Il mesembriantemo

Quanto e quando annaffiare il mesembriantemo

Il mesembriantemo è una pianta succulenta dalla crescita veloce e dalle dimensioni compatte, a cespuglio o ricadente, che è giunta sino a noi dall'Africa meridionale, sua terra di origine. Ne esistono varie specie, annuali e perenni, ad esempio Mesembryanthemum criniflorum, Mesembryanthemum crystallinum, Mesembryanthemum acinaciforme, Mesembryanthemum edule e Mesembryanthemum tricolor. In comune le varie specie hanno i fiori (che sbocciano in tarda primavera-estate) dalla luminosità serica e dai colori vivaci: porpora, arancione , giallo, cremisi. Il M. crystallinum invece produce fiori bianchi o rosa pallido, contornati da particolarissime vescicole trasparenti piene d'acqua che paiono scaglie di ghiaccio; non a caso difatti questa pianta è anche conosciuta come erba ghiaccio. Trattandosi di succulente, queste piantine hanno esigenze idriche modeste, per cui bisogna prestare attenzione a non innaffiarle troppo, specie se sono coltivate in vaso. D'inverno se sono all'aperto si può evitare di bagnarle, alla ripresa vegetativa annaffiare il mesembriantemo solo quando il terreno è ben asciutto. Le specie annuali sono ancora più sensibili all'eccesso d'acqua.
Cespuglio di mesembriatemo

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La coltivazione

Fiore di mesembriantemo Il mesembriantemo può essere coltivato sia in piena terra, preferibilmente su suolo arido e roccioso, che in vaso. Il terriccio adatto deve essere molto ben drenato, l'ideale è un misto di tipo universale e sabbia. Nel caso la pianta cresca in vaso è meglio optare per fioriere o ciotole basse, dato che emette scarse radici e che in tal modo la terra si asciuga più facilmente. Il rinvaso non è ovviamente necessario nelle specie annuali, mentre può essere consigliabile per le piante di qualche anno molto cresciute, scegliendo sempre contenitori con poca terra. La moltiplicazione è un'operazione da effettuarsi in primavera tramite semi, da interrare direttamente nei vasi. Data la scarsità di radici la ripicchettatura (ossia il trasferimento delle giovani piante in una nuova dimora) può non essere soddisfacente, per questo è meglio seminare la pianta dove si intende farla crescere. In generale, la coltivazione del mesembriantemo è semplice, non richiedendo neppure vere e proprie potature; bisogna infatti limitarsi ad eliminare le parti eventualmente danneggiate.

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La concimazione

Mesembryanthemum crystallinum Questa pianta succulenta nel suo habitat naturale cresce in terreni sabbiosi e molto poveri di nutrienti, in cui le sostanza organiche sono presenti in quantità modeste. Le regole per la sua concimazione quindi devono ricalcare quelle delle condizioni in cui si è adattata a vivere, evitando di concimare, anche nella stagione della fioritura. Se il mesembriantemo viene fatto crescere in terra, inoltre, è buona regola tenerlo lontano da piante che richiedano terreni ricchi di humus e bisognosi di fertilizzazioni frequenti. Questo perché una certa quantità di concime e sostanze organiche raggiungerebbero anche questa piantina, con il risultato di diminuirne la fioritura. Soltanto per gli esemplari perenni coltivati in vaso (e non rinvasati) può essere opportuno somministrare alla ripresa vegetativa una modesta quantità di concime granulare a lenta cessione.


Il mesembriantemo: Esposizione, malattie e rimedi

Distesa di mesembriatemi Per consentire al mesembriantemo di produrre le sue meravigliose e abbondanti fioriture è necessaria un'esposizione in pieno sole, meglio se riparata dal vento. Da tenere presente che questa succulenta teme il freddo ed ama il caldo, per cui d'inverno può essere opportuno spostare i vasi al coperto, purché in posizione luminosa. Nel caso la pianta venga esposta a piogge frequenti, così come ad annaffiature eccessive, possono verificarsi infezioni fungine, da curarsi con antimicotici. Un altro problema che può capitare è quello degli attacchi da parte di colonie di afidi. In questo caso si possono utilizzare rimedi naturali come l'irrigazione con infuso concentrato di tè forte o di ortica. In alternativa si possono impiegare spray a base di piretro, meno tossico di altre sostanze di origine sintetica come i piretroidi. Bisogna però adottare l'accorgimento di fare i trattamenti alla sera o nelle giornate molto nuvolose, perché la luce solare degrada rapidamente i principi attivi del piretro. Un'adeguata esposizione del mesembriantemo comunque lo rende meno suscettibile agli attacchi di funghi e insetti.



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