Talea lavanda

vedi anche: lavanda

Domanda : Talea lavanda

Ora che l'ho scoperta, gentile esperto, difficilmente si libererà di me.Ho difficoltà a riprodurre, x talea ovviamente, lavande che non siano la spica (o officinalis), cioè quella più comune. Le talee di Stokeas o angustifolia o di altre varietà che ho trovato in giro non mi escono...eppure dicono che sia una delle piante più semplici da duplicare, come il rosmarino, e che si possa fare, nei climi mediterranei, praticamente tutto l'anno! Non mi esce nemmeno più quella inglese, la dentata, ma forse la pianta madre era troppo giovane. Please, help me! Grazie mille, come sempre. Alice
foto lavanda

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Risposta : Talea lavanda

Gentile Alice, grazie per averci scritto e per aver fatto della rubrica “Domande e risposte” di giardinaggio.net un suo fedele consigliere. Come prima cosa le consigliamo di ricontrollare se ha eseguito correttamente i passaggi fondamentali di una talea eseguita a regola d’arte. La talea è un metodo di propagazione, eseguibile in diversi modi, che consiste nel fare radicare un pezzo di pianta tagliato ed asportato dalla pianta madre. Possiamo individuare quattro tipologie di talea: talee erbacee, talee semilegnose, talee legnose e talee di foglia. A seconda del tipo di talea il metodo cambia e nel caso delle talee semilegnose possiamo dire che si praticano in estate prelevando porzioni di ramo giovani, in parte già lignificate, tagliando appena al di sotto di un nodo. Si distinguono talee semilegnose apicali, eseguite asportando la cima di un ramo, e talee semilegnose di fusto, eseguite prelevando una porzione di fusto contenente diversi nodi. Quest’ultime solitamente sono lunghe una decina di centimetri e vanno interrate per qualche centimetro, se è possibile inserendo nel terreno almeno un nodo, dal quale si svilupperanno poi radici.

Se ha eseguito correttamente tutti i passaggi della propagazione per talea, i problemi potrebbero essere altri. Per risolvere la questione potrebbe provare ad aggiungere nel composto di radicazione della talea un po’ di sabbia assieme al terriccio. La lavanda è infatti una pianta più sensibile di altre al ristagno idrico e con un po’ di sabbia in più si può eliminare questo problema. Altri accorgimenti che può tenere per le sue talee possono essere l’utilizzo di ormoni radicali e la coltivazione in letto caldo. L’utilizzo di ormoni radicali, prodotti che favoriscono l’emissione di radici da parte delle piante, aumenta notevolmente la probabilità di attecchimento della sua talea, così come la coltivazione in letto caldo, cioè un terreno di coltura con temperatura più mite data dal processo di trasformazione anaerobica del letame interrato e dal suo rilascio di calore.


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