La motosega da potatura è un attrezzo a motore che serve a tagliare i rami degli alberi più grandi. Viene preferita alla sega manuale, quando il numero dei rami o delle piante da potare è eccessivo e richiede un notevole dispendio di ore e di energia per poter essere effettuato. La motosega da potatura si compone di un corpo ( il carter), di una barra o spranga, contenente le lame da taglio, e di una catena che fuoriesce dal corpo e sostiene le lame facendole ruotare al momento del taglio. Sulla parte superiore del corpo è presente un’impugnatura che permette di brandire l’attrezzo e di azionarlo per dare vita ai tagli. La motosega funziona tramite motore a scoppio, cioè con carburante. Molti giardinieri non amano questo attrezzo perché lo considerano inquinante. Le motoseghe di ultima generazione sono però corredate da una pompa interna e di un filtro che ripulisce l’aria dalla polvere durante la carburazione. Questi congegni favoriscono un minore consumo di carburante, facendo penetrare nell’attrezzo aria pulita. La pulitura dell’aria in fase di lavorazione allunga anche la durata della motosega e ne riduce la manutenzione. Le motoseghe possono avere peso e dimensioni differenti, dagli ottocento grammi, ai tre chili, con una cilindrata massima, senza carburante, spranga e catena, di 30 cavalli per quelle più grandi.
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Come già detto nel primo paragrafo, la motosega deve adattarsi al tipo di piante da potare e all’abilità del giardiniere o del potatore. In caso di pochi alberi vanno bene standard. In caso di alberi molto grossi e di intere coltivazioni è meglio preferire motoseghe leggere, pratiche e maneggevoli, che evitano la fatica e la stanchezza eccessiva. Nella scelta della motosega da potatura bisogna valutare attentamente anche la qualità della barra, cioè del congegno che contiene le lame e su cui è avvolta la catena. Le barre per motosega sono progettate per una diversa lunghezza di taglio che va da 25 a 35 centimetri. In caso di piante che richiedono tagli lunghi e profondi bisogna preferire le barre progettate per i tagli compresi tra trenta e trentacinque centimetri. In commercio esistono anche motoseghe di fattura cinese, a prezzi accessibili e con diversi componenti in plastica. Questi prodotti, nella maggior parte dei casi, non sono professionali e non garantiscono una buona qualità dei tagli. Una buona motosega da potatura, ha infatti, un prezzo compreso tra 300 e 400 euro. Le motoseghe potenti e professionali, usate anche per le operazioni di disboscamento, possono costare anche più di 1000 euro.
La manutenzione delle motosega dipende anzitutto dall’uso che se ne farà. Un cattivo uso comporterà una breve durata dell’attrezzo, mentre un utilizzo prudente e accorto farà durare la motosega molto a lungo. Per usare la motosega è consigliabile indossare scarpe antiscivolo e pantaloni antitaglio. Questi accorgimenti evitano il rischio di ferite, ma anche di cadute che possono danneggiare sia l’attrezzo che il potatore. Prima di usare la motosega bisogna accertarsi di essere capaci e in grado di usarla. Nella confezione di acquisto dell’attrezzo sono inoltre riportate tutte le istruzioni e le precauzioni d’uso: si consiglia di leggerle e di eseguirle alla lettera per evitare ulteriori problemi. Prima di usare la motosega bisogna verificare che la catena sia ben salda alla barra e che abbia la giusta tensione. Nel caso questa sia logora, bisogna sostituirla con una nuova, che consente una buona affilatura delle lame. Anche la barra della motosega è sostituibile. In genere, questa va cambiata quando le lame non si presentano più affilate o quando le piante richiedono tagli di lunghezza inferiore rispetto a quelli precedentemente effettuati su altre specie di alberi. Dopo l’uso, bisogna rimuovere dalla catena tutti i residui della potatura e le polveri vegetali. Poi, bisogna pulire e asciugare con uno straccio tutte le parti dell’attrezzo. Dopo la pulizia è utile procedere alla lubrificazione delle parti meccaniche che si muovono. Per garantire una lunga durata della motosega, bisogna riporla in luoghi freschi ed asciutti quando non è in uso, provvedendo a coprirla per evitare il deposito della polvere.
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