Come coltivare la lavanda

vedi anche: lavanda

La lavanda è una pianta rustica

La lavanda è una pianta robusta, non ha bisogno di particolari attenzioni, anzi si adatta a qualsiasi condizione climatica e territoriale. La si ritrova spontanea in terreni argillosi e sassosi. Le sue radici sono lunghe e resistenti, riescono a raggiungere le zone dove è presente l'acqua. Non ama l'acqua eccessiva, che causerebbe il marciume delle radici e provocherebbe la morte della pianta stessa. In estate per avere una pianta rigogliosa si può innaffiare una volta al giorno,preferibilmente nelle ore serali per permettere alle radici di assorbirla nelle ore più fresche della giornata. Il terreno deve restare sempre umido. In inverno per le piante esterne l'irrigazione è da sospendere sia perché aumentano le piogge sia perché le eventuali gelate potrebbero danneggiarle. Stesso discorso vale per le piante in vaso.
Coltivazione della lavanda

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La lavanda non ha bisogno di molte cure

La produzione di lavanda La lavanda è una pianta a crescita cespugliosa, si adatta a suoli difficili aridi e poveri di sostanza organica, posti in cui altre piante non potrebbero crescere. Si riproduce esclusivamente da seme. È coltivata industrialmente per la sua essenza utilizzata in profumeria e in cucina, ma è possibile piantarla come pianta ornamentale in aperto giardino, come bordure, o semplicemente come elemento decorativo in un paesaggio rustico incastrata tra pietre e giochi d'acqua. In vaso è preferibile piantarla in contenitori ampi, perché non ama avere le radici costrette. Utilizzare una miscela di torba, ghiaia e sabbia, avendo cura di lasciare sul fondo del contenitore uno strato di ciottoli più grandi per garantire il giusto drenaggio del terriccio. L'eccessiva acqua provoca l'ingrossamento dell'apparato radicale e il conseguente invecchiamento delle foglie e degli steli della pianta.

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La lavanda ha bisogno di poca concimazione

Particolare del fiore di lavanda La lavanda ha bisogno per avere una copiosa fioritura di essere concimata e arricchita di sostanze nutritive, necessarie alla pianta per il suo sviluppo. Nel periodo vegetativo precedente alla fioritura, dalla fine dell'inverno fino a primavera inoltrata giorni si procederà ad aggiungere all'acqua di irrigazione del fertilizzante specifico per piante da fiore. A fioritura avvenuta, la concimazione va interrotta per il riposo post fioritura. I principi chimici del concime devono essere azoto, fosforo e potassio. Ideale è la scelta di dare alla pianta sia in vaso che in giardino una concimazione naturale e biologica, quella appunto costituita dal concime organico o dal compost prodotto da sostanze organiche, ricchissimo di azoto e potassio. Il concime organico non va aggiunto puro, ma va in maniera preventiva miscelato con torba e ghiaia per consentire un miglior assorbimento delle sostanze necessarie da parte della pianta


Come coltivare la lavanda: La lavanda ama il sole diretto

Campo di lavanda Le piante di lavanda amano l'esposizione diretta del sole, ma non amano le correnti fredde. Resistono alle gelate, ma in via cautellativa è bene proteggere sempre le piantine con un telo quando si prevedono periodi prolungati di freddo. Possono soffrire di alcune malattie, se le foglie presentano macchie o risultano ingiallite può essere l'espressione di un problema di irrigazione, troppa acqua porta al ristagno a livello delle foglie e delle radici. In questo caso l'unico rimedio è ridurre drasticamente l'irrigazione, bisognerà aspettare la fioritura per procedere ad una potatura energica per rimuovere tutte le foglie rovinate. Non è soggetta ad attacchi di parassiti, proprio perché è una pianta robusta. Potrebbe verificarsi la presenza di parassiti a livello radicale, in questo caso l'unico sistema è l'intervento chimico rivolto a neutralizzare definitivamente il parassita.


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