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Come detto al precedente paragrafo, la semina è una delle fasi più importanti per la messa in opera del prato. Questa è preceduta dalla lavorazione del terreno che dovrà accogliere i semi. Il terreno va infatti ripulito da detriti ed erbacce. Dopo la pulizia, il suolo va zappato, vangato e dissodato con una zappa, lavorandolo fino a una profondità di venti centimetri. Il suolo deve presentarsi compatto e friabile, in modo da poter assorbire i semi senza dispersioni. Se il terreno è poco umido, bisogna aumentarne il drenaggio aggiungendo della sabbia, mentre se è troppo umido bisogna asciugarlo aggiungendo materiale organico. Dopo l’aggiustamento del drenaggio, il suolo va compattato per evitare dislivelli. Il compattamento si può effettuare camminando sopra il terreno o passandovi il dorso del rastrello. Questa operazione deve essere ripetuta almeno tre volte in una settimana. Non seminare subito, ma lasciar riposare il terreno facendo attenzione alla comparsa delle erbe infestanti. Prima della semina, effettuare una concimazione a base di concime granulare fosfatico, distribuendo una dose di 150 grammi per ogni metro quadro.
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La semina del prato si può effettuare a mano o con una macchina spargi semi. La scelta della macchina si rivela necessaria quando si devono seminare grandi superfici. Una buona semina prevede almeno 50 grammi di semi ogni metro quadro. Nella semina a mano, spargere metà dei semi in una direzione e l’altra metà in senso contrario. La seconda metà si può anche spargere formando un angolo retto con la direzione precedente. Nella semina a mano i semi vanno sparsi all’interno di una griglia formata da fili e paletti, in tal modo si garantisce che gli stessi semi vadano a finire nelle zolle di terreno dove dovranno attecchire, germogliare e radicare. La semina meccanizzata, da effettuare con la macchina spargi semi, prevede la distribuzione della prima metà di semi in senso longitudinale. Completata questa prima operazione, si passa la macchina spargendo l’altra metà di semi in senso trasversale. Dopo la semina, il terreno va compattato con il rastrello per favorire la penetrazione dei semi. Il suolo va anche mantenuto costantemente umido. In genere, la semina viene sempre seguita da una prima annaffiattura. Se il suolo è naturalmente umido, l’annaffiatura si può effettuare non appena appare asciutto.
Non esistono regole fisse sul periodo della semina. In genere si preferisce seminare in autunno e in primavera. La stagione ideale è comunque l’inizio dell’autunno, perché il terreno è ancora caldo e le prime piogge possono mantenere costante la sua umidità. La giornata della semina deve essere priva di vento( per evitare la dispersione dei semi) e di pioggia. La semina primaverile non è vietata, ma in questa stagione si rischia di stressare l’erba che nascerà con improvvise gelate e con la presenza delle piante infestanti. Alcuni appassionati di giardinaggio preferiscono seminare in estate. Nulla vieta di creare il prato anche in questa stagione. Bisogna solo irrigare più frequentemente e costantemente, perché in caso contrario i semi rischiano di non attecchire. Con le giuste attenzioni, l’erba del prato crescerà in tre settimane. Nel suo primo anno di vita, bisogna evitare di camminare sul prato o di giocarvi. L’assenza di traumi e stress consente il rafforzamento delle radici e dell’erba. Per evitare danneggiamenti dei semi, bisogna tenere lontani gli uccelli con dispositivi idonei. I voltatili, infatti, tendono a nutrirsi di sementi e a beccarli sul terreno. Nell’area seminata evitare anche di posarvi tubi di acqua o di impianti di irrigazione. Il loro peso potrebbe danneggiare il processo di attecchimento dei semi. La semina, eseguita con cura e attenzione, darà vita a uno stupendo prato verde. Il prato, solitamente, matura in tre settimane. Dopo che l’erba avrà raggiunto un’altezza di dieci centimetri si potrà procedere al primo taglio.
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