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Il terreno deve essere pulito da piante e arbusti. A questo punto si procede ripuntatura del terreno, procedimento con il quale il terreno viene smosso con l'ausilio di un ripuntatore, in modo da favorire l'aerazione e il drenaggio. Tra maggio e giugno si procede alla vangatura del terreno con una vangatrice manuale o meccanica, andando a formare delle buche profonde un metro e larghe fino ad un metro e mezzo, dove in seguito verranno messe a dimora le piante. Molto importante è la concimazione del terreno con il letame maturo o con il compost organico. L'humus viene aggiunto in virtù della sua capacità di trattenere sia le sostanze nutritive che l'umidità. L'azoto è altresì importante per l'accrescimento: la carenza di azoto porta ad una crescita più ridotta, formazione di fiori imperfetti, produzioni scarse e alternate. Calcio e potassio sono elementi essenziali per la crescita della pianta: regolano il consumo d'acqua della pianta, aumentano la resistenza agli sbalzi termici e ad alcune malattie fungine. Gli oligoelementi, come magnesio e boro, non sono da trascurare. I terreni italiani sono ricchi di oligoelementi per cui tendenzialmente un'integrazione con letame e composto risulta sufficiente.
Nel tardo autunno si procede con la messa in dimora della piantina, acquistata in vivaio o in centri specializzati, avendo cura di coprire bene le radici con terreno concimato e srotolando nel caso le piccole radici aggrovigliate.In seguito all'impianto, si procede con un'abbondante innaffiatura. Se tutto procede per il verso giusto, dopo un mese nasceranno i primi germogli, e dopo tre settimane si dovrà procede con la potatura dei rami in eccesso: questo è necessario per definire la forma che la pianta assumerà durante lo sviluppo.Il primo anno bisognerà avere cura di procedere alla potatura dei rami e delle gemme laterali al fusto, mentre nel secondo anno ci si potrà limitare ad una potatura blanda, in modo da definire la forma dell'albero.L'irrigazione è essenziale nei primi anni e soprattutto nel periodo estivo: in caso di scarsa irrigazione durante i periodi caldi si potrebbe verificare la crescita di drupe piccole e poco polpose.
La coltivazione dell'olivo è molto redditizia: una pianta può produrre fino a 25 Kg di olive. La raccolta è una fase molto delicata e può essere effettuata meccanicamente o manualmente. Le procedure di raccolta si classificano in:- brucatura: la raccolta viene effettuata a mano; è molto costosa ma garantisce frutti di ottima qualità;- caduta spontanea: le olive vengono raccolte direttamente da terra;- bacchiatura: i rami vengono percossi e le olive mature cadono a terra;- pettinatura: si utilizza uno strumento chiamato pettine, il quale viene fatto passare sulle fronde; le olive vengono fatte cadere su una rete posta intorno al fusto;- scrollatura: un braccio meccanico muove l'albero, permettendo la caduta dei frutti maturi;Altro aspetto da non sottovalutare è l'infestazione dell'olivo da parte di insetti (Cocciniglia, Tignola, Dacus), funghi (Verticillium) o batteri (Pseudomonas). Per prevenire infestazioni fungine è consigliabile spalmare, ogni dieci anni, sul tronco dell'olivo la poltiglia bordolese (solfato di rame e calce).
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