La camomilla necessita di un terreno fresco e ben drenato, mai arido, poco compatto e non eccessivamente ricco di sostanze organiche. Durante la coltivazione è essenziale rimuovere regolarmente le erbe infestanti, le quali potrebbero danneggiare lo sviluppo della pianta; un'operazione importante da effettuare prima della semina, inoltre, è la lavorazione del terreno, così da eliminarne la crosta superficiale e renderlo meno denso. Il seme va ricoperto con pochissima terra; si consiglia di piantarlo in un vasetto, per poi eseguire il trapianto in giardino o in un recipiente più grande in autunno o in primavera. Nel primo caso, probabilmente, la pianta avrà una produzione precoce, nel secondo crescerà più robusta. La potatura non è indispensabile; è sufficiente eliminare eventuali parti appassite o malate.
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Si suggerisce, per la concimazione, un prodotto a rilascio lento ricco di fosforo e potassio, elementi importanti per la crescita della pianta. Quest'ultima, comunque, predilige terreni non troppo fertili, per cui è sufficiente apportare il fertilizzante soltanto al momento dell'impianto o quando il terreno viene inizialmente sottoposto a lavorazione: una sola volta durante l'intero ciclo di vita, quindi, poiché si tratta di una pianta annuale. Se la concimazione avviene in autunno, il prodotto consigliato contiene poco azoto; tale elemento, infatti, provocherebbe lo sviluppo di nuova vegetazione che, in inverno, sarebbe danneggiata dal freddo, e che renderebbe la pianta ancora più sensibile al gelo di questa stagione. Se proprio necessario, è possibile aggiungere una piccola quantità di azoto in primavera.
Per l'esposizione si raccomandano luoghi illuminati o al massimo a mezz'ombra, riparati dalle correnti d'aria e caratterizzati dal giusto grado di umidità. La pianta si adatta facilmente a diversi ambienti, ma sono preferibili climi temperati, per cui se ne sconsiglia la coltivazione ad altitudini eccessive. Tra i parassiti più fastidiosi per la camomilla devono essere annoverati gli afidi, che succhiano la linfa tramite perforazione di rametti e foglie ed attirano le formiche attraverso la produzione della melata; per debellarli servono insetticidi appositi o rimedi naturali come il macerato d'ortica e la cannella. Un'elevata umidità può inoltre causare la peronospora, malattia fungina che porta all'ingiallimento ed alla caduta delle foglie e che viene trattata con prodotti anticrittogamici da contatto.
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