Il peperoncino Trinidad Scorpion

vedi anche: peperoncino

Il peperoncino Trinidad Scorpion

Grazie al miglioramento delle tecniche di selezione ed ibridazione è diventato sempre più facile, negli ultimi anni, ottenere varietà innovative o valorizzarne alcune caratteristiche specifiche.

Una delle colture che maggiormente si prestano a questo lavoro è senz’altro quella dei peperoncini: la ricerca di una piccantezza estrema è uno degli obiettivi principali per la conseguente enorme risonanza mondiale, specialmente presso gli appassionati.

In questo specifico ambito il CARDI (Caribbean Agricultural Research and Development Institute) ottenne una grande vittoria nel 2012: introdusse il “Trinidad Moruga Scorpion”, un Capsicum Chinense molto stabile caratterizzato da una eccezionale concentrazione di capsaicina: in una misurazione ufficiale fu in grado di superare, per la prima volta nella storia, le 2.000.000 Unità Scoville, stabilendo così il record mondiale.

Trinidad Scorpion

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La varietà Trinidad Scorpion

trinidad scoripon La varietà di peperoncino “Trinidad Scorpion” proviene da un’area molto specifica: lo stato di Trinidad ed Tobago, situato a Sud dell’area caraibica, nei pressi delle coste venezuelane.

Fa parte della specie “Capsicum Chinense” i cui frutti hanno la caratteristica forma a lanterna più o meno schiacciata. Col passare delle generazioni e i ripetuti incroci si è arrivati ad una tipologia comune e specifica, che si può rinvenire solo in quell’area geografica. Non si tratta però di linee pure, ma di risultati per lo più causali ottenuti grazie all’impollinazione incrociata ad opera degli insetti. Alcune tipologie sono abbastanza stabili e hanno assunto delle denominazioni ufficiali come “Trinidad Scorpion Yellow” (a frutto giallo) “Trinidad Scorpion Chocolate” (a frutto marrone), Trinidad Scorpion Orange (a frutto arancione), Trinidad Scorpion Bhut Jolokia (a frutto rosso, estremamente piccante). Non differiscono solo per le disparate sfumature di polpa e buccia, ma anche per i diversi retrogusti presenti (agrumato, dolce, di cioccolato fondente, speziato o magari affumicato). Su alcune di queste il CARDI sta lavorando attivamente per rendere possibile la trasmissione fedele delle caratteristiche tramite seme, anche se la popolazione locale è piuttosto riluttante all’idea di “standardizzare” le cultivar.

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    Il Trinidad Moruga Scorpion

    Trinidad Moruga Scorpion All’interno di questo lavoro di selezione e stabilizzazione si è inserita anche la ricerca e il perfezionamento di nuove varietà. Intorno al 2010 si ottenne un peperoncino dalla polpa spessa e consistente, di colore rosso acceso e dall’abbondante presenza di placenta. La sua caratteristica distintiva era però l’eccezionale piccantezza unita ad un ottimo e forte retrogusto fruttato che lo rendeva adatto alla preparazione di salse o come condimento per carni e verdure.


    Il Guinness dei primati

    Il Trinidad Moruga Scorpion Nel 2012 l’Università del New Mexico decise di sottoporre questo peperoncino a dei test. In seguito a vari assaggi effettuati su frutti provenienti da piante differenti si stabilì che si trattava del peperoncino più piccante al mondo. La misurazione media era di circa 1.200.000 SHU (già estremamente elevata), ma un campione superò, per la prima volta al mondo, le 2.000.000 Unità Scoville. Entrò quindi nel Guinness dei primati, detronizzando il Bhut Jolokia. Dobbiamo tuttavia sottolineare che il suo regno non durò a lungo: solamente un anno e mezzo dopo venne superato dal Carolina Reaper, ottenuto da un ibridatore americano, che raggiunse nientemeno che 2.200.000 Unità Scoville. Va in ogni caso detto che quest’ultimo è nettamente inferiore sotto il profilo organolettico perché il suo retrogusto non è particolarmente allettante.


    Dimensioni e forma della pianta

    A differenza di altri capsicum chinense il Trinidad Moruga Scopion è piuttosto alto e imponente: se coltivato in piena terra o in un vaso di grandi dimensioni può crescere fino ad un metro e mezzo per un dimetro di circa 90 cm. Assume forma ad alberello con moltissimi steli che si dipartono dal fusto, a circa 30 cm dal suolo. Per queste sue caratteristiche richiede quasi sempre l’impiego di un tutore che eviterà i danni causati dal vento o dalla pioggia abbondante.

    Gli steli sono totalmente glabri, di un bel verde medio vivace; le foglie sono larghe circa 10 cm e lunghe 15, estremamente appuntite. Sono piuttosto rade e presenti soprattutto nella parte alta della pianta.

    I fiori, di circa 2 cm di diametro, vengono prodotti nei numerosi nodi del fusto e pendono da piccioli abbastanza sottili.

    La corolla è divisa in sei petali di color crema con il centro verdastro.


