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Il finocchio non ha particolari esigenze di coltivazione, preferisce climi miti e temperature non eccessivamente basse.
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Il terreno ideale per la coltivazione di questa pianta è di medio impasto, ricco di sostanza organica e fresco. Questo terreno, qualche mese prima di procedere con la semina, va vangato ad una profondità di circa quaranta centimetri e arricchito con dello stallatico maturo. Con la terra del solco precedente, si coprirà il solco fertilizzato successivo.
La pianta del finocchio si moltiplica per seme. Il momento più opportuno per procedere con questa operazione può variare a seconda del clima, ma comunque il migliore è in piena estate. La semina può essere fatta in piena terra oppure in semenzaio; essa viene fatta a spaglio e i semi vanno ricoperti con un leggero strato di terra. In caso di semina in semenzaio, le piantine saranno pronte per essere trapiantate in piena terra quando avranno raggiunto un’altezza di circa quattordici centimetri e dovranno esse distanziate di circa venticinque centimetri l’una dall’altra, mentre la distanza tra le file dovrà essere di circa sessanta. Operazione molto importante, prima di procedere con il trapianto, sarà quella di eliminare le piantine più deboli per lasciare spazio a quelle più robuste.
Il finocchio necessita di annaffiature regolari soprattutto nei periodi più caldi, l’importante sarà non esagerare con l’apporto di acqua per non creare ristagni idrici che potrebbero provocare marciumi.
Un’operazione molto importante per la coltivazione del finocchio, è quella della rincalzatura che si effettua rimuovendo la terra posta tra le file e posizionarlo alla base delle piante.
La raccolta del finocchio viene fatta a scalate dopo circa novanta giorni dalla semina; il finocchio (grumolo) va raccolto nel momento in cui ha raggiunto l’esatta grandezza che cambia a seconda della varietà.
I fiori della pianta del finocchio presentano petali gialli, sono di piccole dimensioni ed ermafroditi; in genere sbocciano durante il periodo estivo, mentre i semi maturano in settembre.
Una delle malattie più ricorrenti provocate da funghi è la batteriosi che porta la pianta al marciume; per evitarne la comparsa sarà opportuno non esagerare con l’apporto di acqua per non incorrere a ristagni idrici. Altre possono essere: la peronospora, la fitoftora, la moria delle piantine, la rizottoniosi. Tra i parassiti ricordiamo gli afidi, le nottue e le lumache.
Le varietà di finocchio le possiamo dividere, in base alla zona di maggior coltivazione, in finocchio nostrale e finocchio grosso d’Italia. Il primo è presente soprattutto nell’Italia centro-nord e alcuni nomi possono essere: il Dolce di Firenze, di Bologna, Romano ecc.; il secondo lo troviamo soprattutto nelle zone meridionali: il Grosso di Sicilia, il Gigante di Napoli ecc.
A secondo del gusto, possiamo dividerlo in: dolce, in questo caso la parte consumata sarà solamente il grumolo, e l’amaro, di cui si mangeranno maggiormente germogli e foglioline.Il finocchio, oltre ad essere molto usato in cucina per preparare insalate ed altri piatti, possiede anche molte proprietà utili alla nostra salute.
In caso di pasti molto abbondanti può essere usato come digestivo. Risulta molto utile a chi soffre di meteorismo, infatti ha la capacità di ridurre la fermentazione all’interno dell’intestino, sfavorendo la produzione di gas. Studi medici hanno riscontrato che l’olio a base di semi di finocchio è molto utile contro le coliche nei bambini piccoli. L’olio essenziale ricavato dal finocchio aiuta a ridurre i dolori provocati dalla sindrome del colon irritabile. Altre proprietà molto famose del finocchio sono quella depurativa e diuretica. Finora vi abbiamo parlato dei pregi e delle proprietà del finocchio, esistono però anche delle controindicazioni: a causa della sua azione lievemente estrogena, non deve essere dato alle donne che già non possano prendere la pillola anticoncezionale, è sconsigliato anche a chi soffre di alterazioni di coagulazioni del sangue, a chi è affetto da tumore alla mammella e in gravidanza.
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