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Dopo la fase di trapianto e per tutto il primo anno le rose vanno innaffiate molto abbondantemente, dopo questo periodo l’apporto di acqua andrà leggermente diminuito. Una caratteristica delle rose è quella di sviluppare delle radici profonde e molto ramificate quindi, grazie a questo, nel periodo che va da marzo a settembre, potremo apportare loro acqua in maniera più rara ma sempre regolare; durante questi mesi in genere saremo anche aiutati dalle piogge che manterranno il terreno costantemente bagnato. Durante le stagioni più calde, primavera ed estate, le fasi del giorno migliori per innaffiare le rose saranno rispettivamente al mattino ed alla sera; in questi periodi con temperature molto elevate le rose andranno irrigate ogni settimana molto abbondantemente e ben in profondità. E’ bene ricordare che un mancato apporto sostanzioso di acqua durante i periodi più caldi causerà una mancata produzione di fiori da parte della pianta.
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Una delle regole fondamentali è quella di apportare acqua in modo regolare, affinché non ci siano sbalzi tra siccità e apporto eccessivo di acqua. Come abbiamo detto in precedenza, nel periodo estivo e in quello primaverile le innaffiature devono essere più abbondanti, attenzione però a non esagerare perché anche la rosa teme i ristagni idrici e un eccessivo apporto di acqua potrebbe favorire la comparsa di funghi come Botrytis e Peronosposa, provocando malattie come le muffe, indebolimento della pianta e la mancata apertura e sviluppo di germogli e boccioli. Cosa sarebbe la pianta della rosa senza i suoi meravigliosi e coloratissimi fiori?
Naturalmente anche per le rose coltivate in vaso l’acqua è un elemento fondamentale che deve essere fornito alla pianta in maniera regolare e nella giusta quantità; è appunto questa quantità che, a volte, può diventare anche un problema: sia troppa sia poca, in alcuni casi, porta all’ingiallimento delle foglie. E allora che fare?
Anche qui dobbiamo seguire delle regole semplici ma ben precise e necessarie. Innanzitutto non dovremo mai fare asciugare completamente il terreno, ma neanche bagnarlo troppo perché, come detto nei paragrafi precedenti, l’eccesso di acqua può provocare danni molto gravi. Riguardo alla quantità di acqua necessaria, durante il periodo estivo si potranno innaffiare le rose anche due volte al giorno, mentre negli altri periodi un po’ meno, in quello invernale pochissimo.Oltre a considerare le stagioni in generale però, dovremo anche far riferimento alla zona climatica in cui ci troviamo e coltiviamo le nostre rose. Ad esempio, nel caso fossimo in una zona con clima continentale, caratterizzato da inverni abbastanza freddi con presenza costante di neve ed estati poco piovose, dovremmo innaffiare le rose circa ogni due-tre settimane solo per mantenere il terreno della giusta umidità, in inverno invece non sarà necessario apportare acqua. Nel caso di clima alpino invece, la rosa andrà innaffiata regolarmente ma sporadicamente, circa una volta al mese, in modo da mantenere il terreno umido. Per quanto riguarda un clima mediterraneo, tipico delle nostre zone, caratterizzato da inverni più o meno miti ed estati calde e asciutte, si dovrà mantenere il terreno sempre umido e innaffiare sempre in modo regolare ogni settimana o quindici giorni.Quelle che vi abbiamo descritto sono alcune regole principali riguardanti le rose in generale, naturalmente siamo consapevoli che ogni specie e varietà di questa pianta abbia esigenze particolari e specifiche. In ogni caso osserviamo sempre le nostre piante, attraverso particolari sintomi esse ci manifestano stati di malessere e sofferenza.
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