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Gli innesti a gemma si praticano usando solo le gemme presenti nei rami della pianta. Si tratta di minuscole parti vegetative da cui avrà origine il germoglio e quindi nuovi rami e foglie. Le tecniche di innesto a gemma innestano queste strutture sui rami più vigorosi della pianta madre, detta anche portainnesto. In genere, l’innesto della gemma nel portainnesto avviene al centro del ramo o a piede. Questa tecnica è praticata per le piante da frutto, specie per la vite, e garantisce buone probabilità di attecchimento. Come già detto al paragrafo precedente, gli innesti a gemma comprendono diverse tecniche , tra cui l’innesto a occhio o a scudetto, a zufolo, a maiorchina, ecc. Nell’innesto a occhio si pratica un taglio a forma di T nel ramo del portainnesto. In questo ramo sarà inserita una gemma, detta “ a legno”, cioè matura e non nodosa. Le parti innestate si tengono ferme legandole con la rafia. Negli innesti a gemma esiste anche un’altra tecnica chiamata “ innesto a salgues”, si tratta sempre di una variante dell’innesto a occhio o a scudetto. In questa tecnica, il taglio del portainnesto ha una forma ovale dove viene inserita una gemma con attaccata una parte di corteccia della stessa forma. Le due parti si legano con due pezzi di rafia nella parte superiore e inferiore del taglio. Altre varianti dell’innesto a occhio sono quello a zufolo, a pezza, a maiorchina, a scudo e a scheggia. Il nome dell’innesto dipende dalla forma del taglio del portainnesto e da quella della gemma. Le due parti dovranno, infatti, coincidere perfettamente. Nell’innesto a zufolo, il ramo del portainnesto viene tagliato lasciando uno spazio cilindrico che è simile alla forma dello zufolo; nell’innesto a pezza, il taglio e la superficie della gemma hanno forma quadrata, nell’innesto a maiorchina, gemma e taglio hanno forma arrotondata, nella parte alta, e lineare alla base; quelli a scudo e a scheggia hanno tagli e gemma rispettivamente con la forma di uno scudo e di una scheggia.
Anche nel campo degli innesti a marza esistono diverse tecniche colturali di collegamento tra due piante. Questi innesti si differenziano da quelli a gemma perché il nesto ( la parte da innestare) è composto da un ramo contenente due o tre gemme. Nell’ambito di questi innesti si distinguono quello a spacco diametrale, a spacco inglese semplice o doppio, a spacco laterale e a corona. L’innesto a spacco diametrale consiste nel ricavare una superficie tonda dal ramo più vigoroso del portainnesto e nel praticarvi un taglio lungo tutto il suo diametro dove sarà innestato un ramo con gemme ( marza). Nello spacco si può inserire una sola o due marze. Nel primo caso, la marza sarà collocata al centro, nel secondo, ai lati dello spacco. Nell’innesto a spacco inglese semplice, il diametro della marza e della superficie del portainnesto devono coincidere perfettamente. Nello spacco inglese doppio si esegue un’altra incisione sulla marza e sul portainnesto in modo da incastrare meglio le due parti. Nell’innesto a spacco laterale, il taglio per innestare la marza viene effettuato in un lato del portainnesto. Nell’innesto a corona si praticano dei tagli ai bordi della superficie del portainnesto. In questi spazi saranno inserite almeno tre marze con due gemme, che formeranno proprio una specie di corona che circonda la superficie circolare della pianta madre. L’innesto a spacco si pratica per gli alberi da frutto.
Come accennato in un precedente paragrafo, gli innesti a gemma possono essere praticati a gemma vegetante o dormiente. Nel primo caso, la gemma sarà prelevata durante la sua fase di riposo della pianta, ovvero tra luglio e settembre. Nei mesi più caldi può essere prelevata anche a giugno. Questa gemma attecchirà nella primavera successiva. Il prelievo deve coincidere con la fase dell’innesto. Nell’innesto a gemma vegetante, la gemma si preleva nel periodo di piena attività vegetativa, cioè in primavera. Questa struttura andrà poi messa in un sacchetto e conservata in frigorifero a una temperatura non superiore ai quattro gradi. L’innesto avverrà in un momento successivo, ovvero tra l’estate e l’autunno.
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