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Nelle piante, il calcio, al pari degli altri elementi chimici, svolge una importante funzione nutritiva contribuendo alla formazione cellulare dei tessuti vegetali e alla robustezza del fusto, delle radici, dello stelo e della altre parti della pianta ( foglie e frutti). Il calcio, insomma, contribuisce alla formazione dello “scheletro” della pianta e senza questa sostanza, le specie vegetali non riuscirebbero a mantenere un portamento dritto e robusto. Non sempre le piante riescono ad assorbire il calcio dal suolo. Questo accade nei terreni con pH troppo acido o in condizioni di scarsa ventilazione e temperature troppo elevate, che tendono a inaridire il terreno. Queste condizioni negative si possono manifestare per le piante da interno, dove è consigliabile somministrare concimi addizionati con calcio.
Non è facile distinguere la carenza di calcio da quella di altri elementi. Spesso, le piante manifestano sintomi facilmente confondibili con altri, come ingiallimento fogliare, accartocciamento o nascita di foglie già accartocciate, blocco nella crescita o struttura rugosa. I sintomi da carenza di calcio colpiscono le parti giovani della pianta: foglie, germogli e rami, che si deformano, mentre le foglie più grandi appaiono rugose. Al momento della caduta, le stesse foglie assumono una colorazione simile a quella delle cose bruciate.
Il calcio può essere somministrato alle piante tramite concimi appositi. I concimi a base di calcio sono spesso composti da ossido di calcio, solubile in acqua e ottenuto dalla dissoluzione e purificazione del cloruro di calcio. Questi prodotti si applicano sulle foglie delle piante e si usano preferibilmente per ortaggi e piante da frutto, come melo e vite. Il calcio è anche un componente dei concimi complessi, dove è aggiunto sotto forma di ossido e in abbinamento a macroelementi, come l’ azoto, e a microelementi, come il magnesio.
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