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Il prato verde naturale si ottiene seminando, sul terreno appositamente preparato, dei semi appartenenti a specifiche varietà erbose in grado di dare vita a un prato verde, compatto ed uniforme. Per ottenere un magnifico prato verde naturale, del tipo all’inglese, bisogna avere tanta passione e amore per la natura, ma soprattutto la voglia e il tempo di dedicarsi alla lavorazione del terreno per la semina e poi tanto impegno per la manutenzione del tappeto erboso e per mantenere la lungo la sua colorazione verde. Il prato verde naturale si ottiene seminando sul terreno un miscuglio di semi appartenenti alle graminacee. Le sementi più utilizzate sono: Festuca rubra, Festuca ovina, Festuca arundinacea, Agrostis tenuis, Agrostis stolonifera, Lolium italicum, Lolium perenne, Poa pratensis e Poa annua. I miscugli si comprano facilmente nei vivai e nei negozi di articoli per il giardinaggio. Se si desidera un prato verde con un colore uniforme, occorre rinunciare ai miscugli e seminare una sola varietà di erba. Quella che sembra garantire i migliori risultati in termini di bellezza ed uniformità del colore del manto erboso, è una specifica varietà di Agrostis stolonifera. Prima della semina, il terreno va lavorato in maniera approfondita e poi va concimato con i fertilizzanti adatti alla nutrizione dell’erba che dovrà comporre il prato. I semi si possono spargere a mano, vanno poi interrati con un rastrello, mentre il terreno va appiattito con un rullo per eseguire la cosiddetta “rullatura”. Con questi trattamenti, il prato verde dovrebbe svilupparsi entro due mesi. Il periodo corretto per la semina del prato verde deve essere tra primavera o autunno. Dopo aver visto crescere il prato verde dei propri sogni bisognerà ricorrere ai consueti e indispensabili lavori di manutenzione.
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La manutenzione del prato naturale tende non solo a mantenerne inalterato il colore il più a lungo possibile, ma anche ad evitare l’accumulo di erbe infestanti che possono "deturpare", in tutto o in parte, la resa estetica della colorazione verde del tappeto erboso. Se il prato verde è costituito da un miscuglio di erbe, non sempre è consigliabile eliminare tutte le infestanti che puntualmente si presentano in mezzo al tappeto erboso. Alcune erbe apparentemente “fastidiose”, con i loro fiorellini colorati possono persino accrescere la resa estetica del prato verde. E’ il caso di alcune varietà di Veronica, che, durante la stagione primaverile, producono splendidi fiori di colore azzurro. Nel caso il prato verde sia costituito da una sola specie di erba, la necessità di mantenerlo totalmente uniforme e privo di altre erbe infestanti può diventare un’esigenza estetica quasi maniacale. Molti neofiti del giardinaggio, per eliminare le erbe che deturpano la colorazione verde del prato, si affidano a un uso eccessivo di diserbanti chimici, riempiendo lo spazio esterno di una quantità di veleni che poi finisce per danneggiare anche il prato stesso. Se le infestanti fanno la loro comparsa entro i primi due mesi di vita del prato, si possono tagliare insieme al prato stesso, oppure si possono estirpare a mano. Il periodo migliore per toglierle manualmente è settembre, mese ideale anche per effettuare la risemina delle buche o delle parti di erba estirpate assieme alle infestanti.
Se il prato verde è ottenuto da un manto erboso naturale, esistono delle tattiche e delle tecniche colturali che consentono di mantenerlo a lungo sano e con un colore verde brillante e luminoso. Lo stato di salute del prato verde ( compresa anche la valutazione del suo colore) va controllato preferibilmente a fine estate o inizio autunno ( settembre), quando si eseguono delle operazioni di manutenzione che mirano a rimuovere dal prato, foglie secche, detriti e rami. Dopo la rimozione dei detriti, il prato andrà innaffiato in maniera meno intensa e andrà tagliato ogni dieci, quindici giorni. Con l’arrivo della stagione invernale, alcuni trattamenti intensivi, vanno, infatti, tralasciati o diluiti nel tempo. Sempre nel mese di settembre si eseguono alcune operazioni che mirano a potenziare l’uniformità del prato verde. Si tratta della scarificatura e della trasemina.
Detriti, germogli, foglie secche, residui dei tagli, errori di concimazione e irrigazione, formano sul prato verde una sorta di copertura che ne danneggia l’uniformità e la resa estetica: il feltro. Se si tiene alla salute e alla lunga durata del proprio prato verde, il feltro va completamente rimosso dal manto erboso. L’operazione che consente di eliminare questo “manto” infestante, dal prato, è la scarificatura. Si tratta di un procedimento di rimozione del feltro che avviene usando un rastrello a ventaglio. Il rastrello va mosso perpendicolarmente, cioè incrociando i movimenti dell’attrezzo. Dopo aver asportato il feltro, bisogna aggiungere al prato della sabbia. La scarificatura non va effettuata se il prato verde è infestato dal muschio perché la raschiatura finirebbe per agevolarne la diffusione. Il muschio, al pari delle altre erbe infestanti, va eliminato tagliando il prato ad almeno tre centimetri, preferibilmente a primavera o nel tardo autunno. Nel caso il prato sia di notevoli dimensioni, la rimozione del feltro può essere effettuata con un rastrello meccanico.
