Sedani - Apium graveolens

Il sedano

Il sedano è coltivato largamente per il suo consumo alimentare, in particolare per l'utilizzo delle sue coste , piccioli delle foglie e degli steli, lunghi e bianchi, che vengono consumati in diverso modo: crudi, conditi con olio o salse varie, bolliti, insieme alle verdi foglie, ad arricchire di sapore il minestrone o per la composizione di brodo in compagnia di carote ma anche di carne. Diffuso il loro utilizzo anche per la guarnizione di diverse pietanze o per la preparazione di soffritto, insieme a carota e cipolla, come base per saporiti piatti. Sedano è nome comune per apium graveolens, e la sua famiglia è quella delle Ombrellifere. Originariamente il sedano nasce come pianta palustre: ciò spiega la notevole necessità di acqua nel corso della sua crescita, che possa garantirgli un adeguato sviluppo. Non ama, tuttavia, una eccessiva umidità, problema che condivide con molte altre piante. In caso di troppa umidità la pianta potrebbe sviluppare il “crittogame”, per cui è consigliabile seguire con estrema attenzione lo sgrondo delle acque, in modo tale che questo possa avvenire regolarmente e non causare danni alla coltura.

La pianta ama temperature miti, che oscillino tra i 15 e i 20 gradi circa. Non tollera facilmente, al contrario, temperature basse, sotto i dieci gradi, che finiscono per causare una fioritura anticipata. Questa si sviluppa regolarmente a partire dal secondo anno dall'inizio della vegetazione.

Sedano

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Terreno

Il terreno favorito dalla pianta di sedano è un terreno ben drenato, con buona disponibilità di sostanza organica, a impasto medio e con un Ph che tenda alla neutralità. Non ama invece terreni con la caratteristica di essere troppo sabbiosi, a causa della loro scarsa capacità di apporto idrico. Ma non tollera nemmeno quelli troppo argillosi, i quali, al contrario, favoriscono dei dannosi ristagni d'acqua che provocano facilmente spiacevoli malattie fungine.

E' importante, nella coltivazione di questa pianta, il momento della lavorazione del terreno che preparerà la semina. Le radici del sedano si sviluppano vicine alla superficie, per cui bisogna operare per una livellazione e rullatura in modo tale che le irrigazioni notevoli di cui abbisogna la pianta non provochino dei ristagni d'acqua che causano senz'altro problemi alla crescita del sedano.

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Concimazione

E' consigliabile utilizzare un letame maturo o del composto nella fase della lavorazione del terreno. Un'ottima coltivazione della pianta necessita infatti di abbondante sostanza organica che però non deve essere decomposta del tutto. Ogni 100 metri quadrati di coltura servono circa 5 quintali della sostanza organica consigliata.


Coltivazione

La semina del sedano avviene in rapporto alle condizioni climatiche esterne. Sulla temperatura, come è detto, la pianta è molto esigente e potrebbe avere problemi seri di sviluppo in caso di climi troppo freddi. Quindi il sedano varia la sua semina in un luongo periodo, da febbraio, con l'ausilio di letto caldo o serra, fino a giugno. Le prime fasi di sviluppo della pianta richiedono temperature calde, ragion per cui è consigliabile che queste avvengono nella fase avanzata della stagione primaverile. Una semina consigliata che avvenga tra il mese di maggio e quello di giugno prevede in seguito una raccolta invernale in pieno campo. La semina avviene in modo superficiale, a causa delle dimensioni estremamente ridotte del seme di sedano. La semina avviene perciò soprattutto in semenzaio, che necessiterà per ogni metro quadro di circa 0,5 grammi di seme. Per la loro piccolezza, dunque, i semi vanno interrati a circa 0,5 centimetri sotto terra oppure fatti cadere sulla superficie del terreno per poi essere coperti con uno strato molto sottile di polvere di carbone di legna oppure di sabbia.

In seguito, il trapianto andrà effettuato dopo tre settimane - un mese circa, alla presenza di almeno due o tre foglie sulle piantine. A questo punto i semenzali si dovranno interrare all'interno di un ambiente protetto e a una distanza di 5 centimetri circa. Successivamente si passa alla conclusiva messa a dimora, che avviene dopo un mese ed entro il secondo mese dopo il primo trapianto, spazio di attesa per attendere una situazione climatica e atmosferica favorevole.


Annaffiatura

Come detto, il sedano necessita di un'abbondante irrigazione che gli possa garantire uno sviluppo ottimale. Successivamente al trapianto si dovrà dunque intervenire con regolarità innaffiando la pianta al massimo ogni tre giorni. Per evitare problematiche legate ai ristagni d'acqua, tuttavia, è consigliabile operare spesso ma non in modo eccessivo. Un'irrigazione per scorrimento sarà inoltre da preferire a quella per aspersione, al fine di scongiurare un'eventuale formazione di spiacevoli presenze fungine.


Sedani: Parassiti

Un pericolo frequente per la pianta è rappresentato dalla cosiddetta “mosca minatrice” che si incunea tra le foglie producendo piccoli buchi e provocando infezioni pericolose per lo sviluppo. E' consigliabile a questo proposito associare al sedano piante della famiglia delle liliacee o diffondere un infuso di tanaceto una o due volte ogni settimana. In caso di attacco bisognerà diffondere un apposito estratto di assenzio o legno quassio mischiato ad acqua e sapone, in una misura di 800 grammi circa di legno quassio, 200 grammi di sapone e 100 litri circa di acqua.


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