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In natura esistono diverse tipologie di cocciniglia bianca, la prima, detta anche cotonosa, si ritrova frequentemente negli agrumi e in altri alberi da frutto. Esistono anche le cocciniglie bianche che possono colpire diverse piante, tra cui il pesco, l’albicocco e l’evonimo. La cocciniglia bianca dell’albicocco è detta Pseudaulacaspis pentagona, quella dell’evonimo è chiamata Chionaspis evonymi, e colpisce esclusivamente questa pianta. La specie che rientra nelle cocciniglie a scudetto si chiama Aspidiotus hederae e colpisce non solo l’edera, ma tante altre piante da frutto, ornamentali e a foglia verde. La cocciniglia a scudetto viene così chiamata perché ha il dorso coperto da uno scudo tondeggiante. Come detto al precedente paragrafo, i maschi hanno uno scudo di colore bianco, mentre le femmine, di color ocra.
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L’attacco della cocciniglia bianca si manifesta con sintomi molto chiari ed evidenti sulle piante, che subiscono l’attacco di foglie, frutti, radici e germogli. Gli insetti hanno un apparato succhiante che punge le parti colpite sottraendo la linfa. Il depauperamento di questa sostanza causa ingiallimento delle foglie, disseccamento e prematura caduta dei frutti. La continua attività di nutrimento causa anche la formazione di croste sulle parti colpite. A volte, sotto queste croste, si ritrovano delle cocciniglie morte che si possono rimuovere manualmente. I danni della cocciniglia bianca vengono causati anche dagli stadi giovanili dell’insetto, ovvero le neanidi. L’insetto compie da tre a quattro generazioni l’anno, mentre l’infestazione avviene nei mesi più caldi.
La lotta alla cocciniglia bianca è spesso molto difficile da contenere. L’insetto causa dei gravi danni estetici e produttivi alle piante e quando è molto esteso conviene ricorrere agli insetticidi chimici. In genere si usa olio minerale bianco o piretro, ma la tipologia di prodotto cambia in base alla specie colpita e alla gravità dell’infestazione. Gli insetticidi possono essere anche biologici, ma la loro efficacia dipende sempre dal tipo di pianta coltivata e dalla serietà dell’infezione. I prodotti vanno spruzzati, diverse volte, sulle parti vegetali colpite. Alcuni insetticidi funzionano da inibitori della riproduzione di questi insetti. L’azione di tali formulati tende ad evitare la formazione di croste sulle parti vegetali. Sono proprio le croste che causano la morte della pianta e il totale danneggiamento dei frutti. A volte, quando le condizioni meteo lo permettono, le cocciniglie bianche possono morire soffocate proprio al di sotto delle croste formatesi sulle piante. In tal caso, non servono gli insetticidi e basta rimuovere manualmente le croste e gli insetti morti.
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