Il croco ama posizioni fresche e molto luminose, è un bulbo caratteristico da giardino anche per via delle poche cure di cui necessita, pertanto sarà sufficiente scegliere un luogo ben illuminato ed aerato, che magari non sia a contatto con i raggi diretti del sole per troppe ore al giorno. Una esposizione troppo prolungata e diretta con i raggi sel sole potrebbe infatti bruciare le foglie ed i fiori. Il croco teme solamente le temperature più rigide, che vanno ben al di sotto dello zero.
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Il terreno ideale per questi bulbi è quello abbastanza umido e particolarmente ricco di humus, anche nella scelta del terreno dunque il croco non dimostra di essere troppo esigente poiché non richiede affatto combinazioni di terriccio troppo elaborate.
Il momento migliore per mettere a dimora questo bulbo è l'autunno, da settembre inoltrato sino a metà novembre; interrare il bulbo ad una profondità di almeno 15 cm nel terreno è veramente una buona idea, questo accorgimento infatti permetterà alle radici di raggiungere in profondità zone più umide e fresche, ancor più abbondanti di humus. Per favorire la crescita è inoltre ideale piantare ogni bulbo ad una distanza di almeno cinque centimetri l'uno dall'altro, il croco infatti ha uno sviluppo cosiddetto tappezzante, il che significa che tende ad allargarsi molto ed è dunque necessario dare immediatamente alla pianta lo spazio di cui necessita.
Abbiamo detto che il croco ama terreni umidi e ricchi di humus, tuttavia annaffiare troppo spesso ed in maniera troppo abbondante la pianta non è, in generale, un'idea vincente. Annaffiature troppo abbondanti creano infatti una umidità troppo eccessiva, non gradita dalla pianta e causa dei soliti marciumi, pertanto si annaffierà di più solamente nei periodi più caldi ed attendendo che il terreno si asciughi completamente tra un irrigazione e l'altra.
Per la concimazione è bene seguire alcuni consigli molto, ma molto, semplici. Al momento della messa a dimora si può utilizzare un buon concime a lenta cessione direttamente nel terreno, per garantire al bulbo il nutrimento di cui necessità per un lungo periodo. Un secondo accorgimento verrà preso quando noterete i primi fiori appassire, intervenite con un concime specifico per bulbose aggiungendolo, ogni quindici o venti giorni, all'acqua, noterete immediatamente un miglioramento e prolungherete la fioritura. Proseguito il trattamento per il periodo caldo dell'anno ed interrompete alla fine dell'estate.
Il croco si riproduce attraverso i bulbilli. Questi ultimi vanno tagliati dal bulbo principale, puliti e trattati con un buon agente anti fungo prima di essere interrati ad una profondità di 10 cm in un terreno umido e ricco di humus.
Il croco non necessita di particolari operazioni di potatura, esclusa la rimozione di parti secche o marcite per favorire una migliore fioritura.
La maggior parte delle specie di croco fioriscono tra la fine dell'inverno e l'inizio della primavera, mentre la specie crocus sativus fiorisce tra settembre e novembre.
Il croco è una pianta che, come detto, predilige terreni piuttosto umidi, per questo motivo è bene trattare la pianta con agenti fungicidi per evitare l'insorgere di malattie fungine. Anche insetti e parassiti possono essere un problema, poiché possono facilmente attaccare foglie e petali, pertanto è altamente consigliato anche un trattamento preventivo con agenti antiparassitari. Il trattamento anti parassitario va iniziato prima della fioritura e continuato in questo periodo, l'agente fungicida va invece utilizzato prima che i boccioli comincino ad ingrossarsi ed a schiudersi.
Questa pianta bulbosa è, come detto, molto forte e capace di fiorire anche se non interrata, pertanto non ci sono particolari accorgimenti se ne si vuole acquistare una in un garden center. Ovviamente cercate sempre di prendere piante dall'aspetto curato e non del tutto fiorite, sono infatti queste quelle che con maggior probabilità sopravviveranno a lungo dopo l'acquisto.
Vi sono circa una ottantina di varietà di croco, tutte che variano nei colori giallo, lilla, arancio e bianco striato, e che hanno come caratteristica tre stamens. Da segnalare il Crocus Sativus, che fiorisce in autunno e dal quale si ricava lo Zafferano.
Come abbiamo visto da una varietà di croco si ricava lo zafferano, utilizzato da secoli sopratutto in medio oriente. Il nome ha un origine davvero nobile, proviene infatti dal greco Krokos, e viene nominato anche da Omero nella sua Iliade.
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