Calla - Zantedeschia aethiopica

vedi anche: Significato Calla

La Calla

La calla è conosciuta anche con il nome di Arum d’Etiopia. E’ una pianta semiacquatica ma si sviluppa perfettamente anche in vaso o in piena terra.

La calla è una pianta con fusto sotterraneo perenne, bulbosa, che appartiene al genere Zantedeschia e comprende molte specie che traggono origine dalle zone paludose dell’Africa del centro-sud, dove hanno uno sviluppo spontaneo in modo particolare tra l’Equatore e il Capo di Buona Speranza. In Europa fu portata per la prima volta nel 1731 e, in Italia, la produzione maggiore si ha in Liguria come fiore reciso. Si coltiva come pianta per decorare laghetti, balconi, giardini ecc., come pianta da appartamento o in serra per la produzione di fiori recisi. E’ una pianta molto elegante e raffinata che si sviluppa il suo fiore nel periodo tra aprile fino quasi alla fine della stagione autunnale; ha foglie che partono dalla base, piuttosto grandi e di forma triangolare, con contorno ondulato, di colore verde chiaro. I fiori sono molto belli, delicati ed eleganti ed hanno uno stelo può arrivare a 50 centimetri di lunghezza, sono composti da una sola foglia che, di solito, è di colore bianco detta spata, con la forma caratteristica avvolta ad imbuto. La calla non ha fusto e cresce direttamente da radici sotterranee che rappresentano l’organo di moltiplicazione della pianta, può raggiungere l’altezza di un metro e mezzo. I frutti della calla sono delle bacche.

Le calle possono essere anche colorate, questo tipo si differenzia da quello bianco per il suo bulbo di forma abbastanza diversa, è rotondo e, in genere, misura quattro-cinque centimetri per la varietà rosa e arriva fino a dieci per la varietà gialla; un’altra differenza è che ogni bulbo di calla bianca produce un solo germoglio, il bulbo di quelle colorate ne produce molti.

Nei tempi antichi, la calla, era considerata simbolo di raffinatezza e nobiltà. Oggi, secondo il galateo, i bouquet con le calle andrebbero dedicati solo alle spose, ma ne consente l’utilizzo anche in battesimi, comunioni e cresime grazie al bianco candido simbolo di purezza

Regalare mazzo di calle ad una donna vuol dire esprimerne l’apprezzamento per la sua bellezza.

E’ bellissimo e rasserenante, quando passiamo per i vari giardini, vedere aiuole ricche di fiori tra i quali le calle, esse trasmettono una sorta di tranquillità, eleganza e buon gusto, abbelliscono giardini e balconi in modo sopraffino; la bellezza di questo fiore e la relativa facilità di coltivazione, lo rendono molto diffuso ed apprezzato.

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Specie

calla Anche della calla ne esistono numerose specie, si seguito descriveremo le maggiormente note.

Zantedeschia Aethiopica: è la calla più famosa, quella bianca, ha foglie verde scuro molto lunghe e larghe con piccioli molto lunghi che hanno uno sviluppo a ciuffo. Questa specie può arrivare all’altezza di un metro. Si sviluppa verso la fine dell’inverno formando una spata di colore bianco. Le varietà migliori di questa specie sono la Childsiana che fiorisce molto e la Greengoddess che presenta una spata sfumata verde.

Zantedeschia Schwarwalder: ha un fiore molto scuro con foglie a macchie bianche.

Queste due specie presentate hanno una fioritura precoce. Quelle a fioritura tardiva sono:

Zantedeschia Albomaculata: ha foglie riunite in mazzetti lunghe circa 50 centimetri che presentano macchie di colore bianco-argento. I fiori sono di colore bianco e le campanule rosso scuro.

Zantedeschia Elliottiana: ha foglie a forma di cuore, la spata è di colore giallo oro. Il periodo di fioritura è tra i mesi di maggio e giugno.

Zantedeschia Rehmanii: fiorisce tra aprile e giugno, ha la spata rosa o rossa.

Zantedeschia Pentlandii: questa specie ha la spata color oro con macchie di color porpora sulla base. Può raggiungere i 60 centimetri di altezza.


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Terreno e Tecniche Colturali

calla Il terreno preferito dalla calla è ricco e parecchio umido.

In genere, nella stagione primaverile, da marzo a settembre, si procede con l’operazione di piantumazione; sarebbe opportuno aggiungere al terriccio una quantità di concime liquido diluito nell’acqua d’innaffiatura, in particolare dopo la nascita delle prime foglie. Il rizoma, cioè il fusto sotterraneo perenne, va posto ad una profondità di 10-15 centimetri, un po’ inclinato. Il terreno, come detto in precedenza, deve essere umido e ricco di sostanza organica, perfetto sarebbe lo stallatico maturo. La sistemazione deve essere fatta ad una distanza di circa 30 cm tra i rizomi, questa distanza deve aumentare a 40 centimetri se si tratta di calle a fiore bianco, questo genere si sviluppa in maniera molto voluminosa. I luoghi ottimali per la calla sono quelli soleggiati ma si adatta bene anche alle zone di mezz’ombra. Dopo il periodo di fioritura sarà necessario tagliare gli steli fioriti e mantenere invece le foglie che dureranno fino alla stagione invernale, dopodiché si elimineranno. Se il clima è molto freddo, come raccomandato per la coltivazione di altri tipi di piante, coprire il terreno dove sono stati piantati i rizomi con della paglia o foglie.

