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Occorre una zona luminosa poco d’intralcio sufficiente per albergare un ingombro di vasi esposti direttamente alla luce solare almeno per 5-6 al giorno, magari durante la mattinata, all’interno davanti a una finestra preferibilmente esposta a sud o appesi nei pressi. Oltre a molte erbe aromatiche, gran parte delle specie di ortive si adattano perfettamente a crescere in vaso al chiuso anche più a lungo di una stagione, posati su poggiavasi, su una mensola presente o montata apposta, su un carrello o su un tavolo mobile con ruote spostato dietro ai vetri, ma anche nel contesto di un’efficiente installazione per pareti verdi a coltivazione verticale come soluzione di ultima tendenza di interior design per dilatare spazi irrisori. I contenitori da giardinaggio possono diventare un’opportunità decorativa per approntare composizioni creative originali per forma e colore che ravvivano gli ambienti interni con gruppi di erbe colorate e pomodorini ciliegia anche in cesti pensili. Finché continuano a ricevere la luce, l’acqua e le sostanze nutritive necessarie, una quantità di verdure a foglia verde e di pomodori a largo consumo, non soltanto di varietà nana (peperoncini, piselli), riescono a crescere all'interno con qualche accorgimento e attenzione (es. calore eccessivo in estate) senza rischiare inconvenienti a causa della composizione del terreno o dell’attacco di parassiti terricoli come nel tradizionale orto all’aperto. Ancor meglio sarebbe destinare la finestra soleggiata di una stanza fresca ad ortaggi a foglia (lattuga) e radice (carote, ravanelli) che occupano poco spazio ed un’altra in una zona più calda, magari a sud, a specie che necessitano di temperature maggiori, come cetrioli, fagioli, pomodori e peperoni, che producono frutti per un certo periodo di tempo.
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L’eventuale illuminazione insufficiente sulle piante di ortaggi a frutto (peperoni, pomodori) è segnalata da una crescita abnorme in lunghezza del fusto assottigliato, di colore verde pallido come le foglie, proteso verso la fonte di luminosità naturale e, nel migliore dei casi, da uno stato di debolezza fino al non riuscire a fiorire e fruttificare (nel migliore dei casi). Nel corso dell’anno, ma in particolare durante i mesi invernali, la scarsità o la mancanza di adeguata illuminazione naturale sull’orto in casa è risolvibile con una luce artificiale supplementare fissa che emette uno spettro luminoso molto simile. Di supporto a integrazione o sostituzione, devono restare accese per 12 ore al giorno, anche programmabili, le lampade a fluorescenza a neon tubolari o a risparmio energetico di tonalità bianca posizionate a 5 centimetri dalla cima della pianta oppure, ravvicinate a distanza di 2 centimetri, le MG Envirolite di ultima generazione progettate appositamente per ottimizzare le coltivazioni indoor. Resta quindi da considerare se coltivare piante che si svilupperanno con una simile espansione in altezza oppure se prevedere un impianto con una serie di luci diverse.
Nell’allestire un orto in casa bisogna ottimizzare al meglio lo spazio disponibile organizzando vasi più piccoli a gruppi oppure una minore quantità di più grandi in terracotta o altro materiale, tenendo in considerazione che può capitare di doverli spostare per usufruire al massimo utilizzo della luce solare e che la loro valenza estetica incide a seconda di dove sono collocati. Le dimensioni dei contenitori devono essere proporzionate in grandezza in modo da sostenere le piante quando avranno sviluppato completamente la parte aerea e in profondità per fornire spazio adeguato alla crescita e all’allungamento delle radici. I piccoli fori sul fondo sono da coprire con un po’ di ghiaia per consentire un corretto drenaggio ed evitare l’insorgenza di fenomeni di marciume a carico dell’apparato radicale. Dimensione e profondità determinano la specie di ortaggio che possono ospitare: per radici limitate, come quelle di lattuga (di varietà anche molto decorative), occorre una profondità di 20-25 cm., mentre per coltivare colture come peperoni, pomodori e piccole melanzane, deve essere di 30-40 cm.
I vasi integri e puliti vanno riempiti per almeno tre quarti con un terriccio ricco, di buona struttura, tale da garantire un corretto drenaggio, mantenere l'umidità necessaria e apportare sostanze nutritive. Il terriccio a medio impasto da acquistare preconfezionato può contenere una miscela in parti uguali di terra, torba, perlite, vermiculite, oppure essere universale ma, all’avvio di ogni invaso, è meglio aggiungervi un po’ di fertilizzante liquido equilibrato e a lento rilascio nelle dosi consigliate sull’etichetta del prodotto. In seguito, a verdure a foglia (bietola, lattuga) potranno essere riservate aggiunte a base di azoto liquido per promuovere un buon raccolto, a ortaggi a radice e a frutti (barbabietola, peperone, pomodoro) invece fertilizzanti con fosfato di potassio. In ogni caso bisogna tenere presente che, rispetto alle piante coltivate all’esterno, quelle al chiuso hanno minore bisogno di fertilizzanti, la crescita è comunque più rallentata e la terra in vaso si asciuga meno velocemente.
