Quando si coltiva un'orchidea bisogna prestare attenzione ed evitare di danneggiare qualsiasi parte della pianta, sia foglie che radici e fiori; non lasciare le parti aeree della pianta bagnate durante la notte; lavorare per avere ventilazione intorno alla pianta; eliminare quelle parti di substrato che risultano marce; sterilizzare preferibilmente alla fiamma tutti gli attrezzi come cesoie e forbici che si utilizzano per lavorare sull’orchidea; non nebulizzare la pianta nelle ore più calde della giornata; utilizzare in casa gli umidificatori nei termosifoni; aspettare una settimana prima di ricominciare con le irrigazioni se durante il rinvaso si sono avuti piccoli danni a parti della pianta; tenere lontane le orchidee tra loro per evitare che si mischino malattie; tenere in quarantena un’orchidea appena acquistata per diversi giorni per verificarne la salute; utilizzare del cicatrene o della cannella sulle ferite accidentalmente provocate alla pianta; osservate giornalmente per qualche minuto l’orchidea per carpirne indicazione sullo stato.
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Le malattie non parassitarie non sono delle vere e proprie malattie in senso stretto, bensì sono delle semplici conseguenze di nostri errati comportamenti nei confronti della pianta; l’Orchidea è molto soggetta a questi fenomeni, perché richiede grande perizia nelle varie operazioni tipo le annaffiature, la concimazione, il rinvaso eccetera eccetera. Se si presenta la caduta delle foglie, allora vuol dire che c’è stata un’eccessiva irrigazione; se si presenta un arresto della crescita con la caducità di foglie e fiori vuol dire che c’è stata una irrorazione di acqua troppo scarsa; la mancata fioritura è indice invece di una negativa e scarsa illuminazione; le ustioni delle foglie sono invece causate da un’eccessiva insolazione soprattutto quando le foglie erano ancora leggermente umide dopo la nottata o l’annaffiatura (in particolare le ustioni sono pericolose perché sono tra gli “ingressi” preferiti per i funghi patogeni).
Le macchie brune indicano la presenza della Cocciniglia (soprattutto la cotonosa), che gli appassionati temono perché difficile da eliminare; un metodo che si è mostrato spesso efficace è quello di utilizzare un batuffolo di cotone imbevuto di alcool e di passarlo sugli animaletti per portarli via e disinfettare. Molto spesso però tutto ciò non funziona e se vogliamo evitare la morte della pianta dobbiamo provvedere al totale rinvaso; operazione da curare assolutamente è quella di pulire ed eliminare tutto il substrato (in cui potrebbero annidarsi le cocciniglie) e di versare nel nuovo vaso degli insetticidi sistemici (si vendono da ogni vivaista) che provvedano anche per via chimica a sterminare questi indesiderati visitatori. Se invece vediamo che la pianta appare stentata, la sua crescita e quella dei boccioli fiorali è molto rallentata (al limite dell’arresto) e viene prodotta una specie di resina appiccicosa, allora queste sono tutte indicazioni della presenza di Afidi; per esserne certi basta prendere una lente di ingrandimento e potremo osservarli. Per combatterli si usano degli insetticidi specifici che li combattono sia attraverso il contatto sia attraverso l’ingestione (inoltre è fondamentale eliminarli rapidamente perché spesso essi aprono la strada ai virus, impossibili da sterminare). Se si notano puntini sulle foglie, le quali vanno ad accartocciarsi ed a mostrare piccoli ragnatele, allora abbiamo il problema ragnetto rosso; solitamente è facile combatterlo attraverso con rimozione fisica e con l’aumento delle nebulizzazioni alla chioma perché questo animaletto ama la secchezza e non l’umidità.
Le malattie causate da funghi sono dovute soprattutto all’inefficienza di quelle operazioni quali la concimazione, la ventilazione, l’irrigazione in cui invece dovremmo porre la massima attenzione; infatti, se opereremo come le regole prevedono i funghi difficilmente riusciranno ad attaccare la nostra pianta di Orchidea. Comunque, esistono le soluzioni chimiche in vendita per ogni tipo di manifestazione di questo genere, che quindi risulterà facilmente risolvibile.Le orchidee sono piante che, in base alla specie, hanno bisogno di parecchia luce o di penombra. La maggior parte, tuttavia, preferisce essere collocata in un luogo ove la luce filtri ma causi una temperatura troppo elevata.
Le orchidee, comunque, sono molto usate sopratutto per abbellire le case. E' consigliabile collocare una pianta di orchidea con una fioritura molto folta, meglio se a spighe o con fiori penduli, in case arredate con mobili in stile antico o rustico. Utilizzate piante con fiori dai colori forti e ponetele sopra dei mobili bassi. Se invece la vostra casa ha uno stile più moderno, un design pulito ed essenziale, potete optare per quelle orchidee che posseggono pochi fiori ma molto particolari, in tonalità più tenui come il lilla, l' indaco, il rosa chiaro. Questi tipi di piante conferiscono alla parete cui saranno accostate un aspetto molto sofisticato. Anche le orchidee sospese possono contribuire molto in questo senso.
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