Come coltivare i funghi

vedi anche: Funghi

Le varietà di funghi da coltivare

In natura i funghi fanno parte della vegetazione del sottobosco. Gli intenditori, e coloro che sono in possesso del patentino di cercatore di funghi, vanno a raccoglierli in autunno, in luoghi in cui in genere si sa che questi gustosi miceti abbondano. Andare in cerca di funghi richiede molta esperienza, tempo e dedizione. Ma se si ama questo ingrediente, e si volesse avere sempre qualche fungo fresco da mettere in tavola, si potrebbe pensare di fare una coltivazione casalinga. L'impresa non è affatto complicata come sembrerebbe. Per prima cosa, bisogna scegliere la varietà adatta. I funghi che si coltivano con maggior facilità sono lo shiitake, il pleurotus, lo champignon, altrimenti detto prataiolo, e il pioppino. Volendo, ci si può cimentare anche con uno dei più prelibati e ricercati in assoluto, ovvero con il boletus aedulis, il fungo porcino.
Funghi selvatici di tipo pleurotus

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Come coltivare i funghi

Terriccio per la coltivazione dei funghi Una volta deciso quale tipo di fungo si intende coltivare, un'operazione preliminare molto importante da compiere sta nella preparazione del terreno di impianto. Non è necessario avere un angolo di orto, perchè i funghi si possono far crescere benissimo anche sul balcone, all'interno di una cassetta. Il tipo di terriccio che ci si deve procurare è un qualunque terriccio da giardinaggio, badando bene però che non sia eccessivamente acido. Tale terriccio deve essere trattato con un getto di vapore, per eliminare eventuale funghi che potrebbero già trovarsi al suo interno. Dopodichè, va mescolato con del letame stagionato, non fresco. Sul fondo della cassetta si mette un telo di plastica, e poi si riempie con il terriccio e il letame uniti a paglia e foglie. Il tutto deve essere lasciato a riposo per un paio di settimane, bagnando di tanto in tanto.

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Come curare la crescita dei funghi

I miceli dei funghi Il luogo migliore per far crescere bene i funghi deve essere ombroso, non esposto al sole, fresco e umido, proprio come il sottobosco. Poi ci si deve procurare ciò che va interrato, ovvero il micelio, che è l'apparato vegetativo del fungo che viene fatto essiccare. Il micelio deve essere posto a circa 3 o 4 centimetri di profondità, e distante l'uno dall'altro circa 12-15 centimetri. Per fare questa operazione si può usare un cucchiaio, per scavare delle piccole buche in cui porre il micelio, e poi ricoprire con il terriccio e annaffiare. In genere, la temperatura ideale perchè il fungo si sviluppi oscilla tra i 20 e i 30 gradi, ma è sempre bene vedere qual è quella migliore per il tipo di fungo che si sta coltivando. Per avere il giusto grado di umidità necessario, si può coprire il terreno con dei rami, o con dei cartoni bagnati.


La raccolta dei funghi e il loro uso in cucina

Una coltivazione di funghi casalinga Dopo due o tre settimane, sul terreno apparirà una sorta di muffetta, che è il germoglio del fungo. A questo punto si deve spostare la cassetta in un luogo con la temperatura un po' più bassa, tra i 12 e i 14 gradi, sempre annaffiando. I primi funghi veri e propri si formeranno dopo 15-20 giorni, e cresceranno molto in fretta. La produzione può durare anche cinque o sei mesi. Ci possono essere dei periodi di pausa, ma non bisogna demoralizzarsi, la produzione riprenderà da sola. La raccolta si fa tagliando il fungo alla base usando un coltellino, senza strappare. I funghi raccolti si possono mangiare freschi, perchè ci sono molte ricette per sapere come cucinare i funghi: nel risotto, semplicemente saltati in padella e trifolati, o crudi in insalata. In alternativa, si possono conservare sottolio, oppure possono essere congelati.



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