Una volta predisposti i contenitori con la miscela di terriccio leggermente umido (eventualmente versandovi con un po’ di acqua calda), si procede a seminare diffondendo semi a crescita veloce in modo uniforme o a trapiantare seguendo le istruzioni indicate. Quindi occorre bagnare delicatamente o nebulizzare d’acqua la terra in superficie prestando attenzione a non smuovere i semi piantati. In ogni vaso si fissa un'etichetta riportante la denominazione della specie di pianta, la varietà e la data di semina o di trapianto. In seguito, bisogna controllare che le piantine in via di sviluppo, con due o tre foglie cresciute, trovino uno spazio adeguato, altrimenti occorre sfoltirle, travasare la parte in sovraffollamento in un altro contenitore, oltre a provvedere per tempo a eventuali supporti per evitare futuri danni alle radici.
Poiché l’umidità non può essere mai fornita dalla pioggia, l’orto in casa esige l’irrigazione regolare di una razione di acqua a temperatura ambiente (altrimenti si provoca uno shock termico alle radici) a scadenza quotidiana o a giorni alterni, secondo necessità, visto che viene assorbita più lentamente rispetto all’esterno. Con l’annaffiatoio non bisogna esagerare o verificare l’irrigazione a goccia, in quanto l’eccesso di umidità predispone le piante a marciumi radicali, ricordando che i vasi di terracotta o altro materiale poroso di minore dimensione consentono l'evaporazione in tempi relativamente più rapidi. Se si è alle prime armi, è sempre meglio prestare attenzione a eventuali segni di iniziale appassimento, in particolare durante l’inverno quando i caloriferi sono accesi, e toccare la terra attorno alle piante per sincerarsi con mano del reale fabbisogno idrico.
Luminosità e spazio permettendo, in linea teorica non esiste un limite per i tipi di ortaggio da seminare e coltivare in casa, ma ovviamente più sono di dimensioni contenute e meno richiedono un dispendio di terra, acqua, concime ed eventualmente luce elettrica. Di solito ci si rivolge a specie che al massimo si allungano fino a 2 metri di altezza, considerando anche di non avere nell’ambito domestico un’area da lavoro destinata e attrezzata come in una serra, ma numerose specie di piante di piccola taglia sono comunque prolifiche e in grado di fornire un raccolto più che soddisfacente. Mentre quelle di cetriolo, melone, zucca occupano spazio in grandi vasi, sono più facilmente gestibili all'interno quelle di aglio (prodotto anche interrando spicchi che stanno germogliando), barbabietole (almeno per gustarne le foglie bollite), bietole, carote (varietà a radice corta), cipolline, erbe aromatiche (basilico, erba cipollina, origano, prezzemolo, salvia, timo, ecc.), fagioli e pomodori a cespuglio, indivia, lattuga, melanzana baby, peperoncino, piselli, ravanelli e spinaci. Seminando ogni 2 settimane si continuano a raccogliere foglie di lattuga a partire da quando ne spuntano 2 o 3, anche per lasciare crescere meglio le altre e in capo a un mesetto parte delle giovani piante è di nuovo da prelevare controllando che dopo 6-8 settimane non incomincino a maturare fino a seme, segnale che sono da togliere del tutto. Le foglioline di crescione si possono tagliare con le forbici dalle piante dopo una decina di giorni di coltura e così con le eccedenze di valerianella dopo 2-3 settimane dalla semina in attesa di aspettare altrettanto per tempo le piante.
Soltanto in casa si possono crescere le verdure più facili da coltivare in casa in assoluto, banco di prova ideale per i bambini: tutte quelle a foglia commestibile da semi speciali per germinazione a crescita veloce disponibili nei negozi di alimentazione naturale, come erba medica, girasole, lenticchie, mais, orzo, soia, segale, ecc. Basta tenere a bagno le sementi per una notte, scolarle, posarle in un germinatoio o in un contenitore basso e largo, coprire completamente con un doppio strato di garza rinchiusa con un elastico o uno spago e riporre in un luogo costantemente caldo. Risciacquando e scolando i semi 2-3 volte al giorno, dopo 3-5 giorni i germogli nutrienti sono pronti per la raccolta e per insaporire un’insalata mista.
I più innovativi sistemi di coltivazione continuativa di piante di ortaggio al chiuso forniti in kit completi a modulo compatto autosufficiente destinato a spazi esigui, più costosi ma abbordabili, sfruttano tecniche basate su due diverse tecnologie fuori suolo: l’idroponica, a ‘floating system’ a pannello galleggiante con substrato sterile di materiale inerte in acqua e nutrienti e, per raccolti accelerati, la recente aeroponica a nebulizzazione di sostanze nutritive in soluzione sulle radici in ambiente. In una zona al riparo dal sole, si può collocare una ‘grow box’ (tenda da coltivazione) o una ‘grow room’ (armadio chiuso), serre per interni per coltivare indoor tutto l'anno, anche fuori stagione e in inverno, che creano un ambiente ideale per la crescita di piante in condizioni controllate (umidità, temperatura, fotoperiodo, ecc.) con congegni automatizzati (luce artificiale, ventilazione, ecc.).
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