Ibisco

vedi anche: ibiscus

L'irrigazione dell'ibisco

Questa meravigliosa pianta necessita, per il suo corretto sviluppo, di un terreno costantemente umido: il suolo non deve mai risultare del tutto arido, soprattutto in estate, quando è possibile praticare l'annaffiatura anche quotidianamente. Bisogna, tuttavia, evitare ristagni idrici che risulterebbero dannosi, ed utilizzare possibilmente acqua priva di calcare. Se la pianta è coltivata in vaso, è inoltre conveniente servirsi di un sottovaso riempito con della ghiaia o dell'argilla espansa leggermente bagnata: in questo modo l'acqua non arriverà a toccare le radici, ma accentuerà l'umidità dell'ambiente grazie all'evaporazione. Se, durante la stagione estiva, la calura è eccessiva, può risultare opportuno adoperare un nebulizzatore per bagnare le foglie; l'irrigazione deve essere moderata, ma regolare.
Un fiore di ibisco

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Cura e coltivazione

Ibisco in vaso L'ibisco si adatta piuttosto facilmente a variegate tipologie di terreno, ma è preferibile un suolo fresco, ben drenato e ricco di humus. Di frequente viene coltivata in vaso; circa ogni quattro anni, però, l'arbusto deve essere rinvasato, ed è fondamentale scegliere un recipiente più ampio di 3-4 centimetri rispetto al precedente. Si raccomanda di dedicarsi a questa importante operazione tra la primavera e l'estate: in autunno o in inverno, infatti, le radici potrebbero risultare indebolite dalle basse temperature, alle quali la pianta si dimostra particolarmente sensibile. La potatura è indispensabile per eliminare eventuali parti malate e, in generale, per rinvigorire la pianta; deve essere effettuata con regolarità, naturalmente con attrezzi disinfettati e recidendo nettamente senza sfilacciature.

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La concimazione

concimazione ibisco Per la concimazione dell'ibisco è opportuno servirsi di prodotti ricchi di sostanze nutrienti, in particolare fosforo e potassio, necessari per la salute della pianta; devono essere tuttavia presenti anche microelementi come il manganese, il magnesio, il rame, il ferro ed il boro. Si consigliano concimi liquidi da somministrare insieme all'acqua per l'irrigazione ogni quindici o venti giorni, e da integrare con le concimazioni fogliari. L'operazione deve essere effettuata con regolarità dall'inizio della primavera fino alla fine dell'autunno, in modo da favorire adeguatamente lo sviluppo dei boccioli; bisogna, comunque, sospenderla in inverno. Tra fine febbraio ed inizio marzo può essere conveniente amalgamare con il terreno sostanze organiche come il compost, il letame maturo o lo stallatico.


Ibisco: Esposizione e malattie

malattie ibisco La pianta, amante della luce, predilige climi temperati e teme, invece, il freddo; l'esposizione deve avvenire in un punto caldo ed illuminato, ben arieggiato ma non eccessivamente ventoso. Alcune specie tollerano più facilmente il clima rigido, ma in ogni caso esso può comportare il disseccamento dei rami; è preferibile che la temperatura dell'ambiente non scenda al di sotto dei 12 °C. Un ulteriore pericolo è rappresentato da parassiti come la cocciniglia, gli afidi ed il ragnetto rosso, i quali si nutrono della linfa della pianta e devono essere combattuti con specifici antiparassitari o con rimedi naturali come l'olio bianco ed il macerato d'ortica. Tra le malattie fungine la più diffusa è l'oidio, che si manifesta con macchie biancastre su rami e foglie ed è curata con prodotti a base di zolfo.


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