Per quanto riguarda le specie a fioritura precoce, esse gradiscono una temperatura di circa 15°C durante il periodo di fioritura altrimenti dev’essere di circa 10°C, mentre quelle a fioritura tardiva necessitano di temperatura di circa 20°C.; il rinvaso delle prime andrà eseguito tra agosto e settembre mentre le seconde a febbraio. Come molte altre piante, la calla gradisce luce ma non sole diretto.


Coltivazione in vaso

Le calle si prestano anche alla coltivazione in vaso, hanno uno stelo robusto che non necessita di sostegno, le più adatte a questo tipo di coltivazione sono quelle nane, si pongono in secchi di zinco, cesti in vimini o in cassette di legno.


Moltiplicazione

La moltiplicazione della calla avviene per divisione dei rizomi. Di seguito vi spieghiamo come essa si compie:

Questa operazione va fatta al momento del rinvaso cioè quando la pianta fiorisce, il periodo varia a seconda della specie; si prendono i rizomi e si piantano a dieci centimetri sotto terra, è possibile piantare il rizoma interno o diviso, nel caso della divisione ogni parte deve avere almeno due germogli. Il contenitore dove abbiamo piantato i rizomi deve essere di circa dieci centimetri di diametro e dovrà essere posto in un luogo con temperatura di circa 20-25°C, il terreno contenuto dovrà essere composto da terra fertile e torba. In questa fase bisogna innaffiare poco. Alla comparsa dei nuovi germogli, si lascia trascorrere un po’ di tempo affinché le piantine abbiano raggiunto una sufficiente altezza, circa venti centimetri, dopodiché si procederà con il passaggio ad un vaso più grande.


Concimazione ed Irrigazione

La calla va concimata quando inizia la fioritura che varia a seconda della specie, si deve utilizzare un concime liquido mescolato all’acqua d’innaffiatura e somministrato ogni due settimane. Durante i mesi che non sono interessati da fioritura la concimazione non va fatta. Il concime liquido deve contenere tutti gli elementi necessari ad un migliore sviluppo della pianta: azoto, fosforo, potassio, ferro, manganese, rame, boro, zinco, magnesio, molibdeno.

Anche per l’innaffiatura si segue lo stesso procedimento: quando la calla comincia ad emettere nuove foglie e fiori, si comincia ad innaffiare aumentando via via l’apporto di acqua fino al momento della completa fioritura; durante il periodo di riposto si innaffia sporadicamente in modo tale da non far seccare il terreno.


Potatura

Non si deve effettuare una potatura vera e propria sulla calla, basta togliere le foglie che diventano secche.


Malattie e Parassiti

calla rosa Come quasi ogni altra pianta, anche la calla ha dei nemici; ora parleremo delle principali malattie che possono affliggere queste piante e dei parassiti che maggiormente la infestano.

Marciume radicale da Phytophthora: quando la pianta viene colpita da questa malattia, le foglie diventano gialle e secche, vengono anche alterati fiori e radici. Bisogna intervenire disinfestando il terreno subito dopo l’operazione dell’impianto.

Macchie fogliari da Cercospora, Colletotrichum, Phyllosticta: le foglie si ricoprono di macchie rotonde scure e provocano la morte delle stesse nelle parti colpite. Bisogna intervenire nella stagione primaverile-autunnale quando c’è molta umidità con la riduzione della stessa e l’eliminazione dei tessuti infettati.

Marciume batterico da Erwinia carotovora: come per il marciume radicale, le foglie diventano gialle e secche, le varie parti della pianta marciscono ed emanano un odore nauseabondo, questa malattia porta alla morte della pianta.

Tripidi Frankliniella occidentalis: l’attacco di questo parassita provoca macchie sulle foglie e la successiva morte, anche i fiori subiscono una deformazione.

Afidi Aphis fabae, Myzus persicae: questo parassita attacca la pianta con la formazione di colonie. Procedere con la somministrazione di antiparassitari.

Acari Tetranycus urticae: questo altro parassita provoca l’ingiallimento delle foglie e il successivo deperimento della pianta. Procedere con antiparassitari durante il periodo primaverile-estivo

La cocciniglia farinosa: l’infestazione da questo parassita si capisce dalla comparsa sulla parte inferiore delle foglie di macchie che assomigliano a piccolissimi batuffoli di cotone. Come spiegato per altre piante, eliminate queste macchie con cotone imbevuto di alcool.

Il ragnetto rosso attacca anche la calla, esso crea dei puntini gialli sulle foglie che di conseguenza ingialliranno ed appassiranno, questo parassita forma anche delle piccole ragnatele sulla parte inferiore delle foglie. Per combattere questo nemico bisognerà ridurre l’umidità oppure somministrare antiparassitari. Come abbiamo detto per altre piante, anche la nostra distrazione o poca cura possono provocare stati di malessere più o meno gravi alla pianta. Ad esempio, se le foglie sbiadiscono e la pianta frena il suo sviluppo, questo significa che abbiamo lasciato diventare il terreno troppo asciutto, sarà necessario aumentare l’apporto di acqua. Se invece sulle foglie appaiono delle parti bruciate, questo vuol dire che abbiamo lasciano la nostra pianta a sole diretto, bisognerà posizionarla subito in un luogo con luce ma non sole diretto.



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