    I peperoncini

    peperoncino trinidad scorpion La loro forma è simile a quella di tutti i peperoncini della specie Chinense: simile ad una lanterna, ma in questo caso irregolare e con il fondo molto schiacciato. Sono in media più piccoli degli altri: di solito non superano i 5 cm di lunghezza per un diametro di 4. Al tatto risultano molto consistenti e abbastanza pesanti: la “buccia” è molto irregolare e piena di piccole escrescenze che la rendono estremamente ruvida e porosa. Sulla pianta possono essere presenti frutti a vari stadi di maturazione: inizialmente sono verde scuro, per poi evolvere nel verde-giallino, nell’arancio e infine in un bel vermiglio brillante.

    La polpa è molto spessa e corposa, adatta quindi alla creazione di marmellate e salse. È però abbondantemente ricoperta dalla placenta, nelle sfumature del giallo e del rosa-arancio. I semi sono presenti soprattutto nella parte alta e sono rotondi e giallini( grandi circa 2,5 mm ).


    Caratteristiche organolettiche

    Il Trinidad Moruga Scorpion non è solamente un peperoncino molto piccate: nonostante questa sua caratteristica conserva molte qualità che lo rendono adatto a molti abbinamenti. Presenta infatti un retrogusto dolce, con note fruttate e agrumate, che si sposa perfettamente ad altri ingredienti vegetali come il pomodoro o le erbe aromatiche. Nelle aree di origine i Trinidad Scorpion sono infatti un elemento indispensabile nelle salse, nella preparazione delle carni (soprattutto bianche), del pesce, dei legumi e del riso. In quella zona geografica, grazie al clima caldo, è possibile trattare la pianta come perenne e avere a disposizione i frutti sempre freschi tutto l’anno potendo così assaporarne appieno tutte le sfumature; da noi è possibile conservarlo tramite essicazione (da effettuarsi però in forno o con macchinari appositi, vista la consistenza della polpa) e utilizzarlo anche durante l’inverno.

    L’assaggio “in purezza” è chiaramente da evitare a causa della forte concentrazione di capsaicina (a meno di voler effettuare prove di coraggio). Teniamo presente che, a differenza di altri peperoncini, la piccantezza non si paleserà immediatamente, ma salirà lentamente arrivando all’apice solo qualche minuto dopo l’ingestione: è bene quindi non sottovalutarlo.


    Note di coltivazione

    Il peperoncino Trinidada Mogura Scorpion in breve
    Famiglia, genere, specieSolanaceae, Capsicum Chinense, Trinidad Scorpion Moruga
    AltezzaFino a 150 cm
    LarghezzaDiametro di circa 90 cm
    FruttiA lanterna schiacciata, molto irregolare e ripiegato su se stesso. L’esocarpo è ruvido e pieno di piccoli “bozzi”. Cambia colore durante la maturazione: prima verde, poi arancio e poi vermiglio
    FioriCrema, con sei petali, di circa 2 cm di diametro.
    Piccantezza1.200.000- 2.000.231SHU
    GustoDolce, fruttato e agrumato
    RusticitàPoco resistente, va ritirato in inverno
    EsposizionePieno sole
    Germinazione dei semiAlmeno 25°C; circa 10 giorni
    Irrigazioneabbondanti
    TerrenoProfondo, ben lavorato, arricchito in stallatico, fresco
    ConcimeMolto potassio e microelementi; adatti concimi per pomodori
    Luogo di coltivazionePiena terra, vaso da almeno 25 litri, distanza dei filari almeno 50 cm


    Come ottenere le piantine

    piante trinidad scorpion In commercio non è facile trovare delle piantine in vaso di questa specifica cultivar: dovremo quindi quasi certamente acquistare delle sementi e dedicarci alla loro germinazione.

    Cominciamo nei mesi di febbraio-marzo ponendo i semi nel loro substrato definitivo (in vasetti o vassoi alveolari) oppure su carta assorbente. Indispensabili sono le alte e costanti temperature (non scendiamo mai sotto i 20°C) oltre alle vaporizzazioni regolari con acqua. Appena spuntate le piantine andranno esposte alla luce per evitare che crescano deboli e filate. Saranno necessari almeno due mesi prima di poterle trapiantare a dimora definitiva.


    Messa a dimora

    Le piantine potranno essere portate all’esterno solamente a partire da aprile-maggio. Possiamo scegliere di coltivarle in piena terra o in un vaso di medie dimensioni (da almeno 20 litri e profondo almeno 20 cm).

    Particolare attenzione va data alla qualità del substrato: deve essere ben lavorato e affinato (per favorire la crescita delle radici), ricco in materia organica e capace di mantenersi fresco a lungo.

    Nell’orto è bene cominciare la lavorazione già in autunno inglobando stallatico e lasciando che il freddo sminuzzi le zolle. Per i contenitori è invece bene creare un miscuglio di terriccio per piante fiorite e terra da giardino, aggiungendo anche in questo caso dell’ammendante.

    In ogni caso è sempre molto utile, al momento della messa a dimora, l’aggiunta di fertilizzante di sintesi ricco in potassio e microelementi. Avremo così una ricca fruttificazione e eviteremo la comparsa di carenze.


    Altre cure

    peperoncino trinadad scorpion I peperoncini danno in genere abbondanti raccolti senza richiedere grande impegno. Molto importanti sono solo le irrigazioni costanti e la cura del terreno. Se vogliamo possiamo impegnarci in cimature periodiche: otterremo così piante più compatte e avremo la garanzia di veder maturare, prima dell’arrivo del freddo, tutti i frutti presenti sulla pianta.




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