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La semina avviene in semenzaio all'aperto nel periodo che va dal mese di gennaio a marzo. Per quanto riguarda le zone a clima rigido, sarà necessario anticipare il trapianto e quindi si dovrà procurare la giusta riparazione al semenzaio, ad esempio con del vetro. Se il clima non è così freddo è possibile velocizzare il processo di germinazione collocando per la durata di circa dodici ore i semi a bagno nell'acqua tiepida. Dopo due mesi o poco più dalla semina è il tempo del successivo trapianto: le piantine dovranno aver raggiunto un'altezza di circa 15 centimetri e almeno 4 foglie. E' consigliabile non operare con il trapianto prima di fine maggio, poiché i bulbi non saranno ancora grandi a sufficienza. Nel caso della cipolla non si deve intervenire con la cimatura delle foglie, dal momento che la pioggia potrebbe entrare dentro le foglie causando un assai probabile marciume. Per la messa a dimora la distanza sarà di 30 massimo 35 centimetri tra le file e fino a 20 centimetri nella medesima fila.
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La cipolla non risulta particolarmente sensibile alle basse temperature. Da tenere in conto, tuttavia, il cosiddetto “fotoperiodo”, ossia la durata della lunghezza del giorno che ha effetti diretti sul transito dal periodo vegetativo - nel quale il bulbo si ingrandisce e le foglie vano a formarsi - e il periodo riproduttivo - nel quale fa la sua comparsa lo scapo floreale. Nel caso in cui il fotoperiodo vada oltre le 16 ore circa in un giorno si interromperà la nascita di ulteriori foglie, mentre il bulbo andrà a ingrandirsi. Se il fotoperiodo scende a 12 ore o poco meno al giorno si avvierà la differenziazione dello scapo floreale. E' consigliabile dunque effettuare la semina presto a gennaio, in modo tale che sin dal mese di maggio le piante della cipolla abbiano prodotto una sufficiente quantità di foglie, dal momento che nelle settimane che seguiranno si bloccherà la produzione di ulteriori foglie.
La cipolla tollera assai facilmente diversi tipi di terreno. I suoi preferiti, tuttavia, sono quelli caratterizzati da un medio impasto, profondi, sabbiosi e sciolti e con pH ideale intorno ai 6.5. Effetti dannosi per la crescita del bulbo potranno essere prodotti da un terreno particolarmente alcalino o acido. La cipolla non cresce adeguatamente in terreni che presentano umidità stagnante. La pianta risulta infatti sofferente ai ristagni dell'acqua e non si sviluppa in quelle zone contraddistinte da molte e abbondanti piogge.
Alcuni parassiti possono essere particolarmente pericolosi per la pianta di cipolla, come accade alle altre specie della famiglia delle Liliacee. La mosca della cipolla è un problema diffuso: attacca il bulbo con le sue larve e causa infezioni batteriche con conseguenti marciumi. In questo caso è bene diffondere fuliggine e fiori di zolfo tra le file della coltivazione per combattere il parassita. Altri parassiti pericolosi sono l'angilulla, la criocera e la tignola che colpisce le foglie, In quesito casi si deve bruciare le piante attaccate e intervenire con piretro o con il bacillum thuringiensis. Ulteriore problema frequente arriva anche dalla peronospora , che causa macchie biancastre sulle foglie e seguente marciume e caduta. Per evitare tale problema non si dovrà eccedere con i fertilizzanti azotati e con le irrigazioni. Dopo l'eventuale attacco si dovrà nuovamente distruggere le piante colpite e intervenire con la poltiglia bordolese.
Da effettuarsi dopo il trapianto. Durante la vegetazione è consigliabile solo nei periodi troppo siccitosi.
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