianta, ma sopratutto sulle foglie, che sono anche le prime e principali vittime, in quanto è su di esse che i batteri producono marciumi che, oltre ad essere esteticamente molto brutti, sono molto dannosi sia alla pianta infetta che a quelle che sono nei paraggi, in quanto questo tipo di “infezioni” si propagano velocemente ovunque riescano ad “attaccare”.

    Le malattie virali sono difficili da gestire e anche da riconoscere, in quanto agiscono progressivamente. Si manifestano attraverso decolorazioni e annerimenti sulle foglie.

    I funghi causano macchioline scure, marciumi o seccumi sulle foglie.


    Le foglie delle Orchidee: Altri fattori nocivi

    Foglie gialle orchidee Oltre alle malattie e ai parassiti che possono attaccare le orchidee, ci sono anche dei fattori che, se alterati in un determinato modo, possono comportare delle gravi conseguenze alle piante.

    La luce, ad esempio, se troppo debole provoca la formazione di germogli piccoli e fragili, accartocciamento delle foglie e, addirittura, impedisce lo sviluppo della gemma fiorale. In questi casi, se non è possibile fornire una più forte illuminazione naturale, si può ricorrere all' illuminazione artificiale.

    Quando invece la luce e troppo forte, magari con umidità scarsa e temperature troppo elevate, le foglie ingialliscono e seccano, oppure si colorano di rosso, mentre i fiori si decolorano e si deformano.

    L' umidità, invece, se eccessiva può comportare ingiallimento delle foglie, mentre i pseudobulbi seccano e rimpiccioliscono. Le radici, invece, si comportano in modo anomalo: fuoriescono dal vaso.

    Quando invece la temperatura dell' ambiente è troppo bassa, le foglie assumono una colorazione vagamente rossastra,mentre i fiori diventano più scuri alla base.


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