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La Gaura è una pianta facile da coltivare, una volta messa a dimora in condizioni ottimali, difficilmente potrà darvi problemi. Bisogna collocarla in un terreno lavorato per l'occasione, che verrà alleggerito con della sabbia e arricchito con del terriccio, per garantire una crescita perfetta alla pianta. Può raggiungere anche i 70 cm di altezza, e sviluppa dei fiori bianchi o rosati con petali riflessi (ovvero rivolti verso il basso), per ben cinque mesi all'anno. La Gaura può essere potata in primavera con cesoie disinfettate e ben affilate. Si possono potare sia i rametti per ottenere una forma da cespuglio fitto, che i fusti troppo lunghi per snellire la forma della pianta. I fiori sfioriti vanno tagliati frequentemente in modo da favorire una più cospicua rifioritura, conferendo alla Gaura un aspetto più gradevole.
La concimazione della Gaura va effettuata a partire dalla fine dell'inverno con un concime a lenta cessione per piante in fiore. Si deve diluire il concime nell'acqua per le innaffiature e nutrire così la pianta ogni 25 giorni circa. La Gaura resta in fiore per gran parte del tempo, per cui si smetterà di concimarla solamente d'autunno e in inverno. La Gaura è una pianta dalla moltiplicazione facile, a volte quasi incontrollata. Si può produrre la sua moltiplicazione per seme, in un semenzaio apposito, nel periodo di febbraio. Oppure si lascia che si moltiplichi a dimora per autosemina nel periodo di marzo-aprile. Infine, si può moltiplicare la Gaura anche per divisione dei cespi, nel periodo della primavera-autunno. Se si sceglie questa tecnica bisogna prestare molta attenzione nel momento della divisione dei cespi, perché se non si effettua correttamente l'operazione si rischia di rovinare le radici.
La Gaura non soffre di particolari patologie. Patisce il ristagno idrico, per cui bisogna prestare molta attenzione alle forniture d'acqua. Ma gli unici attacchi che teme la Gaura sono quelli degli afidi, comunemente denominati pidocchi delle piante. Gli afidi sono dei prolifici parassiti, insetti fitofagi, ovvero che si nutrono delle piante. Depongono sulla pianta un numero di uova veramente impressionante e, se non vengono fermati in tempo, rischiano di distruggerla. Per combattere questi insidiosi parassiti si consiglia un trattamento insetticida ad ampio spettro a base di piretro, diluito nell'acqua, e mai aereo, in modo da non danneggiare l'ambiente circostante sopprimendo insetti utili. Altrimenti è anche possibile ricorrere a tutta una serie di prodotti naturali preparati in casa, come antiparassitario all'ortica, all'aglio, ecc... Bisogna effettuare i trattamenti antiparassitari solamente se nel giardino non sono presenti fioriture, altrimenti si rischia di comprometterle.
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