La trasemina è un’operazione colturale che mira a rimpinguare aree mancanti del prato verde. Accade spesso che a causa di estati molto torride o di scorretta rimozione manuale delle infestanti, il prato verde presenti dei diradamenti, delle buche o delle parti mancanti che vanno adeguatamente riseminate in modo da ridare uniformità al tappeto erboso. La trasemina va effettuata con gli stessi semi usati per la prima messa a dimora del prato. Prima di procedere alla distribuzione dei semi si deve procedere al taglio dell’erba e al rastrellamento della parte superficiale del terreno. A semina avvenuta, il terreno va cosparso con una miscela composta da terriccio, concime e sabbia. La crescita dell’erba nuova va favorita da una corretta irrigazione.
Un prato verde uniforme ed intenso si ottiene, come detto al paragrafo precedente, praticando anche una corretta irrigazione. Irrigare il prato correttamente vuol dire non fornirgli acqua in eccesso e nemmeno in difetto. Il prato naturale, per mantenersi sano ed uniforme nella distribuzione e nel colore, va innaffiato solo tenendo conto delle sue effettive necessità, che sono legate alla stagione e alle condizioni climatiche del’area in cui sorge. La necessità di irrigazione del prato verde aumenta nel periodo estivo, quando la scarsità di pioggia e il calore sottraggono molta acqua all’apparato radicale delle piante che compongono il tappeto erboso. Molti, però, commettono un errore molto comune, nell’irrigazione del prato verde: lo fanno spesso, ma in maniera superficiale. Il prato verde va, invece, irrigato in profondità e non bagnando la superficie dell’erba. Il getto di irrigazione va indirizzato verso la parte bassa e più profonda del manto erboso, dove insistono le radici. Sono, infatti, queste che utilizzano l’acqua per mantenere sana e vigorosa l’erba. Il momento migliore per irrigare il prato verde è quando l’erba cambia colore mutandolo in grigio, oppure quando le foglie si seccano o iniziano a non sollevarsi.
L’uniformità del colore di un prato erboso viene garantita anche da un’adeguata concimazione del terreno. Per concimare il terreno che dovrà ospitare il prato verde bisogna anzitutto conoscere le specifiche caratteristiche del suolo. Questo può essere acido, basico, trattenere eccessiva umidità o non trattenerla affatto. Per rendere il terreno idoneo alla semina del prato verde, bisogna dunque migliorarlo attraverso concimi con effetto ammendante o correttivo, cioè con miscele di sostanze organiche o chimiche che possono riequilibrare le proprietà chimici fisiche del suolo in modo da renderlo idoneo ad ospitare un prato folto, uniforme e con un verde luminoso ed intenso. I concimi e fertilizzanti per prato vengono venduti nelle aziende che commercializzano prodotti per l’agricoltura e il giardinaggio. La concimazione ideale del prato verde comprende i fertilizzanti per il suolo e quelli per il prato. I primi sono detti “attivatori” del terreno e permettono di creare una superficie ben drenata e in grado di consentire l’assorbimento di acqua da parte delle radici delle piante che compongono il prato. Gli attivatori vanno applicati sul terreno in primavera e in autunno, mentre i concimi per la nutrizione del prato vanno distribuiti tre volte l’anno, e precisamente a primavera, in estate e in autunno. Se il prato ha un aspetto sano e rigoglioso, i fertilizzanti che attivano il suolo possono essere applicati una volta l’anno, o a primavera o in autunno. La dose di fertilizzante per il miglioramento del suolo è di cento, duecento grammi ogni metro quadro, mentre quella per la concimazione del prato è di cinquanta grammi ogni metro quadro.
Anche i tagli consentono di avere un prato verde dall’ottima resa estetica. I tagli vanno effettuati spesso, in modo da favorire il rinfoltimento del manto erboso. Il primo taglio, cioè quello che segue la semina delle nuove piantine, va fatto a un’altezza di otto, massimo dodici centimetri dal suolo, facendo attenzione a non trascinare via anche le erbe che non sono ancora fisse nel terreno. I tagli successivi non dovranno mai superare i sei centimetri dal suolo, perché l’erba non deve essere tagliata oltre un terzo della sua lunghezza. In estate, l’altezza dell’erba dopo il taglio deve essere di almeno un palmo. Per ottenere un prato rigoglioso ed uniforme è consigliabile tagliarlo con lame ben affilate.
Perché scegliere un prato verde sintetico al posto di uno completamente naturale? La scelta senza dubbio dipende dai gusti personali e dalle esigenze di ciascuno di noi ma oggi, sono molteplici i vantaggi per chi sceglie questa soluzione. La possibilità di disporre di un giardino sempre curato, pulito, verde per 365 giorni l’anno fa del prato verde sintetico una scelta quasi scontata. Inoltre, ridotti tempi di manutenzione e maggior tempo libero da dedicare ai propri hobby permettono di godere a pieno del proprio giardino senza problemi. Il prato verde sintetico è perfetto per qualsiasi ambiente e spazio ed è in grado di trasformare in poco tempo gli spazi esterni in deliziose aree relax e divertimento. Grazie inoltre ai particolari materiali utilizzati, l'erba sintetica può durare più di 15 anni. Non necessita di tagli, annaffiature, cure, impianti di irrigazioni, attrezzi e nessun giardiniere: tutto ciò permette inoltre un risparmio rilevante di denaro!
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