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La santolina può essere coltivata dividendo i cespi oppure per seme o per talea. La semina vera e propria si effettua in semenzaio oppure in piena terra. Per le talee estive il discorso è diverso in quanto si devono posizionare in un composto di sabbia e torba per ottenere i germogli che cresceranno e diventeranno delle piante vigorose. A questo punto, le stesse vengono trasferite nei vasi o in terra. Infine, per la moltiplicazione della santolina utilizzando i cespi, questa va eseguita in primavera prestando attenzione alle radici che devono restare intatte. Seguirà un'abbondante annaffiatura, ed è consigliato anche mantenere all'inizio il terreno umido. La santolina in vaso presenta delle radici che si espandono facilmente quindi nei mesi primaverili è bene effettuare il rinvaso in un contenitore più largo.
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Per quel che concerne la concimazione della santolina si consiglia di effettuarla ogni venti giorni usando un fertilizzante specifico diluito nell’acqua dell'annaffiatura oppure si può distribuire alla base della pianta un concime granulare che viene rilasciato lentamente. Il prodotto utilizzato dovrà essere per piante da fiore e ricco di fosforo e potassio, in effetti la pianta in autunno si deve rinforzare soprattutto nei fusti e nelle radici. Tuttavia, i fertilizzanti dovranno essere quasi privi di azoto per evitare di rendere la santolina molto sensibile al freddo nei mesi invernali e in generale. La fioritura di questa pianta avviene in estate per tutta la stagione, ed è proprio in questo periodo che si svolge la raccolta. Esistono diverse specie di santolina, fra le più conosciute c'è la chamaecyparissus e la rosmarinifolia.
La graziosa santolina ama il sole e quindi è consigliata un'esposizione adatta, collocandola in zone con tanta luce. Nonostante il suo facile adattamento la pianta non sopporta le temperature troppo rigide quindi andrà posizionata in luoghi riparati anche dal vento gelido. E quando poi arriva la primavera sarà utile tagliare quei rami ormai secchi oppure danneggiati e spuntare i fusti per aiutare l’uscita dei getti nuovi. La santolina, proprio perché è una pianta resistente, raramente presenta dei problemi con insetti e parassiti come per esempio gli afidi. Le malattie fungine invece si verificano di solito dove il clima è più umido. Se invece la temperatura è bassa e il freddo si fa sentire si consiglia di proteggere la santolina con pacciamatura di foglie secche e paglia da mettere alla base della pianta.
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