Il suo genere è formato da arbusti che non raggiungono grandi altezze – non superano i 10 metri -, non tutti sempreverdi, la cui origine si colloca in quelle terre boschive dell'emisfero nordico che va a toccare l'Europa, l'Asia e l'America del Nord. Per quanto riguarda la loro coltivazione in giardino, esiste un gran numero di specie diverse, quasi 50. Ciò che accomuna gran parte di queste è la presenza di gemme nude, ossia non chiuse in scaglie, che consentono la visione sia della foglia che del fiore anche durante tutta la stagione invernale, ben prima dunque del loro aprirsi.
Tra i viburni, l'esemplare più diffuso e tra i più apprezzati per la sua bellezza, è il viburnum opulus, ed è quello che andremo a descrivere.
Il viburnum opulus, conosciuto più diffusamente come “palla di neve”, o “palla di maggio”, è un arbusto caducifoglio, munito di una chioma leggera , particolarmente apprezzato per la tonalità del suo fogliame che va a colorarsi in autunno donando all'albero un notevole valore ornamentale. Non è di grande altezza, arrivando a circa 5 metri nel pieno sviluppo. Presenta portamento eretto e rami allungati e abbastanza esili.
Le sue foglie sono divise da 3 a 5 lobi dentati, sono munite di piccioli glandolosi e presentano colore verde scuro che d'autunno tende al verde giallastro. Sono pelose nella pagina inferiore e glabre in quella superiore e possono arrivare a una lunghezza di dieci centimetri. Nella stagione autunnale, si diceva, assumono toni molto belli, grazie alle sfumature di colore che formano contrasti molto piacevoli alla vista. I fiori sono caratteristici bianchi e si presentano raccolti in corimbi piatti. Gli esterni sono sterili di grandi dimensioni, allargati e divisi in 5 lobi. Quelli interni sono più piccoli e fertili e formano corimbi globosi, pendenti e a guisa di palla, da cui il nome con il quale l'albero è diffusamente conosciuto. La fioritura dell'albero avviene nel periodo tra maggio e giugno.
I frutti dell'opulus sono delle lucenti drupe, di forma rotonda, colore rosso e dalla consistenza succosa, ma decisamente velenose. La loro permanenza sull'albero è lunga e contribuiscono alla prolungata bellezza del suo aspetto.
La messa a dimora va effettuata nella stagione invernale, mentre in primavera si procede con la pacciamatura e la concimatura. Per quanto riguarda la sua moltiplicazione, essa avviene per seme, per margotta in giugno o per talea in settembre.
Il terreno di gran lunga preferito per il viburnum opulus è un terreno calcareo, che sia umido oltre che ben drenato e profondo.
La posizione privilegiata per la “palla di neve” è quella a mezz'ombra, in cui il sole non può provocare eccessiva aridità nella pianta.
L'albero richiede innaffiature regolari, non particolarmente abbondanti e con una maggiore frequenza durante il periodo della stagione estiva.
Se necessaria, l'opulus sopporta facilmente la potatura anche drastica, se viene fatta per rinnovare la pianta o per difenderla dai danni causati dalle gelate.
L' albero è soprattutto impiegato nella formazione di piccoli boschi o siepi ornamentali. Ma particolarmente interessante è anche l'utilizzo del viburnum opulus per la realizzazione di un giardino nelle zone a ridosso dei laghi, in virtù della situazione climatica per lui favorevole che si riscontra in questi luoghi. In tal caso il viburnum, affiancato da ortensie, jasminum primulinum e desmodium penduliflorum, andrebbe a formare masse di vegetazione abbastanza dense, abbellite in primavera dai notevoli fiori bianchi, come separazione dai giardini vicini, da coltivare in particolare verso nord o verso est.
Tra le principali specie di viburno, coltivate in giardino o diffuse in natura, distinguiamo quelle a foglie caduche da quelle a foglie persistenti. Tra le prime le più comuni sono: il viburnum carlcephalum, alto solo 2 metri, ibrido con fiori rosa tenue con una fragranza molto apprezzata. Il viburnum fragrans, alto fino a 3 metri, con fiori a piccoli mazzetti, anch'essi molto profumati. Il viburnum macrocephalum, alto 2 o 3 metri, con fiori più grossi che hanno migliore fioritura nel mese di maggio. Il viburnum tormentosus plicatum, detto anche “a foglie increspate”, di massimo 2 metri di altezza. Questo è un arbusto particolare: ha uno sviluppo molto lento e presenta rami allargati con palle ancor più grosse e con un bianco ancor più acceso di quelli della “palla di neve”. Infine, tra le specie a foglie persistenti, ricordiamo il viburnum rhytidophyllum, più grande rispetto agli ultimi menzionati, arrivando a 4 metri di altezza, molto elegante nel portamento e per il fogliame lucente e, appunto, persistente. Cresce facilmente in terreni anche non ricchi e nel mese di maggio ha il momento della sua maggior fioritura, quando splende di fiorellini dal colore bianco crema.
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