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Le coltivazioni di peperoni possono crescere in Italia senza distinzioni. Nella scelta del periodo in cui piantare si deve optare per febbraio al centro e al sud e marzo al nord. Tutti i frutti si raccoglieranno in estate. La semina, dovrebbe avvenire a temperatura calda, intorno ai 25-30 °C. Essendo le sue radici poco capaci di suzione, il terreno della nostra coltivazione, deve essere molto morbido e poco compatto, acido e ben drenato. Nel mentre della crescita non deve mai mancare il concime e l’acqua, si rischia la perdita dei frutti. Ovviamente la concimazione fa crescere molta erba alla base della pianta, che deve essere sempre rimossa. La pianta potrebbe, ammalarsi, le principali malattie sono: il colpo di sole, dovuta ad una improvvisa esposizione dei frutti ai raggi solari, che provoca delle scottature che formano aree decolorate. Le malattie fungine provocano l’ostruzione dei vasi vascolari alla base della pianta con successivo e improvviso avvizzimento del frutto. Una giusta soluzione è una costruzione dell’impianto allargata così le piante respirano, e una studio della luce bilanciata pre-coltivazione.
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La cucina internazionale e italiana sfruttano al massimo le possibilità di questo versatile frutto. Oltre alle semplici concordanze con pasta e carne, il peperone ha vita propria nella cucina. Innanzitutto come spezia, normalmente notiamo la presenza del piccante in molte pietanze. Molti paesi utilizzano anche il peperone per conserve sott’olio. Questi sono molto difficili da fare, ma altrettanto buoni. Dopo aver tagliato a listarelle i peperoni, portiamo a ebollizione aceto e sale, dove cuoceremo i peperoni per circa 5 minuti. Ponete i peperoni scolati su un canovaccio pulito ad asciugare per circa 24 ore, e passate le lunghe ore, posizioniamo le listarelle nel vasetto di vetro alternando con aglio, peperoncino secco e finocchietto. Terminato di riempire il vasetto, coprite tutto con olio extravergine. Senza complicazioni, potete anche semplicemente arrostire i peperoni e spellarli una volta cotti, condendoli con olio e sale. Oppure li possiamo soffriggere in padella e terminarli con pomodorino. Insomma, mangiamo!
Molti colori e molte possibilità di ottenere benefici dal peperone, non solo a livello di "panza". Ad esempio il peperone verde depura il corpo, quello rosso è antiossidante. Contengono in generale, una alta percentuale di vitamina C, soprattutto quelli rossi. Sono una ottima fonte di flavonoidi e vitamina A-E-PP. Contengono anche potassio, zolfo, calcio e ferro. L’ideale sarebbe consumare il peperone appena raccolto, risulterà cosi altamente digeribile, a differenza di quanto si creda. Cotto invece, è più digeribile se privato della buccia. Anche la bellezza vuole la sua dose di peperone e infatti, la polpa del frutto viene usata per maschere rinfrescanti per il viso. Molti studi stanno cercando di dimostrare l’effetto benefico del peperone sulla crescita dei tumori. Gli estratti di peperone hanno inibito la formazione o l’azione di alcuni composti cancerogeni. Inoltre hanno dimostrato che il consumo di peperoni e altre verdure possono ridurre il rischio di contrarre tumore al cervello. Insomma, un frutto di gusto, di aspetto e anche di sostanza.
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