Crisantemo giapponese

Il crisantemo giapponese: generalità

Il crisantemo giapponese, chiamato anche crisantemo del Pacifico o mimosa d'oro, appartiene alla famiglia delle Composite ed è un arbusto sempreverde, originario dell'Asia, dove cresce spontaneamente e viene coltivato da millenni a scopo ornamentale. Possiede una struttura cespugliosa, di dimensioni medio-piccole e raggiunge un'altezza massima di 70 cm; l'infiorescenza è situata all'apice dello stelo e le sue foglie sono lobate, di colore verde scuro con i bordi argentati; la pagina inferiore della foglia è grigio-argento. Alla fine dell'estate, il crisantemo giapponese produce dei boccioli color giallo oro, riuniti ad ombrello; da essi, in autunno, sbocceranno piccoli fiori simili a margherite. Alcune varietà di crisantemo, invece, possono presentare fiori bianchi e rosati.
Crisantemo giapponese

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Il crisantemo giapponese: coltivazione

Infiorescenza di crisantemo giapponese Il crisantemo giapponese predilige i terreni alcalini, soffici e ben drenati, ma si sviluppa bene su qualsiasi suolo; può essere coltivato in vaso, anche se in questo caso le sue dimensioni saranno ridotte e necessiterà di maggiori cure, soprattutto per quanto riguarda le innaffiature. Il crisantemo giapponese ama le posizioni soleggiate o, al massimo, in mezzombra; questo arbusto non teme il freddo, ma in zone dove l'estate risulta particolarmente calda dovrebbe essere protetto dalla luce solare diretta. Per ciò che riguarda l'irrigazione, in generale il crisantemo giapponese si accontenta dell'acqua piovana; comunque, ben sopporta brevi siccità e deve essere innaffiato solo quando il terreno è asciutto. Circa ogni 25 giorni è necessaria la somministrazione di concime per piante da fiori.

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Il crisantemo giapponese: moltiplicazione

Piantina di crisantemo giapponese La moltiplicazione del crisantemo giapponese avviene per semina o per talea. Semina: in primavera, piantare i semi in un contenitore con un misto di torba e sabbia, che andrà mantenuto a una temperatura intorno ai 18°C. Una volta che le piantine saranno cresciute a sufficienza, spostarle in vasi singoli e collocarle in posizione luminosa, ma al riparo da luce solare diretta. Talea: in primavera-estate, prelevare dalla pianta talee semi-legnose, che andranno poste a radicare in un miscuglio di torba e sabbia, anche in contenitori singoli; le nuove piantine di crisantemo giapponese così ottenute andranno poi messe a dimora la primavera successiva. In caso di coltivazione in vaso, ogni 2-3 anni sarà necessario rinvasare il crisantemo giapponese in un contenitore di dimensioni maggiori.


Crisantemo giapponese: Il crisantemo giapponese: parassiti e malattie

Crisantemo giapponese fiorito Come molte piante, il crisantemo giapponese può essere colpito dal marciume radicale, patologia causata da un fungo, l'armillaria mellea, che si sviluppa e attacca la pianta in presenza di ristagni idrici. Nel caso in cui il crisantemo giapponese sia colpito in modo lieve, tagliare le parti interessate e disinfettare con prodotti specifici il colletto del tronco. In presenza di una compromissione seria, invece, la pianta andrà estirpata, per evitare che il fungo si diffonda su quelle vicine, e il terreno dovrà essere trattato con prodotti a base di zolfo. Inoltre, il crisantemo giapponese può essere attaccato dagli afidi, piccoli insetti verdi che si annidano sulla parte inferiore delle foglie; in questo caso, sottoporre la pianta a un trattamento con prodotti specifici.


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