Per coltivare le carote è necessario un terreno fertile, ben drenato, né ghiaioso né compatto, in modo che la radice possa facilmente ingrossarsi e non si crei ristagno idrico. Il terreno va vangato, preparato e concimato, diversi mesi prima che avvenga l’impianto della coltura, per far sì che il letame completi la sua decomposizione. Se il terreno è grande si preparano dei solchi in cui va posto lo stallatico ricoperto poi dal terreno tolto per fare i solchi successivi e paralleli. La semina va fatta all’inizio della primavera anche se nelle zone temperate la coltivazione delle carote si pratica tutto l’anno. La semina viene fatta a scaglio, creando dei filari che facilitano il raccolto e che rendono agevoli gli interventi per la manutenzione. I filari devono essere distanziati tra loro tra 15 e 20 cm, mentre lungo ciascuna fila le piante devono essere distanti circa 5 cm l’una dall’altra. Le carote devono essere annaffiate con oculatezza e parsimonia, cioè solo quando il terreno è del tutto asciutto. Prima del raccolto non occorre concimare ma basta solo eliminare le erbe infestanti. Il raccolto si fa estirpando la pianta dopo aver irrigato il terreno.
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Si possono facilmente coltivare le carote nei vasi, in terrazzo o balcone, poiché occupano poco spazio. Basta riempire il vaso con un terriccio a impasto medio e praticare delle buchette: in ognuna di queste si interrano 3 o 4 semi, coperti da uno strato leggero di sabbia. Dopo un mese le piantine saranno alte 4/5 cm e devono essere diradate eliminando quelle più esili. La semina si può fare da febbraio fino a fine ottobre. Dopo circa 100 giorni dalla semina le carote saranno mature e vanno estirpate quando le foglie iniziano a diventare gialle, sempre a terreno umido. Le innaffiature devono essere fatte prima usando uno spruzzino, quando le piantine sono giovani, poi usando un innaffiatore con la doccetta. Se si usa un terreno non particolarmente fertile può essere necessario fare una o più concimazioni, in attesa del raccolto, con del concime liquido sciolto nell’acqua per annaffiare i vasi.
Le carote, per le loro proprietà nutritive, si configurano come delle vere e proprie miniere di sali minerali tra cui il ferro, il calcio, il magnesio, il rame e lo zinco. Le carote apportano anche la pro-vitamina A, ossia i carotenoidi, la vitamina B e la C. La carota è una fonte ricca del noto beta-carotene, che viene trasformato dall’organismo in vitamina A in caso ci sia bisogno. Il betacarotene contenuto in 200 o 300 grammi di carote è 5/10 volte il nostro fabbisogno giornaliero. Il carotene, estratto dalla radice, viene usato anche come un colorante naturale per l'industria agro-alimentare. La carota, come radice, è ricca di zuccheri, mentre la parte erbacea contiene molti flavonoidi e un olio molto volatile estratto con la distillazione che si usa molto in profumeria per il suo basso costo. L’olio essenziale della carota è usato anche in cosmetica, insieme ai caroteni, per creme abbronzanti o anti-invecchiamento. La polpa di carota si usa per trattare scottature o pelli screpolate. La carota infine è un alimento dal sapore gradevole, usato in cucina per la preparazione di moltissime ricette, sia salate che dolci.
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