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Il terreno preferito dalla carota è un terreno sciolto e abbastanza fresco. Il fittone, nello sviluppo, può raggiungere anche lunghezze di 30 centimetri. Pertanto è consigliabile che il terreno della coltivazione sia profondo e leggero, senza la presenza di fastidiosi ostacoli per lo sviluppo della pianta in lunghezza. Se lo spazio al contrario è eccessivamente argilloso o con una presenza diffusa di sassi si avrà uno sviluppo più difficoltoso della radice che sovente tenderà anche a biforcazioni.
Il terreno dovrà dunque essere accuratamente pulito e lavorazioni tali affinché sia reso soffice e privo di ostacoli per un corretto sviluppo e contrastare una sgradita presenza di infestanti. KINGLAKE Vasetti in Fibra biodegradabili, Piccoli, 100 Pezzi da 8 cm, per Semi, forniti con 100 Etichette per Piante di Colore Bianco da 1 x 5 cm... Prezzo: in offerta su Amazon a: 22,59€ |
Un'abbondante concimazione organica garantirà alla carota un adeguato sviluppo. Operare dunque con una quantità di letame di circa 4 quintali per 100 metri quadrati di coltivazione. E' importante ricordare che la pianta ha invece problemi in caso di un'eccessiva quantità di azoto oppure nel caso in cui la sostanza organica utilizzata per la concimazione non si presenti adeguatamente decomposta. In questi casi si verificheranno infatti uno spiacevole diffondersi di crittogame e poi macchie e marciume delle radici.
La carota si associa molto bene ad altre piante come pomodoro, ravanello, rafano, scalogno, rosmarino, ma anche aglio e salvia. Consociazioni favorevoli si hanno inoltre con il porro con effetti benefici per ambedue le piante, preservando dalla invasioni della mosca della carota e del verme del porro. La consociazione carota-ravanello porta inoltre a un'ottimale ombra per le piccole piante di carota in crescita. Per ciò che riguarda gli avvicendamenti è assai consigliabile attendere 3 anni prima di una nuova cultura di carota sullo stesso campo, al fine di scongiurare il diffondersi di fitopatie.
La coltivazione della carota avviene per seme. Ci sono due momenti favorevoli per la semina, a primavera o nella stagione estiva, preferibilmente nel mese di agosto. La coltivazione si può effettuare per file, ad una distanza l'una dall'altra che non superi i 25 centimetri, o, in alternativa, a spaglio. La semina a spaglio, con un seguente diradamento fa sì che il fittone si sviluppi molto bene, in maniera uniforme. Dal momento però che una coltivazione di questo tipo rende problematica la sarchiatura, sarà opportuno intervenire per contrastare la diffusione di erbe con l'utilizzo di un adeguato diserbante. Con la semina a spaglio serviranno 50 grammi o poco più di seme ogni 100 metri quadri di campo. La semina a file, migliore per il controllo sulle erbe infestanti, prevede una distanza tra le file di 8 centimetri tra le file e 50 grammi di seme circa per 100 metri quadri di campo.
L'annaffiatura ha un' elevata importanza in zone che vedono scarse precipitazioni, e sarà da effettuarsi in particolare nel corso della fase di germinazione e i primi sviluppi delle radici. E' importante, è bene sottolinearlo, per le coltivazioni della fase estiva. L'irrigazione non dovrà però essere eccessiva, dal momento che la carota teme una esagerata umidità e l'acqua inoltre non dovrà essere troppo fredda, poiché, in tal caso, si provocherebbero danni alle radici, come la comparsa di fenditure.
Tra i parassiti che colpiscono la pianta il più comune è la mosca della carota, che depone le nuove nel mese di aprile e le sue larve si incuneano in gallerie verso l'interno del fittone. In conseguenza del loro arrivo le foglie assumono chiazze rossastre, mentre i fittoni vanno a marcire. Per prevenire il problema, operare con adeguata rincalzatura quando la pianta arriva a una decina di centimetri di lunghezza. Ad attacco avvenuto si dovrà intervenire con 800 grammi di legno quassio, combinato a 10 litri di acqua e 2 etti di sapone. Alternariosi e sclerotinia sono le malattie crittogamiche più diffuse che compaiono con macchie nere. Asportare quindi le piante attaccate e successivamente intervenire con idrossido e ossicluro di rame.
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