Seminare basilico

Seminare basilico: cenni botanici

Il basilico o Ocimum basilicum è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Laminacee. Il fusto si presenta eretto e ramificato e può raggiungere i 50 centimetri. Le foglie sono verde vivo, ovali con la superficie glabra; i fiori, bianchi, sbocciano dalle cime periferiche tra giugno e agosto. I semi marroni sono contenuti nella corolla dei fiori. Esistono circa 60 cultivar, tra le quali si annoverano: - Basilico comune o Crispu: grandi foglie e profumo intenso - Basilico genovese: utilizzato per produrre il pesto - Basilico greco o Minimum: piccole foglie allungate e fiori bianchi; si adatta bene ai climi rigidi - Basilico porpora messicano o Purple Ruffles: foglie color porpora con margine dentellato e fiori rosa - Basilico messicano o Cinnamon: foglie scure e un profumo di cannella - Basilico Dark Opal: fiore, stelo e foglie tendenti al rosa-violaceo; dotato di sapore intenso.
Fiori bianchi dell'Ocimum basilicum

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Seminare basilico: condizioni di coltivazione

Prime piantine di basilico Seminare il basilico è una procedura che richiede condizioni ben definite. Le temperature ideali per la semina si aggirano tra i 20-25°C: il periodo più adatto è la primavera inoltrata. Il basilico richiede una buona illuminazione e la coltivazione può avvenire sia in vaso che in terra. Il terreno di coltivazione non richiede particolari trattamenti: è sufficiente concimare il terreno con del compost e inumidirlo prima della semina. Nonostante le restrizioni climatiche richieste nella semina del basilico, è possibile anticipare i tempi di coltivazione procedendo con la semina in piccoli vasi: spargere i semi nel terreno, coprire con un sottile strato di terra, bagnare abbondantemente e coprire il vaso con una pellicola trasparente. Procedendo in questo modo le temperature di germogliamento scendono a 10-15°C. Una volta germogliate, eliminare la pellicola, ed esporre le piantine al sole nelle ore calde in modo da permettere la crescita di piantine forti e robuste che verranno selezionate per essere piantate nel terreno non appena le temperature si saranno stabilizzate.

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Seminare il basilico: coltivazione

Piantine trapiantate Se si è proceduto con la semina in vaso, attendere che spuntino le prime due false foglie, i cotiledoni, e procedere con il trapianto, facendo attenzione a non rovinare le fragili radici. Se si abita in climi caldi è possibile seminare il basilico direttamente sul terreno, procedendo con la deposizione dei semi, copertura con un sottile strato di terra e abbondante innaffiatura. In entrambi i casi è bene distanziare sul terreno le future piante di almeno 15 cm. L'innaffiatura deve avvenire tutti i giorni, o al mattino o dopo il tramonto, evitando sempre il ristagno di acqua. Per garantire aroma alle foglie è raccomandabile provvedere alla potatura dei primi germogli di fiore con le due foglie sottostanti. Se si ha intenzione di rinnovare la coltura anche l'anno successivo è consigliabile selezionare alcune piante tra le più belle e lasciarle fiorire: quando i fiori saranno pieni di semi si può procedere al taglio della pianta alla base del fusto con conseguente essiccamento della stessa in modo che i fiori possano aprirsi e i semi possano venire conservati per l'anno successivo.


Seminare basilico: potatura, raccolta, disinfestazione

Il coleottero giapponese Seminare il basilico è semplice, ma come già detto, se si vuole ottenere un prodotto di qualità bisogna curare dei semplici ma fondamentali aspetti. Quando le piante raggiungeranno circa i venti centimetri di altezza si deve provvedere alla cimatura, ossia al taglio della cima superiore, in modo da consentire la crescita laterale della pianta. Per maggio sarà possibile procedere alla raccolta del basilico. Le foglie di basilico si raccolgono al bisogno: il taglio deve avvenire sotto le coppie di foglie che si vogliono raccogliere, insieme alle piccole foglioline sottostanti. Il basilico è suscettibile all'attacco da parte del coleottero giapponese, il quale danneggia foglie e fiori. Per evitare danni alla pianta è consigliabile provvedere alla rimozione manuale di tale insetto. La presenza di muffa può essere dovuta ad una scarsa illuminazione solare o al mancato passaggio di aria tra le piante: eliminare le piante più piccole per lasciare più spazio a quelle più grosse potrebbe essere risolutivo.



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