Il gufo delle nevi vive in tutta la fascia circumartica. A proposito del nome: conosciuto in passato come civetta delle nevi ha assunto il nome di gufo delle nevi dalla nuova classificazione tassonomica di cui è stato oggetto. Tornando al suo habitat, questo rapace si trova nella fascia che va dalla Groenlandia fino all'Islanda proseguendo, poi, fino al Canada e all'Alaska. Nel 1957 venne avvistato un esemplare nel nostro Paese, ma si ritiene che si trattasse di un esemplare proveniente dall'estero o forse, sfuggito alla cattività. Essendo ghiotto di Lemmings, lega la sua presenza sul territorio alla presenza di questi roditori, spostandosi nei luoghi in cui abbondano. Si stima che il numero di gufi delle nevi presenti nel mondo, oggi, si attesti a 300.000 individui, di cui 2.800 presenti in Europa del Nord.
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Questo rapace si nutre soprattutto di Lemmings ed altre Arvicole, ma può arrivare a predare anche uccelli come anatre e pernici delle nevi o pesci (più raramente) e lepri. Quando non è nella stagione riproduttiva arriva anche a cibarsi di carcasse, in caso di necessità. Come tutti i rapaci gode di ottima vista che unita alla possibilità di ruotare il collo a 270° ne fa un temibile predatore. Il gufo delle nevi caccia principalmente con il metodo da appostamento, appollaiandosi in posizioni alte come rami o tronchi secchi, dai quali si lancia sule prede che dopo essere state catturate vengono mangiate a terra. Gli animali di piccole dimensioni vengono mangiati interi, mentre quelli più grossi vengono fatti a pezzi con il becco.
Questo rapace è monogamo e la coppia si sfalda solo quando uno dei due muore. La riproduzione avviene a marzo-aprile, con la deposizione delle uova a maggio, fino ai primi giorni di giugno. Costruisce il nido nella tundra, in posizioni che garantiscono una visuale del terreno tutto intorno. Si riproduce una volta all'anno, deponendo circa 7-9 uova di colore bianco, con un intervallo di 48 ore, che verranno covate per 32-33 giorni dalla femmina. Il maschio si occuperà di procurare il cibo per se stesso e per lei. Dopo la schiusa, i piccoli saranno accuditi ancora per altri 15-20 giorni, mentre il maschio, ancora una volta, si occuperà di procurare il cibo per tutta la famiglia; sarà soltanto all'età di 2-3 mesi che i piccoli saranno veramente indipendenti.
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