Come accennato al precedente paragrafo, i rimedi contro il ragnetto rosso possono essere sia naturali che chimici. La loro efficacia non è sempre provata: tutto dipende dal caso, dal trovare il prodotto giusto e dall’intervenire in tempo, specie quando si è agli inizi dell’infestazione. Ci si accorge dell’attacco appena si notano dei puntini rossi che camminano sulla lamina fogliare o delle piccole ragnatele. Il ragnetto tende a nutrirsi della linfa vegetale, causando ingiallimento e disseccamento fogliare, fino alla completa morte della pianta. Gli attacchi del parassita sono favoriti da climi caldi e secchi.
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Si parla molto di rimedi naturali contro il ragnetto rosso. Alcuni rivelano di aver provato rimedi a base di aglio, altri a base di tabacco, altri ancora, dei macerati di ortica. Tutte le sostanze appena indicate hanno un effetto repellente su molti parassiti delle piante, anche se risultano più efficaci per gli afidi. L’aglio triturato e il tabacco si sciolgono su circa due litri d’acqua e si spruzzano sulle foglie. Il trattamento va effettuato ogni due giorni e per almeno due settimane, in modo da debellare anche le larve. Alcune specie di ragnetto rosso sopravvivono purtroppo anche ai rimedi naturali.
Quando l’infestazione è troppo estesa o quando l’azione dei rimedi naturali si è rivelata inefficace, conviene usare degli acaricidi specifici o dei prodotti a base di olio minerale. La somministrazione va effettuata spruzzando i prodotti sulle foglie per almeno dieci giorni. Il trattamento va ripetuto per almeno tre volte, sempre ad intervalli di dieci giorni. Visto che il ragnetto rosso tende a diventare resistente agli acaricidi chimici, è meglio alternare tra loro prodotti con diversi principi attivi.
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