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Come detto al precedente paragrafo, il pomodoro può essere facilmente attaccato da insetti parassiti. Il più comune è proprio il ragnetto rosso, insetto appartenente alla famiglia degli acari. Il ragnetto rosso del pomodoro è morfologicamente simile al ragnetto rosso delle piante, ovvero all’insetto di piccolissime dimensioni che popola diversi ortaggi e piante da giardino. Il parassita presenta un dorso di colore rossastro nella fase adulta, dorso giallastro o arancione nella fase giovanile. Il ragnetto rosso è un fitofago altamente vorace. La sua capacità di infestazione è strettamente legata alla capacità di riproduzione delle femmine, che compiono numerose generazioni all’anno, forse anche più di dieci.
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Il ragnetto rosso del pomodoro infesta la pagina inferiore ed i frutti dell’ortaggio. I sintomi compaiono proprio su queste parti vegetali, che diventano brunastre o piene di bolle. In particolare, le bolle compaiono sulle foglie, mentre i frutti assumono un colore simile alla ruggine. Le infestazioni del ragnetto rosso sono favorite da climi secchi e aridi e da scarse irrigazioni.
La lotta contro il ragnetto rosso si può effettuare sia con i metodi chimici che con quelli biologici. In genere, si ricorre alla lotta chimica quando l’infestazione è estesa e comprende almeno il 50% di foglie attaccate dall’insetto. In questo caso, l’acaro può essere facilmente debellato ricorrendo ad acaricidi, tra cui exitiazox, clofentezine, fenazaquin, abamectina e fenpiroximate. Vista l’accertata tossicità degli anticrittogamici, si consiglia di non effettuare più di un trattamento all’anno. La lotta biologica si può effettuare con antagonisti del ragnetto rosso, come, ad esempio, il fungo Beauveria bassiana. Altri trattamenti biologici comprendono l’uso di sapone molle e olio di paraffina. Piccole infestazioni si possono combattere bagnando abbondantemente la pagina inferiore delle foglie.
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